Gli orrori a Gaza e il silenzio del governo Meloni VIDEO

Gli orrori a Gaza e il silenzio del governo Meloni VIDEO

Marco Olivieri

Gli orrori a Gaza e il silenzio del governo Meloni VIDEO

venerdì 09 Maggio 2025 - 06:30

L'indignazione del deputato irlandese Gold e la necessità che Italia ed Europa prendano posizione contro i massacri voluti da Netanyahu

di Marco Olivieri

Nelle ore in cui si scopre il nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost, le guerre nel mondo continuano a inquietare. E mentre Papa Leone XIV fa riferimento con forza alla parola “pace”, sui social gira l’intervento di Thomas Gold, deputato della Camera bassa della Repubblica d’Irlanda. Si legge sul blog Stelle e dintorni di Roberta Labonia, che ha pubblicato il video: “L’Irlanda ha riconosciuto lo Stato di Palestina, così come hanno già fatto in Europa, la Norvegia, la Spagna e, circa 10 anni fa, la Svezia. Il suo discorso in aula, potente, è un atto di accusa verso il capo del Knesset israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo. In Italia, nonostante i crimini e gli orrori di cui si è resa responsabile Israele, che gridano vendetta al cospetto dell’umanità intera, siamo governati da chi, pur di compiacere la Casa Bianca, ha adottato una tecnica di passiva complicità, astenendosi a ben tre cessate il fuoco dell’Onu. Nei fatti sta rinnegando tutti i valori su cui si fonda la nostra Carta costituzionale che, non a caso, è intenzionata a stravolgere”.

Approfittiamo di questo appassionato, e pieno di disperazione, discorso del deputato Gold per ribadirlo: l’orrore a Gaza è inaccettabile. Così come lo è il silenzio del governo Meloni, la posizione di Trump e la pavidità di una parte dell’Europa. Per noi, tutti gli esseri umani sono uguali. Chi oggi difende Netanyahu e il governo israeliano, o non si oppone alla deriva genocida, ritiene che esista chi abbia il diritto di massacrare e deportare i cittadini considerati di serie B. Se invece si pensa che tutti abbiano pari diritti, allora non si può non denunciare i crimini contro l’umanità di un governo senza freni.

Qualunque sia la nazionalità, per noi ogni essere umano è sacro.

Elio Germano al David: “Tutte le persone hanno eguale dignità”

Così mercoledì, ai David di Donatello, l’attore Elio Germano, dopo essere stato premiato per l’interpretazione di Enrico Berlinguer nel film “La grande ambizione”: “La nostra democrazia viene anche dalle battaglie del movimento operaio, studentesco e femminista. Voglio allora dedicare questo premio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che è scritta nella nostra Costituzione. Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo: una persona povera di una persona ricca, una donna di un uomo, un italiano di uno straniero, un nero di un bianco. E, permettetemi di dire, un palestinese di un israeliano”.

Parole di buon senso che, nelle complicità di troppe democrazie, acquistano un significato profondo. Restiamo umani. E intanto Papa Leone XIV, nelle sue prime parole, ha auspicato “ponti di dialogo e una pace disarmata e disarmante”.

9 maggio, l’iniziativa #ultimogiornodigaza, #gazalastday: “L’Europa contro il genocidio”

E oggi, nella Giornata dell’Europa, ci si mobilita per Gaza: “Oltre 52mila morti. 85mila tonnellate di bombe. Il 90% della popolazione sfollata. Da oltre due mesi Israele blocca completamente l’entrata di cibo e medicine a Gaza. Due milioni di persone assediate. Il silenzio e l’ipocrisia delle Nazioni Unite e dell’Europa si stanno trasformando in complicità”.

