La sottile bellezza dell'arte dei barbieri di Sicilia in mostra al palacultura

La sottile bellezza dell’arte dei barbieri di Sicilia in mostra al palacultura

La sottile bellezza dell’arte dei barbieri di Sicilia in mostra al palacultura

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lunedì 30 Giugno 2014 - 15:37

Si prevede un grande flusso di barbieri ritratti e di quelli che con onore esercitano questa attività e di tutti coloro che essendo parenti o amici dei vecchi barbieri vogliono collaborare con l’iniziativa offrendo le immagini ricordo che loro conservano, cosi come più volte richiesto ed offerto durante la presentazione

“La sottile bellezza dell’arte dei Barbieri di Sicilia” è il titolo di una mostra fotografica molto singolare visitabile al palacultura: immagini suggestive scattate dagli obiettivi degli ingegneri Achille Baratta e Maria Scalisi.

Un bianco e nero che si alterna tra le pianure e le colline e con particolare riferimento ai centri abitati che le costellate, contraddistinguendole con delle botteghe da barbieri, o meglio barbierie, a dirla in palermitano, con i loro volti e i loro eventi.

L’inaugurazione si è tenuta domenica pomeriggio, con la presenza e la mediazionedei due fotografi, la presentazione del prof. Giuseppe Campione, che ha sottolineato in particolare gli aspetti sociali e quelli pratici, facendo riferimento ad eventi storici e geografici, legati alla sua cultura globale di professore universitario e politico di importanza nazionale ancora in risonanza per la sua proposta di elezione diretta del sindaco, che oggi è di estrema attualità per la formazione del nuovo Senato e per la stesura di una modifica sostanziale della precedente legge sui lavori pubblici in Sicilia, tendente a moralizzare un campo che ancora oggi con i fatti dell’Expo e di Venezia, continua ad impegnare le testate giornalistiche di tutti i livelli.

E’ intervenuto anche Geri Villaroel, presidente nazionale dei giornalisti televisivi, nonché direttore della rivista Moleskine, e ultimamente autore di un libro di grande successo, edito da La Terza, “Il pupo di carne”. Su questo titolo si è molto ironizzato chiedendoci se siamo una moltitudine di pupi di carne che si muove ondeggiando come in una grande piazza con un innumerevole numero di bandiere che svolazzano al vento facendosi belle dei loro colori e dei loro simboli, che probabilmente non rappresentano niente ma per un pupo di carne, se è trasportato in loco alcune spese del mandante patrone va sempre bene per loro ma molto male per il paese che ha altre problematiche che vanno certamente oltre le bandiere.

Presenti Francesco Faranda del Corriere della sera, l’avv. Silvano Martella che si sta battendo perché finalmente si sappia chi ha vinto le elezioni nella prima tornata elettorale a Messina e il presidente dell’associazione culturale “Ideostudio lab”, Rosario Puglisi. E’ intervenuto anche l’ing. Luciano Taranto, che ha portato i saluti dell’Ordine degli Ingegneri.

La mostra è visitabile fino al 6 luglio. Si prevede un grande flusso di barbieri ritratti e di quelli che con onore esercitano questa attività e di tutti coloro che essendo parenti o amici dei vecchi barbieri vogliono collaborare con l’iniziativa offrendo le immagini ricordo che loro conservano, cosi come più volte richiesto ed offerto durante la presentazione, primo fra tutti il Salone Parisi di Messina, in piazza Cairoli che insieme al bar Irrera e alla libreria dell’Ospe, progettata dall’architetto Aldo Indelicato, costituivano i tre punti essenziali della nostra vecchia Messina, come sostenuto da Geri Villaroel.

Nell’occasione Achille Baratta e Maria Scalisi Hanno presentato un opuscolo, dal titolo: “La sottile bellezza dell’arte dei Barbieri di Sicilia”.

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