Fiera, l'Autorità portuale pronta a spendere 8 milioni di euro

Fiera, l’Autorità portuale pronta a spendere 8 milioni di euro

Rosaria Brancato

Fiera, l’Autorità portuale pronta a spendere 8 milioni di euro

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giovedì 20 Dicembre 2012 - 16:45

L'Autorità portuale pronta a spendere 8 milioni di euro per il rilancio della cittadella fieristica, puntando anche sulla riqualificazione dell'area, la creazione del museo del mare, la ristrutturazione del Teatro in Fiera e il trasferimento dell'acquario comunale. Intanto i dipendenti dell'Ente Fiera scrivono a Crocetta

Sul tavolo l’Autorità portuale è pronta a mettere 8 milioni di euro, perché l’obiettivo è quello di scommettere sulle potenzialità della cittadella fieristica, divenuta con il passare degli anni simbolo dei fallimenti della politica messinese.

E’ quanto emerso nel corso della recente riunione della speciale sottocommissione del Comitato portuale chiamata a trovare le soluzioni migliori per il rilancio dell’area e della quale fanno parte, tra gli altri, anche l’assessore provinciale Michele Bisignano, l’amministratore dell’azienda speciale Camera di Commercio Saro La Rosa, gli imprenditori Vincenzo Franza e Ivo Blandina. Nel corso dell’incontro è stato approfondito l’iter che dovrebbe portare a gennaio all’indizione di un bando europeo aperto a tutti i gruppi imprenditoriali per una migliore e più adeguata fruizione della cittadella. Gli Enti locali resterebbero presenti ma in modo più dinamico e soprattutto con ruoli legati all’utilizzo di alcune zone. Tra gli obiettivi, oltre all’apertura ai privati anche l’eliminazione di tutte quelle “barriere” che finora hanno creato una sorta di muro tra la città e la Fiera. L’ipotesi allo studio del Comitato portuale è una sorta di spazio attrezzato e con servizi dedicato ai crocieristi ed ai diportisti. L’Autorità portuale, proprietaria dell’area, è pronta a spendere 8 milioni di euro da utilizzare per la riqualificazione, il trasferimento dell’acquario comunale nella cittadella e la creazione di un museo del mare. Nel progetto complessivo è prevista anche la ristrutturazione dell’ex Teatro in Fiera in stato di abbandono da anni e di recente tornato sotto i riflettori grazie all’occupazione pacifica dei gruppi antifascisti e dei giovani dei movimenti e dei centri sociali. Sull’argomento nei giorni scorsi è intervenuto il Comitato la nostra città che ha espresso perplessità sui rischi derivanti da eventuali speculatori e dalla necessità che l’Autorità portuali vigili su tutti i passaggi.

All’ultima riunione si è presentato anche un dirigente della Regione per cercare di seguire tutte le tappe che dovrebbero portare all’indizione del bando. Crocetta ha già dichiarato, anche incontrando i rappresentanti dei lavoratori dell’Ente che è stato sciolto a giugno dal governo Lombardo, di voler puntare al rilancio della Fiera, tutelando sia il destino dell’area che i livelli occupazionali.

Intanto i dipendenti dell’Ente Fiera hanno scritto una lettera al presidente Crocetta, al presidente dell’Ars Ardizzone, all’assessore regionale Vancheri ed a tutta la deputazione messinese per ricordare la loro drammatica situazione. Oltre agli stipendi arretrati infatti i lavoratori lamentano il fatto che ormai, “nell’immaginario collettivo” dopo lo scioglimento dell’Ente il 21 giugno scorso “La Fiera non esiste più. Invece non è così, noi esistiamo e attendiamo risposte”. Ad aggravare la situazione sono state le dimissioni, lo scorso ottobre del commissario Fabio D’Amore, pertanto non c’è più alcuna figura ufficiale che faccia da interlocutore e da intermediario con la Regione. I dipendenti chiedono lumi sia sugli stipendi arretrati da marzo 2012 che sui programmi della Regione in merito al presente ed al futuro dell’Ente. Ma la lettera contiene anche una proposta, che è anche quella che ad inizio estate era stata ventilata: “Chiediamo di essere equiparati ai colleghi della Fiera di Palermo e che ci vengano riservati i benefici della legge regionale 30 dicembre 2011 n°26 ed a quella del maggio 2012. Non si capisce perché la giunta Lombardo abbia dato seguito, solo per la Fiera di Palermo alla normativa che prevedeva interventi per il personale degli Enti per il pagamento degli stipendi con impegno nel bilancio pluriennale, escludendo solo la Fiera di Messina”.
Nella nota i lavoratori allegano una breve sintesi della situazione sia del personale che dell’Ente, restando in attesa di un incontro.
Rosaria Brancato

3 commenti

  1. francotomasello 20 Dicembre 2012 17:33

    tutti insieme riusciremo ad abbattere il solo muro e chiamare un
    “firraru”per una cancellata senza pretese ????????????????????

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  2. ma che tutelare la fiera messina e nelle mani di m……………………… e tutti i messinesi che ancira vanno a votare

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  3. nulla di nuovo

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