Dissesto, collassa di nuovo il Torrente Papardo

Dissesto, collassa di nuovo il Torrente Papardo

Alessandra Serio

Dissesto, collassa di nuovo il Torrente Papardo

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domenica 01 Novembre 2015 - 23:04

Crolla un tratto della pavimentazione, pochi giorni dopo l'intervento di manutenzione del Comune. Isolate diverse famiglie. Costanzo denuncia: manca la programmazione.

“Ci risiamo, isolate nuovamente le famiglie residenti nella zona”. La segnalazione è del consigliere della IV circoscrizione Massimo Costanzo che torna a denunciare il dissesto che mette a rischio il torrente Papardo, e le famiglie che vi abitano. Le piogge torrenziali di ieri hanno provocato nuovi crolli nella pavimentazione del letto del torrente, a lato cui sorgono, oltr a palazzine abitate, l’ospedale, il campo da rugby, il centro di ricerca del Cnr e tante altre attività. Non è la prima volta che il Papardo collassa, e infatti risale a sole qualche settimana fa l’ultimo intervento del Comune che ha riempito di sabbia le voragini. Un intervento che secondo il
Consigliere non basta. “Forse si fa finte di non capire che sarà sempre così fino quando questo torrente non verrà inserito in una programmazione seria per la messa in sicurezza. E’ sotto figli occhi di tutti che così non si andrà da nessuna parte. L’Assessore De Cola può e deve mettere in atto quel progetto che esiste all’urbanistica del comune di Messina, prima che sia troppo tardi”, ribadisce Costanzo, che la scorsa estate era tornato a denunciare la mancata programmazione e messa in sicurezza, puntando il dito in particolare contro l’esclusione del Papardo dalla tabella di interventi cui Palazzo Zanca ha destinato i 32 milioni di euro che dovranno servire a far fronte al dissesto idrogeologico geologico.
” Purtroppo da anni versiamo nelle medesime condizioni dimenticati dalle istituzioni, anzi svenati dalle loro tasse. Infatti, pur accusandoci di abusivismo, le nostre proprietà sono regolarmente tassate ed i terreni una volta agricoli, dal 2002 sono magicamente divenuti edificabili – racconta un abitante della zona, Letterio Bavastrelli – giusto qualche giorno fa abbiamo chiesto un incontro al sindaco che ci ha liquidati”.

4 commenti

  1. Siamo nell’assurdo….prima costruiamo accanto ad un torrente, e poi ci arrabbiamo se quando piove scorre l’acqua e rompe la strada…
    In questi anni abbiamo costruito ovunque, senza alcun criterio…via vallone, via Fiume, a 50mt dal mare..non abbiamo guardato niente. Stiamo zitti e riflettiamo quando la natura si riprende ció che era suo.

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  2. Siamo nell’assurdo….prima costruiamo accanto ad un torrente, e poi ci arrabbiamo se quando piove scorre l’acqua e rompe la strada…
    In questi anni abbiamo costruito ovunque, senza alcun criterio…via vallone, via Fiume, a 50mt dal mare..non abbiamo guardato niente. Stiamo zitti e riflettiamo quando la natura si riprende ció che era suo.

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  3. Si ma se si è consentito di costruire dove non bisognava farlo, adesso bisogna comunque intervenire per porre in sicurezza il territorio. Le colpe ci sono e sono tante, oggi però non resta altro da fare che porvi rimedio e non fare peggiorare la situazione.

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  4. Si ma se si è consentito di costruire dove non bisognava farlo, adesso bisogna comunque intervenire per porre in sicurezza il territorio. Le colpe ci sono e sono tante, oggi però non resta altro da fare che porvi rimedio e non fare peggiorare la situazione.

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