Germanà: "Sì al Ponte sullo Stretto di Messina e anche all'Aeroporto del Mela"

Germanà: “Sì al Ponte sullo Stretto di Messina e anche all’Aeroporto del Mela”

Redazione

Germanà: “Sì al Ponte sullo Stretto di Messina e anche all’Aeroporto del Mela”

mercoledì 26 Ottobre 2022 - 14:03

Secondo il senatore messinese entrambe le opere sono fondamentali per lo sviluppo del territorio

“Quando si parla di ponte sullo Stretto, da oltre trent’anni si dibatte inutilmente e in modo anche offensivo in merito a tecnica dei trasporti, economia, scienza e intelligenza umana. È di questi giorni l’ultimo dibattito sull’uso dell’aeroporto di Reggio Calabria da parte dei messinesi. Per fortuna, nonostante innumerevoli tentativi, alla fine la logica e l’intelligenza vincono sempre contro la teoria crassa e ignorante dell’inutilità del ponte sullo Stretto. Dove finisce la terraferma comincia il mare e attraversarlo costa 20 volte di più rispetto a quando ci si muove sulla terraferma. Quanti di noi hanno un’auto? Quanti di noi hanno un motoscafo? Pochissimi, visto che i costi dei mezzi marittimi privati sono improponibili. Senza ponte, Messina e Reggio Calabria sono rispettivamente la fine della Sicilia e della Calabria: luoghi inadeguati a ospitare aeroporti”.

Lo dice il senatore Nino Germanà.

“Gli aeroporti – prosegue – hanno ragione di esistere solo in zone centrali: a Lamezia Terme per la Calabria (a un’ora da Reggio Calabria e a meno di un’ora da Cosenza e Catanzaro) e a Catania (a un’ora da Messina, Ragusa ed Enna e a meno di un’ora da Siracusa). Per funzionare senza gravare sull’erario pubblico, un’aerostazione deve avere almeno 2 milioni di passeggeri l’anno e deve essere posizionata in modo baricentrico in un’area demograficamente significativa. In questo caso, 5-7 province per Catania (con un bacino di 3 milioni e mezzo di utenti) e 5 province per Lamezia Terme (2 milioni). Non a caso, da Catania arrivano e partono 10 milioni di passeggeri, mentre da Lamezia Terme, nonostante la concorrenza dei Frecciarossa sulla tratta verso Roma, 2 milioni e mezzo. Reggio Calabria, senza il Messinese, ha solamente 400.000 passeggeri annui non giustificando così, se non con grosse perdite per le casse pubbliche, la propria esistenza. Finalmente, il neo presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha spazzato via le sconcertanti teorie nopontiste e lo spreco di denaro pubblico nei vani tentativi di avvicinare l’aeroporto di Reggio Calabria a Messina senza ponte ma con mezzi navali, con un piano dei trasporti basato su due semplici scelte di buon senso: la realizzazione del ponte sullo Stretto e la costruzione di un aeroporto al servizio della nuova area metropolitana messinese e reggina che da studi approfonditi, sia dal punto di vista tecnico che economico, potrebbe ricadere nella Valle del Mela. Questo, perché Milazzo è baricentrica tra Cefalù e Gioia Tauro per una popolazione di oltre un milione e mezzo di residenti e anche per le zone con più presenze turistiche della Sicilia (Cefalù, Capo d’Orlando, Isole Eolie, Taormina e Scilla). Gli investimenti sono fattibili con l’ampia dotazione di fondi strutturali e la progettazione è già esistente. L’aeroporto di Reggio Calabria non è potenziabile per la sua collocazione, che impone forti limitazioni al numero di voli perché è necessaria una licenza speciale per i piloti, posseduta solo da una quota minoritaria di loro.

“L’Aeroporto del Ponte di Messina”

Messina e Reggio Calabria dovrebbero essere un’unica realtà urbana con un aeroporto, quello del Mela, in grado di crescere fino a 3 milioni di passeggeri l’anno in pochi anni. Oltre alle realtà turistiche consolidate, che con il ponte sullo Stretto e l’aeroporto mamertino saranno accessibili in modo destagionalizzato, per il turismo proveniente da oltre 1000 km si sfrutterà la nuova attrattiva turistica costituita dal ponte sullo Stretto, tanto che proponiamo come nome per l’aerostruttura del Mela quella di “Aeroporto del Ponte”. Le pur lodevoli recenti iniziative di collegamento proposte da alcuni colleghi potranno sicuramente funzionare nelle more della costruzione del ponte grazie al prezzo calmierato di 40 euro a tratta, ma non devono essere utilizzate dai detrattori dell’opera come alibi per non costruirla, perché deve essere chiaro che in relazione all’aumento dei passeggeri l’impatto sarà di 1 a 300. Il centro destra ha vinto le elezioni sia a Roma che a Palermo e il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi ministro delle infrastrutture, già dalle prime dichiarazioni conferma quanto detto in campagna elettorale: il ponte sullo stretto è nel nostro programma elettorale, rientra tra le nostre priorità e siamo già al lavoro per realizzarlo”.

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23 commenti

  1. Per cortesia basta con queste amenità.!!!

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  2. e anche un milione di posti di lavoro solo a Messina

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  3. già che ci siamo avrei aggiunto anche l’ascensore per la luna

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  4. E 30 anni di viadotti incompleti e 40000 tonnellate di inerti in giro per il territorio comunale, quando anche gli ingegneri giapponesi sostengono che con le sollecitazioni ferroviarie loro non si arrischierebbero neanche a redigere un progetto di ponte

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  5. eggià sennò come fa la mafia a fare soldi? 🤣

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  6. Per il Ponte se questo governo non procederà a breve a realizzare quanto ha promesso e gridato ai quattro venti nel periodo elettorale, alle prossime votazioni per dignità politica è meglio che sparisce da solo.
    Per l’aeroporto del Mela o del Ponte (il nome è secondario) se l’Onorevole Germanà e quanti altri lo sottoscriveranno, faremo un crowdfunding per fare una gigantesco gruppo marmoreo all’ingresso dell’Aeroporto a testimonianza perenne della gratitudine che il popolo della provincia di Messina rivolgerebbe a chi avrebbe dato per avere la svolta socio-economica del nostro territorio. Ricordo che basterebbero solo 300 milioni per realizzarlo !!!

