Mini proroga per Ato3, ancora nulla per Messinambiente. L’Amam diventa la terra promessa

Mini proroga per Ato3, ancora nulla per Messinambiente. L’Amam diventa la terra promessa

Francesca Stornante

Mini proroga per Ato3, ancora nulla per Messinambiente. L’Amam diventa la terra promessa

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martedì 30 Giugno 2015 - 06:10

Il presidente Crocetta ha siglato una mini proroga di 14 giorni per garantire la ricollocazione dei lavoratori Ato3 che l’amministrazione Accorinti vuol far transitare all’Amam, ma al momento mancano ancora alcuni passaggi salienti. Ultimo giorno anche per Messinambiente. Gli interrogativi di Antonella Russo.

Da un lato tensione e preoccupazione, dall’altro incertezza e necessità di trovare una soluzione nel giro delle prossime 12 ore. Per Ato3, Messinambiente e il servizio rifiuti è la solita corsa contro il tempo per risolvere il problema in extremis, anche se era chiaro da mesi che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno di attività per le due società comunali che gestiscono il settore di igiene ambientale. Era stata la stessa amministrazione a darsi la scadenza del 30 giugno per attuare la prima parte del progetto di riorganizzazione delle partecipate varato lo scorso 31 marzo. E invece ad oggi sul fronte Messinambiente non c’è nulla. Non è ancora stato stabilito quale sarà lo strumento con cui l’amministrazione Accorinti potrà concedere una nuova proroga a Messinambiente che, dallo scorso mese di ottobre, opera in regime di continui rinnovi dell’ordinanza ai sensi dell’art. 191, la normativa che cioè consente di emettere ordinanze qualora si verifichino situazioni di urgente e ed eccezionale necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Questo tipo di provvedimento non è più rinnovabile, quindi a Palazzo Zanca si cercano soluzioni alternative in zona Cesarini, nonostante il problema fosse noto a tutti e dunque ci si aspettava di avere almeno sul piatto un ventaglio di soluzioni da vagliare con più calma. Ieri l’incontro tra l’assessore Ialacqua e Messinambiente non ha dato i frutti sperati, oggi la decisione potrebbe essere presa direttamente dalla giunta. Probabilmente si troverà un nuovo appiglio normativo, la soluzione potrebbe essere l’ex art. 50 che in materia di gestione rifiuti consente sempre al primo cittadino di affrontare con celerità una potenziale situazione di rischio. Attraverso questo escamotage l’amministrazione potrebbe prendere tre mesi di tempo per mettere a punto l’operazione di mobilità dei quasi 600 dipendenti tra Messinambiente e Ato3, in attesa dell’affidamento all’Amam del servizio rifiuti e igiene-ambientale

Il problema più grosso però in questo momento è per i lavoratori Ato3 che ieri hanno vissuto una giornata al cardiopalma con il timore che dalla Regione non arrivassero buone notizie, mentre loro hanno già ricevuto le lettere di licenziamento. Tutti contano sul trasferimento all’Amam, così come ha deciso l’amministrazione Accorinti e così come prevede la legge di Stabilità 2014 che regola la mobilità tra le partecipate. Per i 53 Ato3 la proroga è stata firmata ieri sera direttamente dal Presidente Crocetta. Una mini proroga di appena 14 giorni che dovranno servire ai Comuni per assorbire definitivamente questi lavoratori che operano per conto della società d’ambito. Probabilmente sarà davvero l’ultima chiamata per i lavoratori Ato3 che adesso inizieranno il conto alla rovescia per capire quando davvero transiteranno all’Amam. La Regione non ha più intenzione di tirare avanti questi carrozzoni commissariati da quasi due anni e Messina non può più nemmeno nascondersi dietro l’alibi della Srr ancora incompleta perché con il Piano aro approvato è assolutamente libera di gestire in rifiuti come vuole, a maggior ragione alla luce del fatto che è stata scelta la formula del “in house providing”. I lavoratori dunque chiedono di accelerare il passo, soprattutto perché gli atti burocratici che amministrazione e consiglio deve attuare sono tanti, a cominciare dalla modifica dello statuto Amam, e in due settimane si rischia di non finire in tempo.

