Faccia a faccia col giudice per il 63enne. Stamani al carcere di Gazzi l'udienza di convalida
Messina – Torna al confronto con i magistrati il 63ennne fermato per la morte di Mario Molinaro. L’uomo affronterà oggi l’interrogatorio in seguito al quale il giudice deciderà se confermare l’arresto o scarcerarlo. Il faccia a faccia si svolgerà nel carcere di Gazzi e il 63enne sarà accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Antonio Centorrino.
Faccia a faccia col giudice
Il confronto sarà decisivo e l’indagato potrà decidere se parlare o no. Al primo interrogatorio, subito dopo la scoperta del cadavere, l’uomo si era detto innocente. “Il signor Gravagna Maurizio Salvatore, mio assistito, ha rilasciato ampi chiarimenti alla polizia e all’autorità giudiziaria, coerenti con le altre risultanze investigative allo stato conosciute e compatibilmente al suo stato di salute, essendo egli sofferente di patologie psichiatriche. Il medesimo reclama la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati e la sua momentanea restrizione sembra più necessitata e protesa a prudenza, piuttosto che a fronteggiare concrete esigenze cautelari – spiega l’avvocato Centorrino -Gli accertamenti in corso, anche sulla sua persona, confermeranno con grande probabilità quanto sopra”.
L’autopsia
Altro tassello fondamentale per le indagini arriverá dai primi risultati dell’autopsia sul corpo del 73enne trovato cadavere sabato mattina, nel suo appartamento, con un tubo di plastica intorno al collo. L’esame medico legale è stato effettuato ieri sera dal professore Cristoforo Pomara dell’istituto di Medicina Legale di Catania.
Le tracce e gli esami scientifici
Fondamentali sono anche gli accertamenti scientifici effettuati sia sabato mattina a Fondo Saccà, a casa della vittima, come nell’abitazione del vicino di casa che ha avvisato gli agenti dopo aver trovato il corpo senza vita di Molinaro, sia a casa del 63enne fermato. Gli agenti della Scientifica hanno setacciato tutto alla ricerca di tracce, repertando parecchi elementi che saranno ora analizzati in laboratorio. Al vaglio anche i rapporti tra i due indagati e il pensionato trovato morto.
