"Fratelli tutti", l'Enciclica della speranza. VIDEO

“Fratelli tutti”, l’Enciclica della speranza. VIDEO

Redazione

“Fratelli tutti”, l’Enciclica della speranza. VIDEO

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domenica 07 Novembre 2021 - 09:11

Papa Francesco dice parole chiare e coraggiose rispetto alla necessità di cambiare profondamente l'assetto delle relazioni umane

Lo scorso giovedì 28 ottobre Tempostretto ha organizzato a Messina nella suggestiva chiesa di S. Francesco all’Immacolata un incontro pubblico di presentazione dell’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. E’ stata una piacevole serata, durante la quale i presenti hanno assistito a un dialogo di approfondimento che ha visto protagonisti il Vescovo Ausiliare di Messina Mons. Cesare Di Pietro e il professore Luigi D’Andrea, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Messina. Il nostro editore Pippo Trimarchi, promotore dell’iniziativa, ha coordinato la discussione che ha toccato alcuni temi fondamentali dell’Enciclica rilevandone le connessioni con la nostra Costituzione.

La speranza

Quel manca di più al nostro tempo così disorientato è la speranza. Ed è proprio la speranza che costituisce il lievito dell’Enciclica, l’elemento che assegna ai contenuti della “Fratelli tutti” una forza decisiva in direzione di un possibile cambiamento nelle relazioni tra gli esseri umani, nella capacità di tutelare e valorizzare il Creato, nel decisivo impegno per il riassetto in senso egualitario degli equilibri economici e sociali.

“La vocazione alla fraternità universale – ha spiegato Mons. Di Pietro citando un passo dell’Enciclica – è insita nella natura stessa della comunità umana. Quando noi erigiamo muri o creiamo discriminazioni di ogni genere e scarti di chi, secondo una logica economicista non serve, andiamo contro i fondamenti dell’uomo.

La speranza è un elemento che caratterizza anche il processo di elaborazione e, poi, la definitiva architettura della nostra Costituzione che è ancora adesso punto di riferimento per chi aspira ad una società più equa. “Le costituzioni sono sempre un’apertura sul futuro perché sono ricche di valori – ha sostenuto il prof. Luigi D’Andrea – e i valori sono sempre al di là delle nostre capacità di realizzazione. Anche l’Enciclica invita a guardare al futuro con speranza e lungimiranza.”

Farsi prossimo dell’altro

Altro passaggio fondamentale della “Fratelli tutti” ’ è il richiamo al farsi prossimo dell’altro, all’apertura verso il diverso, con il riferimento emblematico alla parabola del Buon Samaritano. “Il farsi prossimo – ha detto Mons. Di Pietro – indica una prossimità che deve essere cercata, voluta ed è un’esigenza insopprimibile della nostra umanità.”

Anche la nostra Costituzione insiste sulla necessità che la Repubblica rimuova gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. La solidarietà, il farsi prossimo dell’altro per aiutarlo a superare le difficoltà e raggiungere la piena realizzazione come persona, diventano, così, colonna portante del nostro sistema istituzionale. “La Costituzione assegna valore anche a una solidarietà di tipo orizzontale, fraterna di cui tutti noi possiamo essere soggetti attivi o passivi. Si tratta di una risorsa preziosa perché non tutto può fare lo Stato. E’ bene che i cittadini siano capaci di darsi una mano tra di loro e di aiutarsi.

La proprietà privata

L’Enciclica precisa che “la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata”. Richiamando Paolo VI, Papa Francesco chiarisce che il diritto alla proprietà privata si può considerare solo come un diritto naturale secondario rispetto al principio della destinazione universale dei beni creati. Lo sviluppo, poi, deve essere orientato al progresso sociale ed economico delle persone. Il Papa – ammette Mons. Di Pietro – su questi temi fa una scelta decisamente anticonformista che però è ispirata dalla visione cristiana. La proprietà privata è un diritto che si deve conciliare con la necessità che tutti possano godere dei beni del creato.”

La “funzione sociale” della proprietà privata e la necessità di renderla accessibile a tutti sono tra gli elementi cardine della nostra Costituzione.
“Lo spirito che la informa – ha argomentato il professore D’Andrea – è orientato a fare in modo che tutte le risorse private e pubbliche generate dal sistema economico siano indirizzate a favorire l’accesso al benessere collettivo.

La Buona politica

La politica si deve sottrarre alla prevalenza del potere economico e finanziario. Il mercato da solo non risolve tutto. “La grandezza politica – dice Papa Francesco – si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine. Anche nella politica c’è spazio per amare con tenerezza. La tenerezza è la strada che hanno percorso gli uomini e le donne più coraggiosi e forti.”. “Papa Francesco, sulla scia di Paolo VI – ha spiegato Mons. Di Pietro – considera la politica come una tra le più esigenti forme di carità, che si manifesta nell’attenzione ai più deboli e deve esprimere la capacità di avviare processi senza inseguire il contingente.”

Da questo punto di vista si può dire che la nostra Costituzione sia effettivamente il frutto di una visione a lungo termine e il portato migliore della Buona politica che non ha fatto prevalere gli interessi di parte ma è riuscita a comporre le diverse visioni ideali in una sintesi efficace. “La formulazione della nostra carta fondamentale – ha affermato il professore D’Andrea – discende proprio dalla capacità di ascolto reciproco, dalla capacità di dialogo dei padri costituenti.”

La costituzione più bella del mondo, dopo la sua promulgazione rimase per tanti anni disattesa e ancora oggi non ha trovato piena applicazione. E’ auspicabile che così non accada per l’Enciclica “Fratelli tutti”. Anche per questo Tempostretto ne ha promosso la presentazione, con l’obiettivo di offrire un contributo alla sua divulgazione. Se prevalesse, infatti, l’indifferenza verso le parole chiare e coraggiose del Papa si perderebbe un’occasione importante per dare concretezza alle diffuse aspirazioni di cambiamento e sarebbe davver un gran peccato.

Un commento

  1. Ho fatto un poema…..chiedo scusa al moderatore di TEMPOSTRETTO 🥺mi perdo quando scrivo…. sintetizzo…😁 CIÒ che rende PIÙ UMANO L’ESSERE UMANO è la SPERANZA perché chi SPERA CREDE che prima o poi il MONDO e la VITA siano MIGLIORI per TUTTI…..questo sentimento RENDE FRATELLI E SORELLE 😁!!!!!

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