In prima linea il sindacato Fismic: “Ad oggi siamo ancora (dopo più di un anno) in attesa di una soluzione – sottolinea il segretario provinciale Fismic Confsal Alessandro De Leol’amministrazione poteva e può mettere in pratica l’immediato e diretto passaggio dei lavoratori ad Amam, visto che nell’attuale statuto della stessa partecipata sono già previsti i servizi ambientali (pertanto lo statuto Amam non necessita alcuna modifica). Inoltre se il criterio di legge è stato attivato per i lavoratori Feluca, che non godono delle stesse prerogative di legge dei lavoratori Ato3, non vedo quale sia il problema per trasferire i lavoratori Ato3 3 a partire da domani”.

In virtù di ciò che accadrà, considerato che soprattutto su Messinambiente ruota ancora un grande alone di mistero, anche la consigliera Antonella Russo chiede notizie agli amministratori di Palazzo Zanca. La consigliera del gruppo misto vuole sapere come verrà gestito il servizio di raccolta rifiuti già da domani e se l’annunciato trasferimento di personale comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Vuole sapere se, a tutela dei lavoratori oggetto di procedura di mobilità, sarà effettuato il trasferimento delle singole spettanze a titolo di trattamento di fine rapporto e di emolumenti ancora non goduti, se verrà garantita la ricostituzione automatica del rapporto, con conservazione di tutti i maturati diritti già acquisiti, oltre agli eventuali trattamenti accessori previsti fino ad oggi dalle società di provenienza.

Russo vuole sapere anche se i nuovi lavoratori, una volta unificati ai dipendenti Amam spa a seguito di procedura di mobilità interaziendale, saranno inquadrati nel Ccnl gas-acqua o rimarranno inquadrati nel precedente Ccnl di Federambiente, o in quale altro applicabile ccnl. Poi si chiede se l’Amam spa terrà una contabilità separata per il servizio idrico e per quello di igiene ambientale, e se i dipendenti lavoreranno indifferentemente per lo svolgimento di un’attività piuttosto che per l’altra o se anche i servizi professionali resi dai dipendenti avranno, in seno all’Amam spa, gestione separata.

La consigliera punta i riflettori anche sulla tempistica con cui l’amministrazione intende introdurre nel nuovo statuto Amam spa il controllo analogo e tutte le altre misure per legge necessarie per la gestione del servizio in house providing e si chiede “con quali strumenti l’ente comunale intende attuare il controllo analogo sulla nuova società che gestiscono i servizi in oggetto in house providing, posto che è del tutto necessario che la sua influenza sia totalmente determinante, e si manifesti in un controllo effettivo e strutturale sul soggetto in house, eliminando ogni aspetto di autonomia gestionale da parte della stessa società e come tale fondamentale requisito del pieno controllo dell’ente comunale possa coesistere con l’attività di raccolta e smaltimento rifiuti che la società Messinambiente spa in liquidazione svolge attualmente a favore del comune di Taormina.
Francesca Stornante

6 commenti

  1. Pippo CAPURRO è uno degli artefici di un capolavoro della cultura socialista, l’approvazione della Variante Generale, quella cosa che osarono chiamare piano regolatore, di cui CAPURRO, politico genuinamente di SINISTRA, si vanta di aver votato. Con il PRG si realizza il sogno SOCIALISTA, tutti costruttori, progettisti, muratori e, finalmente, il ceto impiegatizio con una casa sulla spiaggia e attraverso le cooperative abitazioni di valore paesaggistico e costruttivo. Per non parlare di BUZZANCA, politico per eccellenza dell’equivoco destra, faccio solo un esempio, quello dell’assunzione senza concorso, dal 2009 al 2011, di 103 operatori ecologici di MessinAmbiente. Cosa c’è più di SINISTRA degli esempi proposti. A VOI LA PAROLA.