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  7. Gli elettori progressisti, ambientalisti,pacifisti
    sono totalmente contrari al ponte sullo stretto e certamente anche all’areoporto del Mela che si può considerare una cattedrale nel deserto irrealizzabile..

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  8. E per finire…”pilu per tutti”!

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  9. Certe persone sono prevenute con il fatto che agli imbarcaderi e sulle navi ci lavorano e ci campano, ma chi non ha queste priorità il ponte lo vuole e come, perché non siamo nell’era del troglodita ma siamo nell’era del tutto computerizzato, quindi non sentiamo certi imbecilli e andiamo svelti a realizzare questa struttura che ci permette di velocizzare l’economia siciliana.

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  10. Finalmente, molti di noi imprenditori abbiamo cercato di fare un aeroporto più di 25 anni fa , ma i politici di allora erano ciechi sordi e muti , non hanno neanche preso in considerazione questa necessità improrogabile per il nostro territorio , non ci può essere sviluppo senza vie di comunicazione . Che dire? Speriamo.

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  11. Magari un si anche al ponte Palermo Cagliari. Sono più di 50 anni di presa in giro, perizie, consulenze, progettazioni con sperpero di milioni di euro. Continuano ancora ad offendere l’intelligenza dei Siciliani.Sarebbeto più onesto e accettabile che dicessero la verità, la costruzione del ponte metterebbe fine a tanti, troppi affari !!!

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  12. Ma il senatore è a conoscenza che a Letojanni dopo 7 anni non sono ancora riusciti a completare una galleria di 100 metri?
    Questa gente è avulsa dal mondo reale.

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  13. Si, e poi ci “svegliamo” da questo sogno che sta suonando la sveglia ahahahah tra le parole ed i fatti c’è un mondo di mezzo pieno di ostacoli….. basta, la campagna elettorale è terminata!

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  14. L’aeroporto del Mela è l’unica vera occasione di sviluppo per la Provincia di Messina, oltre al problema legato alla Protezione civile (in caso di sisma a Messina il cosiddetto “cancello degli aiuti” è, manco a dirlo….L’aeroporto di Catania (campa cavallo……con una strada ed in condizioni di emergenza…….). Come correttamente riportato, sarebbe baricentrico tra le Provincie di Messina e Palermo e con l’alta velocità anche della stessa Palermo. Ci aspettiamo dai politici messinesi un “rigurgito” di orgoglio nei confronti di quella politica regionale (soprattutto catanese) che tiene sotto scacco la nostra Provincia

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  15. Emanuele Ferrara 27 Ottobre 2022 11:27

    E pensare che un Paese veramente democratico avrebbe tolto il trasporto ai privati e lo avrebbe assegnato ai Comuni dello Stretto: Messina, Villa, e Reggio. Sapete quante risorse avremmo potuto avere? Risorse a getto continuo che avrebbero fatto ricco questo territorio! Invece lo Stato ha deciso di assegnare tutto ai privati, togliendoci anche le spiagge dove da bambini facevamo i bagni! Altro che Ponte! Messina sarebbe stata una città ricchissima! Pensateci! E poi ne riparliamo!

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  16. Chiacchiere al vento…

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  17. Tutte discussioni inutili. In altri posti ci sono ponti più lunghi ma su acque calme. Tecnicamente è impossibile fare opere dentro il ns. Stretto e una campata é improponibile, anche a causa del vento. Propedeutici sarebbero comunque anni di lavori per creare prima infrastrutture e viabilità. Pensiamo prima all’acqua e al sale (che ci mancano)

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  18. Spero vivamente che per l’Italia la Calabria e la Sicilia questa volta il ponte lo facciano davvero

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  19. Mi auguro che il ponte venga realizzato perché la Sicilia è penalizzata su tutto dal commercio al lavoro, troppo penalizzata. Magari i giovani non andranno più al nord per lavorare e lasciare i loro affetti al sud.

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  20. Federico Ico ico 27 Ottobre 2022 19:21

    Certo, poi un bel tunnel Sicilia – Sardegna e una funicolare che collega l’Etna con il Fuji in Giappone. A ogni cambio di governo viene tirato fuori il ponte e puntualmente non viene realizzato. Iniziamo a rimettere a posto le autostrade e le strade siciliane, a rendere civile il trasporto pubblico su ruote e rotaie, che oggi sembra quello di un paese del terzo mondo. Per quanto riguarda l’aeroporto del Mela, magari lo facessero, ma anche di quello si sente parlare da decenni.

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  21. Ma il ponte “Palermo – Agrigento”, quando?

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  22. Gli ELETTORI DI DESTRA E DI SINISTRA SONO “TUTTI A FAVORE DEL PONTE”…! UN’INFRASTRUTTURA DEL GENERE PUÒ DARE SOLO SVILUPPO ALLE REGIONI MERIDIONALI, soprattutto, e all’INTERA RETE NAZIONALE E TRANSEUROPEA!

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  23. No, ma fate a chi è a favore del Ponte un’unica, semplicissima domanda:
    MA LEI, SE OGGI CI FOSSE IL PONTE, DOVE ANDREBBE AD ACCEDERVI DA MESSINA?

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