Milazzo, Formica chiede alla Ram un nuovo sistema di comunicazione mentre Maimone chiede il Simage

Milazzo, Formica chiede alla Ram un nuovo sistema di comunicazione mentre Maimone chiede il Simage

Serena Sframeli

Milazzo, Formica chiede alla Ram un nuovo sistema di comunicazione mentre Maimone chiede il Simage

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lunedì 20 Luglio 2015 - 13:32

Intanto il sindaco scrive anche all’Asp per capire il nesso emissioni-conseguenze per la salute. Intervento anche del presidente provinciale Confcommercio e del gruppo Pdr e Ora Milazzo

Cresce sempre più l’attenzione dopo gli episodi di ieri legati all’intensa attività di sfiaccolamento della torcia della Ram.

Il sindaco Giovanni Formica, che già ieri aveva contattato l’Arpa Messina, questa mattina ha scritto al direttore sanitario dell’Ospedale di Milazzo per capire se nella giornata di ieri sono state registrate delle prestazioni legate alle emissioni. Formica è intenzionato a conoscere il quadro completo della situazione per capire le conseguenze legate all’insolita attività della fiaccola; così mentre dall’Arpa si attendono i riscontri relativi al possibile danno ambientale, all’Asp si chiede di più per capire il nesso emissioni-conseguenze per la salute.

Ma Formica chiede di più, e vuole risolvere anche un problema legato alla gestione dell’informazione: “I dirigenti della Ram hanno spiegato in buona sostanza che quanto avvenuto è stato sì fastidioso ma rientra nella norma e non provoca danno né all’ambiente, né alla salute. Bene, se questo è vero e soprattutto se tutto è routine all’interno di un polo industriale, non lo è affatto per la città che ospita l’azienda. Tutti noi abbiamo il diritto di sapere che questo può verificarsi e ciò deve avvenire con una preventiva comunicazione da parte dell’azienda. In quel modo, non solo saremo tutti consapevoli, ma potremo organizzare un sistema di controllo e di monitoraggio che magari andrà poi a confermare quanto riferisce l’azienda petroliera. Caso contrario ogni evento sarà da considerarsi una emergenza. E come tutte le emergenze determina le reazioni alle quali stiamo assistendo. La Raffineria deve cambiare il modo di interagire col territorio e il mio impegno andrà in questa direzione”.

Sulla “fumata nera” è intervenuto anche Carmelo Picciotto, presidente provinciale Confcommercio, che parla dell’allarme che si è creato ieri tra i cittadini: “Questo bigliettino da visita col quale Milazzo si presenta ai turisti non è assolutamente tollerabile. Il nostro delegato di Milazzo, Rosario Calogero, ha raccolto il grido di dolore dei nostri associati in un momento in cui le aziende del commercio, della ristorazione, del turismo e dei servizi, tentano con notevoli difficoltà, il proprio rilancio. L’episodio di ieri ripropone, anche se in misura ridotta, il problema del possibile inquinamento. Vanno subito fatte le verifiche necessarie”.

L’Adasc e il Coordinamento Ambientale Milazzo del Mela chiedono ora invece che venga realizzato nel territorio di Milazzo e dellaValle del Mela un sistema Integrato per il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze. Secondo Maimone, presidente del Cordinamento Ambientale, questo sistema riuscirebbe a risolvere due grosse lacune: la mancanza di un monitoraggio ambientale efficiente e la mancata attivazione di tutte le procedure in caso di incidente rilevante (Direttive Seveso).

Auspichiamo– afferma Maimone- che in tempi celeri gli enti preposti, in primis la Regione Siciliana, attivino tutte le procedure per avviare il progetto da noi suggerito ed inizi il tanto percorso atteso dalla popolazione: la bonifica ed il risanamento”.
Il SIMAGE è un sistema che sfrutta differenti strumenti di monitoraggio ambientale, posti sia all’interno dell’area industriale che nei pressi dei centri abitati, controllando incessantemente i valori della concentrazione degli agenti inquinanti. Il progetto garantirebbe inoltre le corrette informazioni in caso di emergenza e prevede inoltre di fornire supporto tecnico alle istituzioni locali.
“In un territorio dichiarato Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e Sito di Interesse Nazionale – dichiara Anna Isgrò vicepresidente dell’Associazione Adasc – è inaccettabile che non vi sia un efficiente sistema di monitoraggio ambientale e la comunicazione alla popolazione in caso di incidente rilevante vista la presenza di Aziende a Rischio di Incidente Rilevante”.

Intervento anche da parte dei consiglieri del Pdr Milazzo, che chiedono controlli ambientali serrati per evitare di rovinare l’immagine della città.

Quando accadono episodi come quelli di domenica legati alla riattivazione di una ciminiera della raffineria di Milazzo – afferma il capogruppo del PDR Gaetano Nanì- tutti siamo portati ad una conclusione: non è possibile andare avanti sperando che non accada la catastrofe ambientale e poi magari si elogiano i due o tre anni senza incidenti. I milazzessi hanno chiaramente indicato, nell’ultima tornata elettorale, la strada da seguire per far rinascere il territorio e la chiave di volta è il turismo”.

Per spingere sul turismo, secondo i consiglieri del Pdr dovrà essere garantita la modifica del sistema dei controlli ambientali esistenti, puntando su una nuova rete di monitoraggio che in tempo reale segnali cosa stia avvenendo in caso di episodi come quelli di domenica.

Il gruppo consiliare Ora Milazzo è intervenuto affermando che eventi del genere, per una città che deve diventare turistica, “ledono l'immagine della nostra terra classificandola puramente di matrice industriale. Nelle prossime ore saranno chiesti chiarimenti a chi di competenza".

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