L’iniziativa “L’ultimo giorno di Gaza, l’Europa contro il genocidio” è promossa da artisti e intellettuali. Questo l’appello (fonte Reti Solidali): “Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa: ma è anche l’ultimo giorno di Gaza. Perché il tempo sta finendo, per questa terra nostra. Questa terra del Mediterraneo, il mare che ci unisce.
Per questo, in quella giornata in cui ci chiediamo chi siamo, vi chiediamo di parlare di Gaza, di farlo ovunque vorrete. E di farlo, tutte e tutti, sulla rete: su siti, canali video, social. E sempre con l’hashtag #GazaLastDay, #UltimogiornodiGaza. Senza il mondo Gaza muore. Ed è altrettanto vero che senza Gaza siamo noi a morire. Noi, italiani, europei, umani.
Per rompere il silenzio colpevole useremo la rete, che è il solo mezzo attraverso cui possiamo vedere Gaza, ascoltare Gaza, piangere Gaza. Perché possano partecipare tutte e tutti, anche solo per pochi minuti. Anche chi è prigioniero della sua casa, e della sua condizione: come i palestinesi, i palestinesi di Gaza lo sono. Perché almeno stavolta nessuna autorità e nessun commentatore allineato possa inventarsi violenze che occultino la violenza: quella fatta a Gaza.
Sulla rete, e non solo. Per chi vuole mettere in rete ciò che succede nelle piazze e nelle comunità che si interrogano, assieme, su come fermare la strage.
Con la consapevolezza che noi siamo loro. E che a noi – italiani ed europei – verrà chiesto conto della loro morte. Perché a compiere la strage è un nostro alleato, Israele. Per ripudiare l’Europa delle guerre antiche e contemporanee, per proteggere l’Europa di pace nata da un conflitto mondiale, esiste un solo modo: proteggere le regole, il diritto, e la giustizia internazionale. E soprattutto guardarci negli occhi, e guardarci come la sola cosa che siamo. Umani.
Aggiungiamo tutte le parole che vorremo usare all’hashtag #ultimogiornodigaza # gazalastday.
Senza scomunicarne nessuna, senza renderne obbligatoria nessuna. Per chiamare le cose con il loro nome.
Ora è il momento di costruire una rete di senza-potere determinati a prendere la parola. E il 9 maggio è la prima tappa di una strada assieme. Perché la strage, perché il genocidio abbiano fine. Ora”.

Paola Caridi, Claudia Durastanti, Micaela Frulli, Giuseppe Mazza, Tomaso Montanari, Francesco Pallante, Evelina Santangelo

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9 commenti

  1. Rosario Inferrera 9 Maggio 2025 07:56

    SI, PERCHE’ SE C’ERA L’ALTRA SPONDA POLITICA AL GOVERNO AVREBBERO DETTO QUALCOSA???…MA VA LA’

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  2. “E, permettetemi di dire, un palestinese di un israeliano”.

    Ricordiamo pure i 1200 morti del 7 ottobre 2023 e i rapiti e poi uccisi

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  3. e fa bene a stare zitta hamas con l’attacco a israele del 7 ottobre ha ucciso 1200 morti e altri rapiti e uccisi andatevi a guardare i video della tv di hamas che indicano come picchiare una donna oppure come le madri che sacrificano i figli per la jihad ma siamo pazzi??? ancora a difendere una organizzazione terroristica

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  4. la piu grande vergogna del secolo

    che schifo

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  5. Il genocidio del popolo palestinese non è cominciato dopo i fatti del 7 ottobre 2023, ma dal 1948 quando per permettere la creazione dello stato ebraico 700.000 palestinesi sono stati costretti sotto la minaccia delle armi a lasciare la loro terra. Studiatevi la storia invece di attaccarvi a quello che è successo ieri.

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  6. Molti riservisti israeliani diversamente dai coloni la pensano diversamente da chi ha commentato prima di me.
    Saranno riservisti di sinistra.
    Hanno compassione di chi viene ucciso per colpe di altri perché a differenza di chi gioca con i numeri forse loro hanno toccato con mano.

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  7. 50.000 palestinesi macellati. Andate i a guardare i video della bimba che chiefe aiuto e viene uccisa a fucilate insudme ai suoi fratelli. Hamas è una organizzazione criminale. I bimbi ,i vecchi, le donne palestinesi no. Pesiamo entrambi i piatti della bilancia se vogliamo essere obiettivi e non complici.

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  8. Antonio La Quaglia 9 Maggio 2025 18:08

    Hamas è un opposizione controllata dello stato sionista,nata nel 1971..il popolo palestinese è solo vittima di quel carnefice che si chiama Netanyahu e dei suoi predecessori! il solito articolo eseguito da un influencer che propaganda la solita ormai morta agenda 2030,tanta cara ai massoni!ciaone

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  9. …pericoloso agitare questo argomento… Direttore, ma tu ci tieni a conoscere cosa pensano gli Italiani di questa guerra ??? a Messina ??? oggi sono tutti quanti arrabbiati per il parcheggio di scambio realizzato a San Licandro !!! devi aspettare qualche mese …

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