Fondi per l'Irccs, le associazioni: "Progetti per i ragazzi autistici"

Fondi per l’Irccs, le associazioni: “Progetti per i ragazzi autistici”

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Fondi per l’Irccs, le associazioni: “Progetti per i ragazzi autistici”

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sabato 02 Novembre 2019 - 09:23

Le associazioni chiedono maggiore attenzione per i progetti da realizzare al Bioparco delle neurofragilità a Mortelle

Di seguito la riflessione del coordinatore Tavolo per l’autismo Pino Currò con riferimento ai 91 mln per l’Irccs-Neurolesi ed alle iniziative per i ragazzi con spettro autistico

Ho accolto con favore la notizia della convenzione sottoscritta tra il Ministero per la Salute e l’omonimo Assessorato Regionale relativa al finanziamento di 91 milioni a favore dell’IRCCS-PIEMONTE. Tali somme serviranno prevalentemente alla riqualificazione e alla ristrutturazione delle strutture ospedaliere e di alcuni immobili. Una somma sarà destinata anche al Bioparco delle Neurofragilitàche insiste nell’Istituto Marino di Mortelle. E’ stato detto, che sarà utilizzata per avviare la pet-therapycon asini, cani e cavalli e per la delfinoterapia.

Il polo d’eccellenza

A questo punto mi corre l’obbligo sottoporre alcune precisazioni alla memoria di chi, soprattutto degli Amministratori passati e attuali di questa città, ha accampato tante speranze sull’utilizzo del citato Istituto Marino di Mortelle. Non posso non ricordare come l’intento manifestato da tanti, in passato, fosse quello che esso diventasse un Polo d’eccellenza per interventi a favore di bambini e ragazzi affetti da Disturbo dello spettro Autistico.

L’accordo per il Bioparco

Tematica sempre più emergente e fin troppo sottovalutata, come è stato ribadito nel recente Convegno del 25 Ottobre scorso tenutosi al Palacultura di Messina. A tal fine, all’interno di detto Istituto Marino, dal 2014 opera il Centro Nazionale delle Ricerche (CNR). Successivamente la Giunta Accorinti decide di promuovere, in data 14.04.2017, un Accordo di Programma tra il su menzionato C.N.R. e l’I.R.C.C.S. per la realizzazione di un Bioparco delle Neurofragilità, nel quale vengono assegnati ai due Enti competenze diversificate ma complementari, comunque con indirizzi operativi comuni. In questi anni sono state tante le speranze espresse da moltissime famiglie con ragazzi autistici che finalmente vedevano profilarsi all’orizzonte la realizzazione delle loro aspettative, con la nascita di un Polo per l’Autismo.

Ciò che man mano si è verificato è il progressivo assottigliamento dei progetti iniziali concepiti a favore di questo tipo di patologia, a favore di altri interventi non ben definiti. L’IRCCS Neurolesi rappresenta certamente un Centro d’eccellenza nel proprio campo d’azione e non solo a Messina. Ma la propria originaria caratterizzazione fino ad ora non è giovata alle finalità dello Spettro Autisticoall’interno del Bioparco.

Fare rete

Sarebbe stata opportuna, una maggiore connotazione verso tale versante e comunque, la scelta di avvalersi di competenze ed esperienze già presenti nel territorio messinese anche e soprattutto in un rapporto di integrazione e di fattiva, oltre che indispensabile, collaborazione. A cominciare dall’interno dello stesso Istituto Marino. Come è precisato nell’ Accordo di Programma voluto dalla Giunta Accorinti. Insomma diventa improcrastinabile la necessità del Fare Rete, che, nel recente su citato Convegno, è stata richiamata con forza da tutti i Dirigenti degli Organismi socio-sanitari oltre che accademici presenti.

Le proposte

Per tale motivo ritengo, che, ancora oggi, ad esempio, si può utilizzare l’esperienza pluridecennale della Facoltà di Veterinaria per quel che riguarda la Pet-Therapy. Mentre rilevo come assolutamente secondaria e non risolutiva la Delfinoterapia nel trattamento del Disturbo dello Spettro Autistico. Pertanto ritorno alla richiesta che, come genitori ci sta più a cuore. Quanto e cosa potrà essere realmente destinato della somma finanziata per affrontare le molteplicità delle necessità dei ragazzi autistici ? Soprattutto nella fase adolescenziale ed adulta, che, è risaputo, risulta totalmente scoperta da interventi mirati. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesima delusione.

Dott. Giuseppe Currò

Coordinatore del Tavolo Tecnico Autismo- Comune di Messina

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Un commento

  1. I delfini devono vivere liberi, non in cattività, con tutto il rispetto per le persone affette da autismo, tutto ciò è solo crudeltà. Sarebbe più giusto in mare aperto e non chiusi dentro una vasca. Informatevi.

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