Ponte ed espropri. "Indennizzi anche per usi temporanei e asservimenti"

Ponte ed espropri. “Indennizzi anche per usi temporanei e asservimenti”

Redazione

Ponte ed espropri. “Indennizzi anche per usi temporanei e asservimenti”

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martedì 09 Aprile 2024 - 23:02

Il senatore Nino Germanà ha incontrato l'ad della Stretto di Messina Pietro Ciucci: "Ecco tutto quello che c'è da sapere"

“Dalla società Stretto di Messina dati certi e chiarimenti. Dal Ponte solo benefici per la Sicilia. La costruzione vera e propria del ponte sullo Stretto inizierà entro la fine del 2025”. Lo dichiara il
senatore messinese Nino Germanà, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama. Sottolinea Germanà: “Ho approfondito con l’ad della SdM Pietro Ciucci e il responsabile tecnico Valerio Mele punti fondamentali per il territorio: espropri, occupazione, tempistica. Dalla società garanzie precise, stiamo per entrare nella fase decisiva dell’avvio dei lavori”.

Espropri

Afferma Germanà: “Per quanto concerne gli espropri sul territorio messinese, i fabbricati interessati
sono 300, concentrati per lo più nella zona sulla quale insisterà il ponte: contrada Margi e salita Granatari nella zona nord e nella zona sud a Contesse. Area quest’ultima interessata alle opere necessarie alla realizzazione della linea ferrata all’uscita della galleria Santa Cecilia, il cui imbocco è previsto proprio a Contesse. I prezzi al metro quadro dei fabbricati da demolire saranno quelli di mercato, cui saranno sommati gli indennizzi nell’ordine medio di 20.000 euro, variabili in funzione del valore dell’immobile.
La somma sarà resa immediatamente disponibile al proprietario o alla banca per la quota parte dell’eventuale mutuo o, a discrezione del beneficiario, interamente allo stesso con spostamento del mutuo su altro immobile secondo accordi presi con l’istituto di credito di riferimento”.
E ancora: “Per quanto riguarda gli altri espropri, attengono a due categorie. Il primo riguarda l’utilizzo temporaneo per area di cantiere (per il quale sarà riconosciuto un canone proporzionale al tempo di utilizzo, tenendo conto che ogni mese varrà un dodicesimo della rendita annua del terreno). In merito agli asservimenti, invece, è previsto il riconoscimento della perdita di valore (ad esempio riduzione del volume edificabile per vincoli di distanza dalle strade o il pagamento della servitù di passaggio di sottoservizi (ad eempio i cavi elettrici). Il tutto, in caso di accordo bonario. Per chi invece presenterà ricorso, la quota parte spettante per legge ai proprietari interessati sarà pagata comunque alla Cassa Depositi e Prestiti e in base all’esito della sentenza saranno riconosciuti a chi di competenza”.

Posti di lavoro

Sostiene il senatore: “Relativamente all’occupazione, la Stretto di Messina è ragionevolmente certa di
poter recepire le indicazioni di impiego di buona parte di personale locale o di origine messinese, che coglierà la palla al balzo della costruzione del ponte per rientrare nella città d’origine”.

Formazione

“Per quanto riguarda la formazione, la SdM sta lavorando all’attivazione di corsi per il personale che costruirà le grandi opere sui territori di Messina e Reggio Calabria”, annuncia Germanà.

Tempistiche

Si legge sempre nella nota del senatore: “Il momento dirimente sarà l’approvazione del Cipess entro l’estate e il conseguente avvio dei lavori di cantierizzazione e monitoraggio delle aree di cantiere. I primi
lavori riguarderanno le opere stradali e ferroviarie di raccordo con il ponte e dovrebbero durare complessivamente 7 anni. La costruzione vera e propria del ponte sullo Stretto inizierà entro la fine del 2025″.

Comunicazione

Germanà ha “esplicitamente richiesto un maggiore coinvolgimento del territorio e dei media locali e nazionali nella diffusione dei cronoprogrammi dei lavori e delle notizie relative ai benefici, ai disagi e alle
modalità di superamento di questi ultimi. Su tutti questi punti così fondamentali ho ottenuto garanzie ben precise da parte del dottor Ciucci e dell’ingegner Mele – ha commentato al termine dell’incontro – Stiamo per entrare nella fase decisiva di avvio dei lavori: i disagi saranno inevitabili e ci aspettano momenti sia duri che entusiasmanti, man mano che l’intero progetto, compresi i raccordi ferroviari e stradali, andrà avanti. L’importante è guardare all’obiettivo finale, che porterà solo benefici alla nostra
terra”.

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8 commenti

  1. Germanà sta vendendo la terra che lo ha fatto nascere.
    Eppure so che tanti messinesi hanno votato la lega(nord), quindi va bene così

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  2. Chi prenderà la palla al balzo per rientrare? chi?non prenda in giro i Messinesi e chi ha bisogno di lavorare…….

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  3. Ci tengono al guinzaglio sempre con le stesse promesse e sempre le stesse persone.
    Come le donne vittime di violenza a volte non riusciamo a guardare la realtà in viso e rompere certi rapporti malati.

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  4. Germanà, i Messinesi ti risponderanno con la matita a Giugno per le cose discutibili che dichiari.

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  5. “Ragionevolmente….” “Dovrebbero”….
    Ci fosse una certezza dietro il politichese. Sarà facile poi nascondersi dietro gli avverbi ed i condizionali. Il danno sarà già fatto

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  6. Ma quando? Tra cinquant’anni? Dopo che per anni e anni avremo una città inaccessibile? Tutti i cittadini subiranno dei danni economici per anni….la circolazione sarà un dramma…..tutte le bellezze dello stretto verranno distrutte….e tantissimi danni ancora per tutti i cittadini e la città di Messina….sperando di non sprofondare, vista la faglia che si è creata dopo i tanti terremoti e di cui nessuno parla…..

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  7. Imbarazzanti dichiarazioni di chi dovrebbe avere l’interesse a dire la verità alla sua terra.

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  8. ” impiego di buona parte di personale locale o di origine messinese, che coglierà la palla al balzo della costruzione del ponte per rientrare nella città d’origine”.
    Germanà piantala! Non sai di cosa parli. Sei uno slogan fatto persona, degno stretto collaboratore del Maestro degli Slogan (Salvini). Già ce li vedo tutti quelli che sono emigrati per andare a studiare all’estero o al Nord e che hanno trovato lavoro professionalizzandosi a tornare a lavorare … al Ponte. Per fare che? i Biologi? Gli ingegneri su una materia che non conoscono? E sapendo che, nella migliore delle ipotesi, si parla sempre e solo di un’assunzione a tempo legata alla durata dei contratti delle società di servizio con la Main contractor?
    La verità e che l’unica possibilità di lavoro sarà per la manovalanza pura o assimilata.
    E allora di quanta gente stiamo parlando???

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