Ancora caos Tares, picccolo vademecum per provare ad allontanare qualche dubbio

Ancora caos Tares, picccolo vademecum per provare ad allontanare qualche dubbio

Francesca Stornante

Ancora caos Tares, picccolo vademecum per provare ad allontanare qualche dubbio

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sabato 04 Gennaio 2014 - 01:50

Mentre l'assessore Ialacqua e il commissario di Messinambiente Di Maria provano a riorganizzare il servizio di raccolta, i cittadini fanno i conti con la Tares. Lunghe code al dipartimento Tributi, tantissime le segnalazioni e i dubbi dei messinesi. Proviamo ad approfondire meglio attraverso il regolamento.

Passano i giorni e aumenta la confusione sulla Tares. Man mano che i messinesi stanno ricevendo i bollettini di pagamento si allungano le code al Dipartimento Tributi e aumentano i dubbi per chi si sta ritrovando in mano bollette con cifre da capogiro. Dubbi misti a rabbia poiché la generale situazione economica delle famiglie messinesi in questo momento non è rosea, perché c’è tantissima gente che non sarà nelle condizioni di poter pagare e anche perché ci si sente quasi beffati da una tassa così pesante sui rifiuti proprio mentre la spazzatura sta sotterrando la città. A questo proposito sono eloquenti le foto che ci hanno trasmesso i nostri lettori su WhatsApp visibili in photogallery (numero a cui inviare le segnalazioni: 392 8954421) .

A proposito di questo l’amministrazione sta cercando soluzioni per riorganizzare il servizio di raccolta insieme a Messinambiente, anche ieri nuovo incontro tra l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua e il commissario Armando Di Maria e si andrà avanti anche in questi giorni. Si sta valutando l’ipotesi di intensificare i turni di raccolta, è stato chiesto alla discarica di concedere il prolungamento dell’orario di apertura nei giorni festivi in modo da poter fare due viaggi, scaricare più spazzatura e liberare i mezzi che così possono essere impiegati sulle strade. Si punta anche ad un nuovo assetto per Messinambiente, nei prossimi giorni potrebbero esserci delle novità, ciò che però adesso è fondamentale è ripulire la città dalla troppa immondizia che ormai regna sovrana.

Ecco perché inevitabilmente montano le polemiche sulla Tares, palesemente troppo cara a fronte di un servizio che lascia scontenti tutti. Tantissimi continuano ad essere i dubbi dei cittadini che hanno ricevuto il temuto bollettino, le numerose segnalazioni giunte anche sul nostro sito sono lo specchio di quanto caos stia creando la Tares. I casi possono essere così diversi e variegati che è comunque opportuno rivolgersi al Dipartimento Tributi per avere i necessari chiarimenti, noi tentiamo però di fornire una sorta di vademecum tratto dal regolamento che definisce tutti i dettagli della tassa.

Iniziamo da una domanda che in molti ci hanno rivolto: quali sono i locali soggetti al tributo? “Si considerano soggetti tutti i locali predisposti all’uso, anche se di fatto non utilizzati, considerando tali quelli dotati di almeno un’utenza attiva (acqua, luce, gas), o di arredamento, e per i locali di uso non domestico ogni qualvolta è concesso l’esercizio di un’attività”. Dunque chi ha un appartamento, anche non abitato, ma con almeno un utenza attiva deve pagare la Tares.

Come si compone la tariffa? le tariffe sono determinate in modo da garantire la copertura integrale dei costi del servizio. Si fa naturalmente differenza tra le utenze domestiche e quelle non domestiche e quest’ultime, a loro volta, vengono suddivise in categorie di attività. Le tariffe si compongono di due quote: una fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo di gestione del servizio, quindi investimenti; una variabile, rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi. Anche la ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche avverrà in proporzione alla quantità e qualità dei rifiuti prodotti.

