Caribdes condannati all'ultimo posto

Caribdes condannati all’ultimo posto

Caribdes condannati all’ultimo posto

martedì 15 Aprile 2014 - 13:35

Gli Achei si sono imposti 45-12 sui Caribdes. Messinesi che alternano momenti di grande football a evidenti cali di intensità

Sembrano non finire mai le sfortune dei Caribdes Messina. Domenica mattina la squadra in trasferta a Crotone è dovuta partire senza il proprio quarter-back, Andrea Petrullo, sostituito in campo dall’Head Coach Francesco Imbesi. Al posto del caoch in sideline Giovanni Messina al suo “battesimo di fuoco”.

Il match ha visto i messinesi uscirne per la quinta volta in stagione sconfitti, mentre gli Achei grazie alla vittoria sperano ancora di qualificarsi ai playoff come seconda ed evitare di essere pescata tra le migliori terze di tutti i gironi. Il match si è svolto su un campo appesantito dalla pioggia intermittente che è caduta sul terreno di gioco e i giocatori, di entrambe le squadre, hanno lottato davvero sino all’ultimo secondo. Alla fine gli Achei si sono imposti 45-12 sui Caribdes. I messinesi come sempre alternano momenti di eccellente football a normali cali di intensità in cui subiscono pesantemente il gioco avversario.

Le due squadre partono entrambe con l’acceleratore schiacciato: segna Crotone e risponde subito Messina. Poi le difese si studiano finché ancora una volta gli Achei non trovano la via della segnatura, altre due volte nel tempo, e all’intervallo sono avanti 21-6. Nel secondo tempo i Caribdes soffrono il gioco degli Achei che dilagano, segnano altre tre volte con Falbo e Cassano i migliori per loro. Mentre dalla parte giallorossa, ancora viva nel finale di partita, si distingue Marcello Milioti che dopo aver aperto marcature per i Caribdes, si regala un secondo TD a tempo quasi scaduto.

Giovanni Messina, coach Caribdes Messina:”È stato un po’ il battesimo del fuoco sostituire coach Imbesi sulla sideline che solitamente ha mille cose da gestire. Quest’anno è così, ci sdoppiamo sia in campo che fuori. La partita ce la potevamo giocare. Con alcune giocate percorrevamo tanto campo, ma la stanchezza e la poca lucidità si sono fatte sentire, come anche il fatto che i ragazzi hanno poco tempo per rifiatare. Ed è importante soprattutto in uno sport di contatto come questo. La pioggia può aver influito sul gioco, magari si è preferito correre anziché lanciare. Dal punto di vista fisico meglio la pioggia che il sole battente come qualche ora prima del match. Gli Achei comunque sono una buona squadra, oggi partita corretta, o comunque nello spirito del gioco e non oltre. Anche se mi piacerebbe sfidarli con i Caribdes al completo, ma non solo loro tutte le squadre. I Caribdes comunque hanno dimostrato di avere gli attributi grandi come una casa.”

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