36 ex operatori di Casa Serena tornano in servizio, urgente però guardare al futuro

36 ex operatori di Casa Serena tornano in servizio, urgente però guardare al futuro

F.St.

36 ex operatori di Casa Serena tornano in servizio, urgente però guardare al futuro

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lunedì 02 Febbraio 2015 - 00:15

Dal 1 agosto erano stati tagliati fuori da Casa Serena dopo la rimodulazione di anziani e personale, ieri firma dei contratti con la coop Genesi per 36 ex operatori che sono stati trasferiti nell'assistenza domiciliare anziani della 328. Moderata soddisfazione per l'Orsa Servizi, ma la segretaria Francesca Fusco suona la sveglia all'assessore Mantineo.

Il primo giorno di questo mese di febbraio appena iniziato ha portato un bel regalo a 36 lavoratori di Casa Serena che erano rimasti fuori dopo la rimodulazione del personale scattata lo scorso 1 agosto. Per salvaguardare questi posti di lavoro era stato anche siglato un protocollo d’intesa tra l’assessore Nino Mantineo, il Dipartimento Servizi sociali e tutti i sindacati che definiva nel dettaglio tutte le tappe necessarie per far rientrare al più presto i 36 in servizio. La soluzione era stata individuata in una clausola di salvaguardia occupazionale che garantiva il passaggio nel servizio di Assistenza domiciliare anziani finanziato con i fondi della legge 328, nel frattempo sono trascorsi 5 mesi ma alla fine tutti gli accordi sono stati rispettati. Ieri mattina i 36 ex lavoratori di Casa Serena hanno firmato i contratti con la cooperativa Genesi che si è aggiudicata l’appalto triennale dell’assistenza domiciliare anziani, un piccolo traguardo che però non deve far calare l’attenzione sul futuro occupazionale degli storici operatori della struttura di Montepiselli.

A comunicare l’esito positivo di questo percorso è la segretaria di Orsa Servizi Francesca Fusco che però ha immediatamente scritto all’assessore Mantineo proprio per tenere accesi i riflettori sulla vicenda: “Si è concluso un percorso virtuoso che garantisce questi lavoratori per tre anni ma non può considerarsi esaurita la vertenza occupazionale attraverso una soluzione che mantiene i connotati della provvisorietà. Dopo vent’anni di servizio prestato a Casa Serena, liquidati speditamente a causa del pressapochismo amministrativo, i lavoratori hanno il diritto di recuperare la completa continuità occupazionale, se così non fosse, sarebbe un regresso dello status quo ante, si renderebbe concreta una condizione penalizzante rispetto a quelli che c’erano prima”.

La sindacalista ricorda infatti che l’Amministrazione Comunale ha l’obbligo di rispettare in ogni sua parte l’accordo siglato con i sindacati il 30 luglio 2014 e garantire la totale continuità occupazionale inserendo il servizio nell’ultimo Piano di Zona che la Regione ha rimandato al mittente a causa delle criticità sollevate, sfruttando le eventuali clausole di tutela per ricollocare i lavoratori in altri servizi e in caso di scorrimento della graduatoria di Casa Serena favorire il rientro dei lavoratori nella struttura di Montepiselli.

Il protocollo d’intesa, infatti, prevede che l’amministrazione garantirà il rientro di tutti i 60 i lavoratori presso Casa Serena, progressivamente sia a lavori parzialmente ultimati che definitivi, valutata la recettività della struttura ed in proporzione all’aumento degli ospiti e alle figure professionali occorrenti. Sarà anche revisionato il capitolato d’appalto di Casa Serena relativo ai futuri affidamenti, valutando una riconsiderazione dei profili necessari ad una migliore qualità ed efficienza dei servizi da erogare con particolare riferimento alla figura degli infermieri o ad altre figure necessarie.

A questo punto sindacato e lavoratori resteranno in attesa di conoscere quali urgenti iniziative intende intraprendere per il rispetto degli accordi sottoscritti con le parti sociali. Anche perché è vero che per i prossimi tre anni questi lavoratori saranno garantiti, ma è anche vero che trovare oggi soluzioni definitive significa guardare in faccia i problemi senza nascondere la testa sotto la sabbia aspettando che il tempo passi e che poi sia troppo tardi.

F.St.

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