Alla base della tariffa ci sono due voci: metri quadrati dell’immobile e numero dei componenti del nucleo familiare. Nel numero dei componenti devono essere considerati anche i soggetti che, pur non avendo la residenza nell’unità abitativa, risultano ivi dimoranti, fatta eccezione per quelli la cui permanenza nell’abitazione stessa non supera i 60 giorni. Possono però non essere conteggiati anziani collocati in casa di riposo, congiunto che svolge attività di studio o di lavoro in altra provincia o all’estero per un periodo superiore a 6 mesi, congiunto o ospite con invalidità tra 80 e 100% con un reddito annuo inferiore a 8 mila euro. Per le utenze domestiche occupate o a disposizione di persone che hanno la residenza fuori dal territorio comunale e per le seconde case il numero dei componenti viene stabilito, per i residenti, in base a quanto dichiarato nella denuncia fatta dai diretti interessati.

Diverse le possibilità per accedere alle riduzioni. Oltre alla famosa scoutistica per chi fa la differenziata, ma l’amministrazione non ha ancora ufficializzato come accedere a questi sconti, ci sono diversi casi in cui si può beneficiare della riduzione. Si prevedono riduzioni del 30%, presentando apposita richiesta, per abitazioni o locali adibiti ad uso stagionale o discontinuo e per chi risiede per almeno 6 mesi l’anno fuori provincia o all’estero. 30% in meno anche per i titolari di attività in caso di chiusura temporanea e possibilità di non pagare completamente la quota variabile per gli immobili commerciali in cui non viene svolta alcuna attività. Attenzione però: tutte queste riduzioni saranno valide a partire dall’anno successivo a quello di presentazione delle richieste, quindi chi la presenta oggi beneficerà di questa agevolazione nel 2015.

Potranno avere riduzioni o esenzioni totali della tariffa anche persone assistite economicamente e certificate dal Comune, soggetti che versano in situazione di disagio economico sociale riconosciuto dai servizi sociali, locali utilizzati da enti e associazioni che operano nel sociale, attività che si trovano in aree in cui il Comune sta effettuando interventi straordinari di manutenzione che possono compromettere l’attività stessa, ultrassettantenni con invalidità del 100% che vivono soli. E’ stato infatti creato un fondo per andare incontro alle difficoltà di queste fasce disagiate, le domande per accedere a queste agevolazioni saranno accolte fino ad esaurimento delle somme che il Comune metterà a disposizione la Giunta però non ha ancora definito i criteri per redigere la graduatoria.

Per la prima applicazione del tributo si considereranno tutte le denunce che i cittadini hanno presentato per la Tarsu, ovviamente aggiungendo gli elementi che nella vecchia tassa non erano compresi. E’ però già stato deciso che dalla prossima applicazione ci sarà l’obbligo di presentazione di una apposita denuncia da parte di tutti i cittadini che dovranno pagare la Tares. Per le utenze domestiche tocca all’intestatario della scheda anagrafica di famiglia, per quelle non domestiche al responsabile legale dell’attività.

Non bisogna dimenticare che la Tares si basa sui dati anagrafici di ogni nucleo familiare al 1 gennaio 2013. Tutte le variazioni che una famiglia ha potuto subire dopo quella data non potranno essere considerate. La prima rata scade il 24 gennaio, chi alla data del 15 gennaio non avrà ricevuto il bollettino potrà chiederne un duplicato all’ufficio tributi, alle sedi dei quartieri, o scrivendo all’indirizzo tares@comune.messina.it.

Francesca Stornante

17 commenti

  1. Perché pagare 2 (due volte)
    Famiglia composta da 3 persone, nel mese di marzo 2013 una di queste acquista un appartamento dove si trasferisce ed ovviamente gli è stato chiesto il pagamento della la TARES (per l’intero anno 2013). Mentre al nuovo nucleo di 2 persone e stato chiesto il pagamento con la presenza di 3 persone in quanto posizione cristallizzata al 1 gennaio 2013. Mi chiedo perché pagare la terza persona 2 volte ??? – ritengo, che in questo caso il Comune “dovrebbe” essere direttamente ha conoscenza, in quanto ha emesso ben 2 bollette ….. scusate …. dimenticavo che siamo a Messina

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  2. SIAMO NELLA “TARES” MESSINESE (CIOE’ NTA SPAZZATURA)

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  3. E’ proprio vero “Le grandi domande sono cambiate”… Però non capisco lo spirito negativo con cui prendi la cosa al punto da commettere errori veramente elementari nello scrivere.
    Dovresti esultare invece perché il Comune di Messina nella sua imperscrutabile saggezza nel partorire regolamenti ha voluto selezionarti come Contribuente Preferito.
    Con i nomi dei Contribuenti Preferiti verranno battezzati i nuovi cassonetti differenziati del metodo Ialacqua.
    Adotta anche tu un cassonetto!