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  2. Pippo CAPURRO è uno degli artefici di un capolavoro della cultura socialista, l’approvazione della Variante Generale, quella cosa che osarono chiamare piano regolatore, di cui CAPURRO, politico genuinamente di SINISTRA, si vanta di aver votato. Con il PRG si realizza il sogno SOCIALISTA, tutti costruttori, progettisti, muratori e, finalmente, il ceto impiegatizio con una casa sulla spiaggia e attraverso le cooperative abitazioni di valore paesaggistico e costruttivo. Per non parlare di BUZZANCA, politico per eccellenza dell’equivoco destra, faccio solo un esempio, quello dell’assunzione senza concorso, dal 2009 al 2011, di 103 operatori ecologici di MessinAmbiente. Cosa c’è più di SINISTRA degli esempi proposti. A VOI LA PAROLA.

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  3. Cosa ci si aspetterebbe da una DESTRA genuinamente liberale? Una forte contrapposizione e,finalmente,la possibilità di una proposta di governo per Messina in cui dimostrare di non essere un equivoco storico.L’unica possibile per una DESTRA è proporre il ricorso al libero mercato,altro che house providing.Anche la scelta degli uomini a rappresentare la DESTRA locale dimostra l’equivoco in cui sono caduti i messinesi,con questi,a MESSINA,si è realizzata pienamente il predominio della cultura di SINISTRA.La DESTRA ha scelto uomini dei quartieri più popolari,anzi fieramente nati nelle BARACCHE,dove la cultura liberale è sconosciuta.Uno di questi è stato Pippo CAPURRO,fino al punto di farne un capogruppo.

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  4. Cosa ci si aspetterebbe da una DESTRA genuinamente liberale? Una forte contrapposizione e,finalmente,la possibilità di una proposta di governo per Messina in cui dimostrare di non essere un equivoco storico.L’unica possibile per una DESTRA è proporre il ricorso al libero mercato,altro che house providing.Anche la scelta degli uomini a rappresentare la DESTRA locale dimostra l’equivoco in cui sono caduti i messinesi,con questi,a MESSINA,si è realizzata pienamente il predominio della cultura di SINISTRA.La DESTRA ha scelto uomini dei quartieri più popolari,anzi fieramente nati nelle BARACCHE,dove la cultura liberale è sconosciuta.Uno di questi è stato Pippo CAPURRO,fino al punto di farne un capogruppo.

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  5. La delibera di Giunta 396 del 19 giugno sul modello di affidamento per i servizi di gestione dei rifiuti, mi da la possibilità di parlare dell’EQUIVOCO DESTRA messinese. RENATO sindaco,genuinamente di SINISTRA, si serve per non essere frainteso dall’EQUIVOCO DESTRA,a cui cercherà i voti in Consiglio,di due parole in inglese,che bene sintetizzano la cultura SOCIALISTA, house providing.Per in-house providing si intende la gestione di servizi essenziali, per essi Palazzo Zanca si avvarrà della MultiServizi, società soggettivamente separata dal Comune, che però presenterà caratteristiche tali da essere una sua derivazione, particolare non irrilevante sarà la legittimità dell’affidamento diretto di alcuni servizi senza gara ad evidenza pubblica.

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  6. La delibera di Giunta 396 del 19 giugno sul modello di affidamento per i servizi di gestione dei rifiuti, mi da la possibilità di parlare dell’EQUIVOCO DESTRA messinese. RENATO sindaco,genuinamente di SINISTRA, si serve per non essere frainteso dall’EQUIVOCO DESTRA,a cui cercherà i voti in Consiglio,di due parole in inglese,che bene sintetizzano la cultura SOCIALISTA, house providing.Per in-house providing si intende la gestione di servizi essenziali, per essi Palazzo Zanca si avvarrà della MultiServizi, società soggettivamente separata dal Comune, che però presenterà caratteristiche tali da essere una sua derivazione, particolare non irrilevante sarà la legittimità dell’affidamento diretto di alcuni servizi senza gara ad evidenza pubblica.

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