Pizzo: "Popolazione a rischio: chiederemo l'intervento del Genio militare per svuotare il torrente"

Pizzo: “Popolazione a rischio: chiederemo l’intervento del Genio militare per svuotare il torrente”

Pizzo: “Popolazione a rischio: chiederemo l’intervento del Genio militare per svuotare il torrente”

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lunedì 12 Ottobre 2015 - 15:39

Sopralluogo dell'assessore regionale alle Infrastrutture Pizzo e del presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano lungo il greto del "Savoca". Francilia: "Lanciamo l'allarme da dieci anni ma nessuno ci ha ascoltato. Pronto un Disegno di legge per modificare le norme sul prelievo della sabbia dai corsi d'acqua.

“Il torrente Savoca, come tutti possono verificare, è ad un livello superiore rispetto alle strade, soprattutto rispetto alla popolosa via Cesare Battisti. In caso di una piena questo livello di letto è assolutamente pericoloso per Furci Siculo. Bisogna intervenire subito”. A parlare è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, giunto nella cittadina jonica insieme al presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Gian Vito Graziano che non appena osserva il greto, all’altezza del Palasport, non usa mezzi termini: “Capisco che qui si teme di rischiare la vita. E’ la prima volta che vengo in questo posto. Affacciandomi da qui non immaginavo di avere le alluvioni che raggiungono il livello stradale. Comprendo che ad ogni pioggia bisogna forse andare in chiesa a pregare”. Il sopralluogo è stato sollecitato dall’ex consigliere provinciale Matteo Francilia, attuale vicesegretario regionale dell’Udc. E’ lui a spiegare che “da dieci anni si fanno battaglie, ma non si riesce ad andare oltre le chiacchiere. E’ giunto il momento di dire basta…”.

L’assessore Pizzo va subito al dunque: “Lo svuotamento dei torrenti – evidenzia – è reso complicato da una legge che lo impedisce. Credo si stiano creando le condizioni per presentare un disegno di legge proprio per favorire lo svuotamento da parte delle aziende per farci attività privata. Sui inciderebbe così su due fronti: l’economia del territorio e la pulizia dei fiumi. Intanto – chiosa l’assessore regionale – non c’è tempo da perdere: stiamo contattando l’Esa con i trattoristi per capire se hanno mezzi sufficienti per potere scavare un solco nel torrente in modo da far defluire le acque in caso di pioggia e stiamo cercando di comprendere anche attraverso la prefettura se può intervenire il Genio militare”. Che avrebbe i mezzi adeguati.

Ad avviso del presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano “si può intervenire fin da subito probabilmente spostando queste ghiaie in modo da consentire un decorso più libero. Abbiamo una legge nazionale che ci blocca rispetto al prelievo del materiale dal greto. Qua, però – chiosa il presidente – siamo di fronte ad un caso evidente in cui la terra andrebbe tolta e magari portata a mare per il ripascimento. Bisogna intanto capire perché questa ghiaia non arriva più a mare. E poi modificare la legge. E la Regione Sicilia può legiferare. Ma è un argomento delicato perché si inseriscono una serie di elementi ambientali. E’ tuttavia ovvio – conclude Gian Vito Graziano – che il primo aspetto fondamentale da considerare è la sicurezza delle persone”.

“Da dieci anni – fa eco Francilia – segnalo questi problemi. Bisogna intervenire celermente o ci scappano i morti. Intanto bisogna liberare subito una parte del greto per far defluire le acque e poi occorre un disegno di legge che potrebbe essere presentato già in settimana all’Ars affinché si modifichi la legge del ’91”. Lo stesso discorso vale per il torrente Pagliara, esondato sabato scorso.

Carmelo Caspanello

2 commenti

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