Furci. Lifting ultimato, torna a splendere la maestosa Chiesa Madre

Furci. Lifting ultimato, torna a splendere la maestosa Chiesa Madre

Carmelo Caspanello

Furci. Lifting ultimato, torna a splendere la maestosa Chiesa Madre

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lunedì 24 Febbraio 2020 - 08:28

I lavori (660mila euro) finanziati dalla Regione su istanza dell'ex parroco Giò Tavilla. Rimosse le cause di infiltrazioni. Restaurata l'abside. Matroneo in sicurezza

FURCI SICULO – La Chiesa Madre è tornata al suo antico splendore, restituendo al contempo il giusto decoro a piazza S. Cuore, il salotto del paese, sulla quale si affaccia solenne ed elegante.

I lavori di messa in sicurezza sono stati completati e la recinzione del cantiere ai piedi della scalinata dell’ingresso principale è stata rimossa. Entro mercoledì sarà liberata tutta l’area esterna. C’è da rimuovere parte del ponteggio lungo la parete alla destra dell’edificio, quella della Cappella del Rosario. L’intervento è stato finanziato dalla Regione per un importo complessivo di 660mila euro (494mila per lavori e 165mila per somme a disposizione).

La domanda era stata presentata dall’ex parroco, padre Giò Tavilla, nel 2015, nell’ambito del bando regionale per la riqualificazione urbana dei centri storici. Il Comune ha seguito le procedure di gara ed ha nominato il Rup (responsabile unico del procedimento). Il progetto, munito dei pareri della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e della Curia di Messina, è stato redatto dall’architetto Maria Famiani in sinergia con l’ingegnere Antonio Farruggio (dello studio Stia).

Anche il matroneo è stato messo in sicurezza

La ditta che si è aggiudicata l’opera ha rimosso l’intonaco esterno ammalorato riprendendo il disegno di fondo originale. Sul tetto si è provveduto a rimuovere le cause di infiltrazioni e alla sostituzione delle tegole. All’interno è stato eseguito un restauro pittorico dell’abside. Anche il matroneo è stato messo in sicurezza.

I lavori hanno preso il via nel dicembre del 2018. Poco dopo, le funzioni religiose sono state trasferite nella chiesetta della Madonna della Lettera, lungo la Statale. Notevoli i disagi, considerato che può contenere al massimo 90 persone. Molti, durante le celebrazioni più importanti, rimangono fuori. Ma tutto ciò sarà presto solo un ricordo. Come un ricordo sono ormai le guglie che cadevano a pezzi e le lancette bloccate dell’orologio, a lungo rimasto spento. L’orologio è già tornato ad illuminarsi ed a segnare l’ora esatta.

“E’ un… piccolo Duomo di Milano”

Il rosone, che caratterizza il “volto” della chiesa, costruita in stile neo gotico negli anni ’30 (definita dal compianto vescovo Carmelo Canzonieri “Il piccolo Duomo di Milano” in occasione dell’inaugurazione della Cappella del Rosario realizzata dall’allora parroco Francesco Donsì, negli anni ‘60) è stato restaurato in ogni dettaglio.

Adesso si attendono le ultime opere di pulizia all’interno e all’esterno del sacro luogo. Un paio di settimane, tre al massimo. Dopodiché il parroco, padre Massimo Briguglio, il suo vice Justin Mangombi Kapesa ed i fedeli potranno tornare nella Chiesa Madre, dedicata alla Patrona del paese, la Madonna del Rosario. (Carmelo Caspanello)

Prima del restauro

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