"Già domani si svolgerà la conferenza regione-autonomie locali che quantificherà il contributo che dovrà essere erogato ai Comuni", hanno dichiarato i parlamentari regionali Giovanni Panepinto e Filippo Panarello e il deputato nazionale Tonino Moscatt. Stessa situazione per il Comune di Favara
“Entro pochi giorni sarà sbloccato l’ iter per il rinnovo dei rapporti di lavoro per i contrattisti dei Comuni in dissesto e pre-dissesto. Già domani si svolgerà la conferenza regione-autonomie locali che quantificherà il contributo che dovrà essere erogato ai Comuni e nei prossimi giorni un incontro con il ministero avrà come obiettivo il piano di riequilibrio dei comuni per i quali è stata avviata un procedura di pre dissesto”. A dichiararlo sono i parlamentari regionali Giovanni Panepinto e Filippo Panarello e il deputato nazionale Tonino Moscatt.
“I comuni di Giardini Naxos e Favara avranno entro il prossimo 24 giugno le rassicurazioni necessarie per poter procedere con il rinnovo dei contratti. Domani – sottolineano i parlamentari – sarà quantificato il contributo a disposizione degli enti poi un vertice tra regione e ministero valuterà come superare gli ostacoli delle procedure di pre dissesto. Stiamo lavorando con grande attenzione – concludono – lo dobbiamo ai Comuni alle prese con una difficile situazione economica e soprattutto ai lavoratori ed alle loro famiglie”.
A Giardini Naxos sono cinquantatre i lavoratori precari che attendono la proroga del contratto. Le incertezze in merito ai trasferimenti regionali hanno creato in questi mesi il caos, per il personale queste sono le prime notizie positive che potrebbero portare una ventata di aria fresca all’interno del Palazzo Municipale dove, con la presunta cacciata dei precari, si paventava anche una paralisi delle attività amministrative. Fare a meno di cinquantatre dipendenti significa limitare e rallentare i servizi. Stessa situazione vale per il Comune di Favara, in provincia di Agrigento, dove i lavoratori a rischio sono sessantanove. Per avere più certezze bisognerà attendere dunque la giornata di domani. Per scongiurare il rischio è infatti importante conoscere il contributo che gli Enti avranno a disposizione per superare il suddetto problema.
