Expo in Spagna, la trasferta messinese è costata 10mila euro

Expo in Spagna, la trasferta messinese è costata 10mila euro

Marco Ipsale

Expo in Spagna, la trasferta messinese è costata 10mila euro

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venerdì 22 Novembre 2019 - 07:27

Una delegazione folta, 11 componenti che hanno speso quasi mille euro a testa per tre giorni, fondi che arriveranno dal Pon Metro. E c'erano anche i familiari, che però hanno pagato per sé

La delegazione messinese è tornata alla base. Si è chiusa la tre giorni di Barcelona, in Spagna, per il congresso mondiale sulle smart city. La “città intelligente” è tra i punti cardine dei progetti finanziati dal Pon Metro, apprezzati dall’Agenzia per la coesione tanto da stanziare una premialità da 5 milioni.

IN TRASFERTA 11 RAPPRESENTANTI E I FAMILIARI

Non erano mancate le polemiche, però, perché la rappresentanza messinese appariva particolarmente folta. D’obbligo la presenza del sindaco De Luca e dell’assessora Previti, ma in “missione” sono andati anche il vicesindaco Mondello, l’assessora Calafiore, quattro funzionari comunali del Ced (il Centro elaborazione dati), il presidente dell’Amam, Puccio, il componente del cda Amam, Cicala, e l’esperto di Atm, Campagna. E c’erano anche alcuni familiari, che comunque hanno pagato per sé.

IL COSTO DELLA TRASFERTA: 10MILA EURO PER TRE GIORNI

De Luca pubblica il costo di trasporti, hotel e vitto per ognuno dei componenti. Quanto fa il totale? 9mila 973 euro, con una “forbice” compresa tra 763 e 980 euro per ognuno dei partecipanti. Anche questi 10mila euro arriveranno dai fondi del Pon Metro e, a chi obietta che potevano essere usati per altro, il sindaco risponde che rientrano tra le spese previste alla voce “disseminazione e comunicazione”.

I RISULTATI OTTENUTI

La presenza massiccia era necessaria, secondo De Luca. Così – dice – “siamo diventati coprotagonisti delle strategie della spesa europea 2021 – 2027, invertendo le regole: voglio decidere come effettuare la spesa per risolvere i fabbisogni reali del mio territorio. Invece di realizzare utili ma non prioritari centri sociali e alfabetizzare i rom, ho voluto risolvere la piaga vergognosa delle baracche che si protrae da quasi 100 anni. Da ultima città del 2017 siamo balzati ai primi posti delle città metropolitane nel 2019 in termini di performance finanziaria”.

Nello scorso aprile la Previti ha chiesto in Parlamento europeo “più poteri alle autorità urbane nel programmare le linee di indirizzo, maggiore autonomia di spesa e meno controlli di audit per gli enti più virtuosi”.

UNA NUOVA TRASFERTA IN PORTOGALLO

La sindaca di Barcelona, Ada Colau, “mi ha invitato in rappresentanza delle Autorità urbane italiane – conclude De Luca -. A lei e alle altre autorità ho chiesto la creazione di una Federazione autonoma delle Autorità Urbane d’Europa, maggiori poteri e autonomia per i sindaci sulla programmazione 2021-2027 e un adeguamento della normativa sulle pubbliche amministrazioni, che oggi rappresenta un freno al processo di innovazione tecnologica in ottica smart city. Abbiamo concordato di firmare una dichiarazione congiunta il 31 gennaio a Porto, che verrà portata all’attenzione della Commissione europea nell’ambito di Eurocities”.

Un risultato che il sindaco De Luca definisce entusiasmante e che comporterà, quindi, tra due mesi, una nuova trasferta europea, stavolta in Portogallo.

(Marco Ipsale)

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