Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: stabilizzare i precari delle amministrazioni pubbliche, come prevede la normativa regionale

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: stabilizzare i precari delle amministrazioni pubbliche, come prevede la normativa regionale

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: stabilizzare i precari delle amministrazioni pubbliche, come prevede la normativa regionale

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martedì 13 Settembre 2011 - 06:46

Clara Crocè, segretario generale della FP CGIL, annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale precario e Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp sollecita l’apertura dei tavoli per la definizione del piano di stabilizzazione

Due voci ed un unico “slogan” : stop al precariato nelle pubbliche amministrazioni. Fp Cgil e Cisl Fp chiedono la stabilizzazione dei precari delle amministrazioni pubbliche e lo fanno attraverso due distinti comunicati. Clara Crocè, segretario generale della FP CGIL, annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale precario e Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp sollecita l’apertura dei tavoli per la definizione del piano di stabilizzazione dei lavoratori precari. Ma vediamo nel dettaglio i due documenti sindacali.
La Fp Cgil ricorda che «all’indomani della pubblicazione della circolare n. 1 del 6 maggio 2011 degli Assessorati Regionali delle Autonomie Locali, Economia e Politiche Sociali e del Lavoro, con la quale si sono dati chiarimenti esplicativi circa l’applicazione della L.R. n. 24/2010, questa O.S. ha invitato tutte le Amministrazioni Locali della Provincia di Messina ad avviare tavoli tecnici e di confronto per individuare il percorso e le procedure per giungere alla stabilizzazione del personale precario, presentando una articolata piattaforma al fine di agevolare il confronto. Registriamo, purtroppo, che soltanto pochi Sindaci – sostiene Crocè – hanno raccolto l’invito. Tra questi anche il Sindaco di Messina Buzzanca, ma dopo i primi incontri , tutto si è fermato».
Uno stop ingiustificabile secondo il sindacato in quanto «il 19 agosto 2011 sul supplemento ordinario della G.U.R.S. è stata pubblicata la legge 12 agosto 2011, n. 20 che, con la norma di cui all’art. 4, viene data un’ulteriore certezza in merito alla stabilizzazione del personale precario di categoria C e D (per quello di categoria A e B non vi è mai stato alcun dubbio), è previsto ed esteso il finanziamento regionale fino al 2016 per tutte le categorie e tipologie contrattuali. A questo punto – sottolinea ancora Crocè – non possono esserci più dubbi o alibi per le Amministrazioni Comunali,visti i miglioramenti apportati dalla normativa regionale».
La FP CGIL ritiene «che l’Amministrazione Buzzanca e la gran parte delle Amministrazioni Locali non stanno ponendo in essere alcuna attività finalizzata alla stabilizzazione del personale precario e che questa indifferenza alla problematica è indice di irresponsabilità politica oltre che morale nei confronti di migliaia di lavoratori precari (e delle loro famiglie) che da anni lavorano presso gli enti locali, divenendo indispensabili per la erogazione di servizi anche essenziali» .
Il sindacato ha quindi deciso di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale precario e «sollecita il Sindaco Buzzanca, il presidente della Provincia Regionale Ricevuto e tutte le Amministrazioni Locali ad avviare con assoluta urgenza i già richiesti tavoli tecnici di confronto per individuare percorsi e procedure per giungere in tempi brevi all’assunzione dei precari. In mancanza di risposte –conclude Crocè- daremo vita a eclatanti manifestazioni di protesta».
Altrettanto decisa la presa di posizione della Cisl Fp che, con una lettera inviata a tutte le
Amministrazioni pubbliche, sollecita l’apertura dei tavoli per la definizione del piano di stabilizzazione dei lavoratori precari in servizio ai sensi delle leggi regionali 21/03 e 16/06.
«Purtroppo – scrive Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp di Messina – bisogna evidenziare come malgrado l’approvazione della legge e l’ulteriore normativa integrativa garantisca il finanziamento anche per la categorie C e D e sia stata pubblicata anche una circolare esplicativa, le Amministrazioni fanno orecchio da mercante».
La Cisl Fp lancia un ulteriore appello a tutte le Amministrazioni del territorio provinciale per dare corso all’apertura ufficiale dei tavoli e definire il giusto percorso per non vanificare quanto previsto dalla legge e soprattutto per dare certezza e futuro ai lavoratori interessati.
La Cisl Fp, anche per agevolare il lavoro che dovrebbe portare alla stabilizzazione definitiva dei lavoratori contrattisti, ha predisposto una piattaforma corredata da schede, bozze e schemi di atti necessari alla definizione del piano di stabilizzazione. Sulla vicenda precari, il segretario generale Calogero Emanuele ha inoltre scritto a Buzzanca, sollecitando un piano di stabilizzazione dei lavoratori in servizio al Comune. «Dopo un incontro tenutosi nei mesi scorsi – ricorda Emanuele – non si è ancora proceduto alla riconvocazione del tavolo. Riteniamo sia necessario ripartire con il confronto con le Organizzazioni sindacali per non vanificare il lavoro fin qui svolto e nel contempo dare certezze ai lavoratori interessati».

Sul fronte della stabilizzazione dei precari interviene anche la Uil fpl: «Nessuna incertezza e tanto meno nessun temporeggiamento è tollerabile da parte delle Amministrazioni comunali e della Provincia regionale di Messina nell’avviare il confronto con il sindacato per la stabilizzazione del personale precario. Solo pochissimi comuni della provincia di Messina hanno avviato tavoli utili e produttivi di qualche risultato, malgrado siano trascorsi quasi nove mesi dalla pubblicazione della Legge regionale 24/2010 che forniva gli strumenti normativi necessari alla stabilizzazione. Gli Enti in un momento particolarmente difficile per il mondo del lavoro dovrebbero dimostrare una grandissima sensibilità sia nei confronti dei lavoratori precari che dei cittadini utenti (infatti quasi nessun ente locale potrebbe erogare servizi adeguati senza il contributo del personale precario che di fatto risolve il gap prodotto da decenni di mancato turnover) rispondendo con tutta la determinazione ed efficacia di cui si dispongono, invece che con approcci precari e distratti, che rischiano di trasferire un insopportabile senso di indifferenza, quando non culminano in atti veramente incomprensibili come il preavviso di licenziamento che il Comune di Milazzo ha indirizzato a 25 lavoratori EX AIAS, senza che si sia mai attivato, benché sollecitato, alcun tavolo di confronto con il sindacato».

(DLT)

2 commenti

  1. In tempi di crisi e di risparmi è semplicemete folle parlare di stabilizzazione. L’unica soluzione è il licenziamento. Almeno si otterranno immediati vantaggi per le casse pubbliche.

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  2. complimentoni al commento precedente!! un vero saggio! sara’ certamente un estimatore del nostro governo..rimedi alla crisi?tagli a go go..in tutti i settori..risultato?davanti gli occhi tasse su tasse..ed i tagli non sono iniziati da oggi…conclusione licenziamenti piu tasse evvai!!!!certo l amicone del commento di sicuro si senitira’ tranquillo con il suo posticino forse ottenuto con un bel calcio…ma carissimo nn fermarti a te..guarda piu in la..che oggi i calci stanno bene..a questi pseudi politici…tra una casa regalata..ed un bunga bunga..per la serie loro bunga bunga..tutta italia dietro dietro..sbaglio??

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