“Azzeriamo il Pdl”: terremoto in vista nel partito, con i giovani che chiedono più spazio

“Azzeriamo il Pdl”: terremoto in vista nel partito, con i giovani che chiedono più spazio

Danila La Torre

“Azzeriamo il Pdl”: terremoto in vista nel partito, con i giovani che chiedono più spazio

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sabato 26 Maggio 2012 - 11:40

I Circoli della Giovane Italia “Quo Usque Tandem” e “Catilina-Morgana” accusano i vertici del Pdl di aver impedito un ricambio gnerazionale. Sabato 9 giugno assemblea per gettare le basi di un nuovo progetto elettorale

“Azzeriamo il Pdl”. Nel leggere questa esortazione, sarebbe facile pensare che a pronunciarla siano esponenti del partito democratico o magari i “grillini”, forti del recente successo elettorale. E, invece, a lanciare l’appello non sono gli avversari politici del Popolo delle Libertà, ma quei circoli e quei giovani che hanno aderito e sostenuto il partito sin dalla sua fondazione, rinunciando persino alla loro tradizione politica, che faceva riferimento ad Alleanza nazionale, sciolta dall’oggi al domani per confluire nel Pdl. Sono il Circolo della Giovane Italia “Quo Usque Tandem…” e il Circolo Pdl “Catilina-Morgana”, che stamattina hanno incontrato la stampa, nella saletta commissioni di Palazzo dei Leoni , per decretare il «fallimento della linea politica del PDL nell’interna provincia di Messina» e prepararsi la strada in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.

Secondo Piero Adamo, Francesco Rizzo e Ferdinando Croce , dopo la sonora sconfitta alle ultime elezioni amministrative, con il clamoroso caso di Barcellona Pozzo di Gotto, non è più possibile tacere sul fatto che è necessario un rinnovamento del partito ed un cambio di rotta da parte dell’esecutivo provinciale, che ha chiuso le porte in faccia ai giovani, pensando così di radicare il partito ma che, di fatto, lo ha affossato. «L’obiettivo di radicare sul territorio il Pdl è miseramente fallito e lo dimostrano i dati delle ultime elezioni», afferma Piero Adamo, che aggiunge: «Chiediamo un ricambio generazionale». Il malcontento dei giovani vicini al Popolo della libertà non nasce oggi ed era già stato palesato nel Congresso del Pdl, svoltosi qualche mese fa. Ma in quell’occasione qualcuno ha fatto orecchie da mercante. Adesso però la misura è colma, come sottolinea Francesco Rizzo, che le ultime amministrative le ha vissute da protagonista come candidato sindaco a Lipari per il movimento civico “Vento eoliano”. Una candidatura – come racconta lui stesso racconta – apertamente contrastata dai dirigenti provinciali del Popolo delle Libertà , che hanno avviato nei suoi confronti anche un procedimento disciplinare per avere disatteso la linea del partito. «Mi hanno volutamente boicottato –ha detto Rizzo – candidando un sessantenne, fuori dalla politica ormai da tempo».

Ragioni personali, ma non solo quelle animano il sentimento di rivalsa nei confronti de vertici del Pdl da parte dei Circolo della Giovane Italia “Quo Usque Tandem…” e “Catilina-Morgana”, critici ad esempio nei confronti dell’operato dell’ amministrazione Buzzanca. «Sappiamo – ha affermato Ferdinando Croce – che il sindaco, anche in qualità di deputato regionale, avrebbe potuto fare di più per supportate la nostra proposta di scioglimento dell’Ente Porto. E siamo anche coscienti che avrebbe potuto avviare un’azione più incisiva per la riqualificazione della zona falcata» .

I presupposti per una rottura tra il Pdl e i due Circoli ci sono tutti, ma Adamo e company prendono tempo, anche perché prima di qualsiasi scelta radicale hanno bisogno di capire, più che da che parte va il Pdl, quanti sarebbero a sostenere il loro progetto elettorale, perché di questo si tratta. Per sondare il terreno è già stata indetta un’assemblea sabato 9 giugno. Fatta la conta, si deciderà poi cosa fare, anche per non vedersi scavalcare da altri movimenti che stanno prendendo piede in città, “Reset” e “Movimento Cinque Stelle” su tutti.

Comunque la si pensi e da qualsiasi parte si stia, ben vengano tutte le idee portate avanti dai giovani della città, purché il rinnovamento non sia solo generazionale ma culturale e si ponga fine alla logica delle poltrone e della spartizione del potere, che non appartiene a questo o a quel partito ma a tutta la classe politica e a tutti i livelli. Largo ai giovani e al cambiamento, quello vero (Danila La Torre)

4 commenti

  1. prima avete fatto gli accoliti a questo e a quel padrone e ora che la barca affonda vi ribellate….

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  2. bravi,accodatevi a Vendola o al Grillo.Tanto senza futuro siete

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  3. …ma perchè esiste ancora un partito chiamato pdl???

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  4. P D L= PARTITO DEL LET.ME

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