La scelta politicamente più significativa appare quella di trasferire in capo al neo assessore Eller il patrimonio, di cui si occupava da oltre un anno l’assessore Pino. Quest’ultimo, però, eredita varie deleghe dall’assessore De Cola, che mantiene tutte quelle per le quali gli viene costantemente imputato il conflitto di interessi

Le deleghe più “pesanti” e strategicamente più importanti per il presente e per il futuro di Palazzo Zanca sono tutte in mano all’unico assessore forestiero della giunta Accorinti. Il toscano Luca Eller Vainicher, promosso in brevissimo tempo da formatore/badante esterno ad assessore, sarà a capo dei settori più importanti dell’ente. Dovrà farsi carico di: Bilancio e Programmazione; Tributi; Personale; Aziende Partecipate; Provveditorato; Economato; Controlli Interni. Si occuperà anche di Risanamento Finanziario, che più che una delega sembra un auspicio. Passa nelle sue mani pure il Patrimonio, delega che con la rimodulazione attutata il 26 gennaio 2015 era stata trasferita a Sebastiano Pino, freschissimo di nomina dopo il caso Conti Nibali. Il titolare originario era stato Signorino, che l’aveva poi ceduta a Cucinotta ( di cui Pino è il successore) per una breve parentesi.

La scelta di togliere il patrimonio all’ex comandante di navi assume una valenza politica non indifferente. L’assessore Pino, molto vicino al movimento “Cambiamo Messina dal basso”, considera i beni comunali beni comuni per eccellenza, a disposizione di tutti, con una interpretazione piuttosto estensiva di ciò che prevede la legge. La formazione politica di Eller appare molto lontana da quella di CmdM e non è azzardato ipotizzare che nel campo del patrimonio verrà tracciata una linea di discontinuità rispetto al recente passato.

Pur privato dell’importante delega del patrimonio, Sebastiano Pino – a cui restano Politiche del Mare; Politiche dello Sport; Politiche della Casa – acquista comunque nuove competenze. Dall’assessore De Cola riceve le deleghe alla Protezione civile, alla Manutenzione degli Immobili Comunali; all’ Autoparco Comunale ed alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.

Dal canto suo, Sergio De Cola – che mantiene sia la Difesa del Suolo che Rapporti con il Consiglio Comunale – potrà continuare a concentrarsi su quelle deleghe per le quali gli viene costantemente imputato il conflitto di interesse, visto il suo passato da progettista, per conto del Comune, di opere ancora in itinere e con un forte impatto sul territorio , vale a dire: Politiche del Territorio; Attività Edilizia; Lavori Pubblici.

L’iniziale designato a ricoprire l’incarico di vice-sindaco (per il quale è stato poi scelto Cacciola , a causa del veto posto sul collega da cambiamo Messina dal basso) si occuperà anche di Manutenzione dei Servizi a Rete e Sotto Servizi; Politiche per l'Innovazione e l'Informatizzazione.

Nel giro di valzer delle deleghe, resosi necessario dopo la nascita della giunta 2.0 , ci sono altri cambiamenti che meritano di essere evidenziati . Passa in mano a Guido Signorino la delega al Commercio (che diventa sottocategoria dello Sviluppo economico), di cui si occupava l’assessore defenestrato Patrizia Panarello. L’ex vice-sindaco – fortemente ridimensionato nel ruolo politico e nelle deleghe – seguirà anche i seguenti settori: Agricoltura, Pesca, Artigianato, Industria, Turismo, Marketing, Politiche del Lavoro (che fanno parte dello Sviluppo economico); Piano Strategico della Città di Messina; Rapporti con la Città Metropolitana.

Oggetto di un passaggio di consegne è anche il Decentramento, rafforzato dal connubio con la dicitura Rapporti con le Circoscrizioni, che dalle mani dell’assessore Perna (formalmente in scadenza il 30 aprile) passa in quelle dell’assessore Nina Santisi , che si occuperà anche di Politiche Sociali; Politiche delle Migrazioni; Politiche di Genere; Servizi al Cittadino; URP.

Scompare la delega Pari opportunità , di cui era titolare l’assessore uscente Panarello, che lascia in eredità al neo assessore Daniela Ursino la Pubblica Istruzione e le Politiche Educative. L’organizzatrice di eventi si occuperà anche di Cultura; Valorizzazione del Patrimonio Storico, Artistico, Culturale e Architettonico; Spettacolo; Beni Archivistici Politiche Giovanili; Toponomastica, assorbendo in toto quelle che erano le competenze del suo predecessore. Viene, però, lasciata per strada la delega ,evidentemente cucita addosso a Perna, della Integrazione dell’Area dello Stretto e del Mediterraneo.

In questa fase di cambiamenti, nessuna mutazione “genetica” è stata prevista per l'assessore Daniele Ialacqua, che mantiene le deleghe all'Ambiente; Interventi Sanitario-Ambientali; Cimiteri; Rifiuti; Arredo Urbano, Verde e Giardini; Autogestione dei Beni Comuni; Nuovi Stili di Vita; Benessere degli Animali; Acquario Comunale.

Il sindaco Renato Accorinti, oltre la delega alle Politiche della Pace avrà in mano le Politiche della Legalità Politiche della Salute ma anche Avvocatura e Contenzioso.

Il suo vice Gaetano Cacciola sarà a capo dei seguenti settori Energia; Mobilità, Viabilità, Trasporti; Smart City; Polizia Municipale; Fondi europei 2014 – 2020; Rapporti con l'Europa; Comunicazione Esterna e Interna (vedi anche articolo a parte).

Danila La Torre