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  4. e se uno ha un appartamento vuoto dove non abita e con la sola utenza idrica o la sola utenza per la luce, significa che produce rifiuti e voi chiedete i soldi per il servizio ??

    Vi faremo 1000 cause !!!

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  5. ok..mi sono convinto anch’io che questi sono un’armata Brancaleone, ma è mai possibile che si cambia sempre di peggio in peggio ???????????

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  6. Indipendentemente da come sia stata istituita la TARES, sentite le dichiarazioni del dott. ARENA dell’uff Tributi che ha affermato con assoluta “leggerezza” che ci sono sicuramente degli errori di calcolo per tantissimi utenti, ma che va pagata, mi chiedo e chiedo al Sindaco se non sarebbe il caso di sospenderla per quest’anno e fare, prima, le dovute verifiche. Credo sia anche illegittimo far pagare una tassa il cui calcolo già all’origine è errato. Se ci vogliamo dare una smossa e raccogliere anche delle firme… Oppure siamo i soliti buddaci che subiamo e sappiamo solo parlare??? Leggete cosa è successo in Sardegna, e non solo, a proposito della TARES

    P.S.:si sente dire che faranno i rimborsi per gli eventuali errori,non capisco perchè dovrei prima pagare per essere poi rimborsato. Qualcuno mi sa dare delle spiegazioni supportate da leggi o regolamenti??

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  7. Gentile Redazione,
    in riferimento ai parametri applicati per la TARES 2013 in particolare l’impossibilità di una riduzione dei componenti del nucleo familiare sia per l’anno 2013 che 2014, credo che ciò sia iniquo, in quanto il cittadino non conoscendo a priori tali parametri e non avendo alcun motivo di segnalare la mancata presenza nel Comune di Messina di un familiare che per motivi di lavoro si trova altrove, anche perchè credo che la residenza sia conciliabile con la dimora e il domicilio diverso, pertanto mi sembra un’assurdità e un’ingiustizia che per la stessa persona si paghi 2 la stessa tassa in 2 località diverse, inoltre perchè l’aggiornamento non può essere effettuato per il 2014 una volta constatata all’inizio dell’anno in corso.
    Per tale motivo come per altri che usciranno nei prossimi giorni Vi chiedo di sponsorizzare e sostenere la costituzione di un Comitato, il quale unendo le forze di più cittadini che a sua volta ripartiscono le spese legali per un’azione legale, possano impugnare tali delibere o interpretazioni comunali, le quali non possono essere al di sopra delle Leggi e della Costituzione,
    Grazie

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  8. Cercasi Avv.to per la costituzione di un Comitato per esercitare un’azione legale contro l’iniquità di alcuni parametri applicati per il calcolo della tariffa TARES

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  9. l’unione ha fatto sempre la forza di chi è riuscito ad applicarla, uniamo le forze per un’azione legale

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  10. E’ più che chiaro che chi ha fatto la legge per la Tares non ha saputo proprio farla. Non hanno preso in considerazione troppe varianti possibili.
    Basta leggere i commenti per rendersene realmente conto, ma sindaco ed assessore se ne renderanno conto e prenderanno provvedimenti?

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  11. Intanto paga PAGA P A G A !!! Lo sai quanti rifiuti puoi produrre con la sola utenza elettrica? Con quella idrica poi non ne parliamo. PAGHIAMO CON GIOIA QUESTA TARES. Non dobbiamo perdere la speranza nel momento dello sconforto. Il vero contribuente è felice di contribuire senza chiedere un servizio in cambio! Se chiedi un servizio in cambio allora sei uguale agli altri contribuenti opportunisti.
    Il vero contribuente è caritatevole, la sua gioia è nell’alleviare la sofferenza del suo comune senza trarne motivo di orgoglio.
    Il vero contribuente è umile: chi sei tu per giudicare l’operato del tuo comune?
    Sii sottomesso al tuo comune ed osserva tutti i suoi regolamenti, quando morirai sicuramente andrai nel paradiso dei contribuenti giusti e vivrai nel tuo cassonetto personalizzato per tutta l’eternità.

