Fragilità e speranza nella scrittura di Emanuele Cilenti

Fragilità e speranza nella scrittura di Emanuele Cilenti

Pierluigi Siclari

Fragilità e speranza nella scrittura di Emanuele Cilenti

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sabato 21 Settembre 2019 - 07:55

La raccolta di poesia Un filo d’erba che solletica il cielo, edita quest’anno da Irda, è la decima pubblicazione del messinese Emanuele Cilenti. Quello del trentottenne verso la scrittura è il classico esempio di amore che non conosce ostacoli. Emanuele, infatti, per esigenze familiari ha dovuto smettere di studiare dopo la licenza media. Si è impegnato in vari settori, dalla ristorazione al ramo assicurativo alla comunicazione, ma non ha dimenticato l’amore per la scrittura e, prima ancora, la lettura.

La spinta dai thriller

Si dice, infatti, che il lettore nasca prima dello scrittore, e Emanuele Cilenti ne è la conferma. Ho sempre amato leggere, e fin dal suo esordio con Io uccido sono rimasto stregato da Giorgio Faletti. Era un artista versatile e completo, un vero genio. I primi due manoscritti che ho terminato, guarda caso, erano due thriller, anche se li ho pubblicato solo diversi anni dopo”.

L’esordio con la poesia

La prima pubblicazione di Emanuele Cilenti risale al 2010, con la raccolta di poesie Viaggi onirici della mia anima. “Ho cercato a lungo un editore, finché, dopo vari editori, ho ricevuto l’approvazione de “La Riflessione”, casa editrice sarda gestita all’epoca da Davide Zedda. Con loro mi sono trovato bene, tanto che ho pubblicato altri due libri. Soprattutto, avere in mano la copia cartacea del mio libro è stata un’emozione immensa. Quasi mi tremavano le gambe, anche perché dopo tanti rifiuti non ci credevo più”.

“In seguito ho avuto modo di pubblicare i due thriller che avevo scritto tempo prima. Sono solo un incubo è ambientato a Messina e caratterizzato da un’atmosfera paranormale e religiosa. Percussioni violente si svolge invece a Cento, dove, nel mondo nella musica, un trauma innesca una serie di sanguinose vendette”.

Il teatro

Dopo altre tre raccolte di poesia, testimonianza della prolificità di Emanuele Cilenti, ecco nel 2015 la commedia teatrale Aiuto! Ho due mummie in casa. “Mi ero avvicinato al teatro quasi dieci anni prima, recitando con diverse compagnie messinesi, e appassionandomi alla drammaturgia. Di Aiuto! Ho due mummie in casa è stato pubblicato il testo, ma la commedia non è ancora stata portata in scena. L’obiettivo è farlo io stesso, occupandomi di ogni aspetto della rappresentazione”.

Il ritorno alla poesia

In seguito sono venute altre tre raccolte di poesie: Lacrime d’inchiostro sul volto del cuore, Quella scia di luce e di bellezza e Un filo d’erba che solletica il cielo, appunto ultima pubblicazione di Emanuele Cilenti. Nella poesia metto tutto me stessospiega l’autore. “Infatti non ho un tema particolarmente caro. Affronto temi vari, dal dolore di una malattia alle proteste sociali”.

Siamo ancora esseri umani? per esempio si concentra sul modo in cui i governanti guardano i governati. Un filo d’erba che solletica il cielo, invece, è un ringraziamento rivolto a Dio. Il titolo richiama la fragilità della vita e l’augurio di spenderla bene”.

Una panoramica delle opere di Antonio Cilenti

Le canzoni

Emanuele Cilenti si è dato da fare anche nella stesura di testi musicali. “Il primo testo che ho scritto, ormai parecchi anni fa, si intitola Mi ricordo. Da poco è stata incisa da Antonio Giaimo per il suo album d’esordio Per me il mondo sei tu. Ho anche scritto diversi testi per il cantante aretino Marco Sinatti, che li inciderà a breve”.

Progetti futuri

Recentemente Emanuele Cilenti ha partecipato a diversi progetti cinematografici, recitando in Mafia My Love e Terra Nera 2, attualmente in produzione. L’obiettivo a cui adesso tengo di più è portare in scena la commedia Aiuto! Ho una mummia in casa. Ancora non posso fare date ma spero di riuscirci quanto prima. Per quanto riguarda la scrittura ho intenzione di concentrarmi soprattutto sulle canzoni, scrivendo per diversi cantanti. Chissà che uno di loro riesca a esibirsi sul palco di Sanremo”.

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