Giardini Naxos. "Sedute di Consiglio comunale non conformi e da annullare"

Giardini Naxos. “Sedute di Consiglio comunale non conformi e da annullare”

Gianluca Santisi

Giardini Naxos. “Sedute di Consiglio comunale non conformi e da annullare”

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mercoledì 25 Agosto 2021 - 09:43

Il consigliere della Consulta Giovanile Regionale, Andrea Gialloreto, ha scritto al Prefetto e alla Regione

GIARDINI NAXOS – “Le modalità di convocazione e svolgimento delle sedute di Consiglio comunale sono non conformi a quanto previsto dalla normativa attuale alla situazione pandemica in corso”. Lo sostiene Andrea Gialloreto, consigliere della Consulta Giovanile Regionale, che ha inviato al Prefetto di Messina, all’assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica della Regione Sicilia, al sindaco della Città Metropolitana, al sindaco, alla presidente del Consiglio comunale e al segretario generale di Giardini Naxos una “istanza di annullamento delle sedute di Consiglio comunale del 12 e 13 agosto 2021”.

Nella lunga nota, Gialloreto fa riferimento a diversi articoli normativi, primi fra tutti quelli del TUEL, e dell’articolo 73 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 il quale prevede che “Al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, i consigli dei comuni possono svolgersi in videoconferenza”. “Spettando al presidente del Consiglio convocare la seduta di Consiglio indicando le modalità di svolgimento – continua Andrea Gialloreto – avrebbe dovuto divulgare un link cui ogni cittadino potesse presenziare collegandosi alla videoconferenza pubblica da spettatore con possibilità di intervenire eventualmente solo alla fine dei lavori consiliari. Tutto questo non è stato fatto”. Gialloreto ha sollevato dubbi anche relativamente all’effettiva validità della figura del vice presidente del Consiglio comunale. 

“La cecità della maggioranza e il silenzio dell’opposizione – conclude Gialloreto – non sono più, a mio avviso, accettabili. Tutto ciò, dopo mesi di osservazione, sollecitato da un gruppo cittadini, ho valutato e deciso di scrivere agli organi superiori competenti, che rappresentano lo Stato e il Governo Regionale, al fine di accendere i fari su questo modo inaccettabile di gestire la cosa pubblica, non più tollerabile”.

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