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  12. Non dovrebbe pagare nessun messinese…ma come sempre ci sono le pecore….la città e’ sommersa dalla spazzatura, gli spazzini fanno solo finta di lavorare, vicino casa mia lo spazzino passa la giornata prendendo cornetti e granite…e’ uno schifo…..

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  13. La TARES pare sia stata calcolata anche in base alla composizione dei nuclei familiari risultanti all’anagrafe alla data del gennaio 2013, se poi durante l’anno il numero diminuisce o aumenta si continua a pagare per il numero originario. Credo che il sindaco debba urgentemente mettere mano a questa situazione e convocare il consiglio comunale per cercare soluzioni che mettano tutti i cittadini nelle condizioni di parità, per non parlare di chi ha redditi molto bassi e un nucleo familiare che fa lievitare i costi della tassa. Forse si sono scordati che la gente è alla fame e che materialmente non ha i soldi per far fronte a questo ulteriore salasso. Preciso che io sono per il pagamento delle tasse, ma che siano giuste, eque e che producano un efficienza dei servizi, invece le montagne d’immodizia crescono! Renato o chi per te, se ci sei batti un colpo…

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  14. Chi paga le tasse non è una pecora! Chi ci amministra invece fa pena…

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  15. Ma cosa devono fare? Neppure immaginano che i cittadini non sono tutti stipendiati da 27 del mese…

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  16. Salvatore Vernaci 4 Gennaio 2014 21:43

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento dei Procuratori dei Cittadini si farà promotore, con tutte le altre Associazioni a tutela dei Cittadini e dei Consumatori, perché l’Amministrazione comunale prenda dei provvedimenti a difesa delle Persone meno abbienti, perché è materialmente impossibile, per la maggior parte dei Cittadini, assolvere al pagamento della TARES, nell’entità stabilita dall’Amministrazione Comunale ed a decorrere dal mese di gennaio. Ci si attendeva dal Sindaco Accorinti, dalla sua Giunta e dal Consiglio Comunale un maggior senso di responsabilità verso i Cittadini, invece nulla. La TARES poteva benissimo e, per legge, non essere applicata e lasciare la TARSU con la sola maggiorazione di 0,30 Euro a metro quadrato. Così hanno fatto molti Comuni in Italia. Se l’Amministrazione Comunale di Messina ha ritenuto di imporre la TARES, allora applichi le agevolazioni che ha applicato il Sindaco di Trapani “RIDUZIONE DI UN TERZO DELLA TASSA PER LE FAMIGLIE IL CUI REDDITO ANNUO NON SUPERA LE 35 MILA EURO E LA RATEIZZAZIONE DEL TRIBUTO IN 4 MENSILITÀ . Contestualmente deliberi di rinviare il pagamento della prima rata al mese di febbraio 2014, in quanto a gennaio sono in pagamento: IMU prima casa, BOLLO MACCHINA, canone TV (se non viene abolito), ecc…, Se l’Amministrazione resterà sorda alle sollecitazioni delle Associazioni di categoria, si procederà giudizialmente ad impugnare i vizi di llegittimità delle delibere di Consiglio Comunale n. 78.del 12.11.2013 e n. 81 del 30.11.2013 e nelle more a raccogliere le cartelle, ritenute irregolari dai Cittadini, e presentare ricorso.

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  17. CALCOLO TARES PER CONFRONTALRO CON IL BOLLETTINO COMUNALE
    DEI SIGG. PROPRIETARI

    quota
    1 PERSONA 1,55xMq CASA 101,86+0,30 centxMq+5% del totale

    Es. di un imm. che misura Mq 40
    1,55 x 40=62+101,86+(0,30×40=12)+(175,86×5%) per un tot 184,65€
    Q.fissa Q.Variabie Q.stato Q.Provincia
    2 PERSONE 1,80xMq CASA + 170.59 + 0,30xMq + 5%del tot
    3 PERSONE 1,95xMq CASA + 196,99 + 0,30xMq + 5% del tot
    4 PERSONE 2,08xMq CASA + 242,08 + 0,30xMq + 5% del tot
    5 PERSONE 2,10xMq CASA + 292,11 + 0,30xMQ + 5% del tot

    COMPLIMENTI ABBIAMO FATTO BINGO

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