Una chiesa gremita e commossa ha salutato per l'ultima volta Nino Tomasello, il lavoratore di Messinambiente che ha perso la vita giovedì scorso, a 60 anni, quando la spazzatrice che stava conducendo, è finita nell’alveo del torrente Pace. Adesso si chiede maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro

“Un uomo umile e laborioso, lavoratore al servizio della collettività, grandemente innamorato della moglie e dei suoi figli”. Poche parole ma sufficienti per descrivere chi era Nino Tomasello. Così lo ha ricordato padre Francesco Arena durante l’omelia celebrata oggi nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. L’ultimo saluto al al lavoratore di Messinambiente scomparso giovedì scorso in un terribile incidente sul torrente Pace, mentre era a bordo di una spazzatrice, ha raccolto tanta gente. C’erano i colleghi, le navate della chiesa si sono tinte di arancione perché in tanti hanno deciso di indossare quella divisa che anche Nino portava ogni giorno. Grande la commozione durante la celebrazione, la chiesa gremita, negli occhi dei familiari e dei colleghi di una vita ancora l’incredulità per una fine così improvvisa e naturalmente il dolore per un uomo che non c’è più.

Nel lungo applauso alla fine della funzione sono esplosi i tanti sentimenti e l’affetto di una comunità che oggi sembrava un’unica grande famiglia, per l’ultima volta i colleghi hanno scandito più volte il nome di Nino quasi a volerlo incoraggiare e accompagnare in questo ultimo lungo viaggio. Sul feretro un fazzoletto con la raffigurazione della Vara, poi il corteo verso il Gran Camposanto, passando prima dalla casa di Nino e poi da quella che era la sua seconda casa, l’autoparco di via Salandra. Proprio da lì stamattina erano partiti i suoi i colleghi, un serpentone silenzioso e commosso, diretto in chiesa per il funerale, ma allo stesso tempo unito per rivendicare sicurezza sul lavoro. Un’iniziativa organizzata dalla Fp Cgil ma senza bandiere e slogan, solo nel ricordo di un lavoratore, che in azienda faceva anche sindacato.

In chiesa erano presenti il sindaco Renato Accorinti, l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, il commissario di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, il consulente Raphael Rossi, l’ex Armando Di Maria e tutti i dirigenti e funzionari della società, alcuni consiglieri comunali, con in testa la presidente Emilia Barrile.

Pochissime parole anche da parte del commissario Ciacci: “Oggi è un giorno di dolore e di lutto, da domani ricominceremo a lavorare”. E infatti domani alle 12 il commissario di Messinambiente incontrerà i sindacati, convocati proprio per discutere di sicurezza sul lavoro e per condividere insieme tutte le tappe del progetto che Ciacci e la nuova governance intendono portare avanti. Sono giorni difficilissimi per l’azienda di via Dogali, l’emergenza rifiuti non è ancora stata superata, ci sono zone della città ancora stracolme di immondizia per la strada e intorno ai cassonetti.

Intanto stasera alle 20.30 è stato organizzata una commemorazione presso i locali dell’autoparco di Messinambiente in via Salandra. Il momento di preghiera, che sarà celebrato da padre Giuseppe Di Stefano, si svolgerà ad inizio turno e vedrà la partecipazione anche dei rappresentanti della Cisl e della Fit Cisl. Il segretario generale della Cgil, Lillo Oceano, invece, adesso punta tutta l’attenzione proprio sul tema della sicurezza sul lavoro. "Dobbiamo tornare a lavorare, con ancora maggiore impegno, per garantire il massimo della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Salvaguardare la vita umana anche nei luoghi di lavoro è una responsabilità di tutta la collettività, a maggior ragione se il datore di lavoro è pubblico. Sulla sicurezza non è ammesso alcun risparmio, alcuna spending review, non c'è crisi economica che tenga. Il nostro impegno sarà quello di chiedere sicurezza sul lavoro e vigilare affinché venga garantita".

Francesca Stornante – Marco Ipsale