Nasce la Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena: al servizio del sociale, pensando ai giovani e al futuro

Nasce la Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena: al servizio del sociale, pensando ai giovani e al futuro

Rosaria Brancato

Nasce la Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena: al servizio del sociale, pensando ai giovani e al futuro

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sabato 20 Febbraio 2016 - 14:30

Presentata questa mattina la Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena. Obiettivo: creare quel "capitale sociale" che porta nuova ricchezza investendo sulle risorse del territorio. La Fondazione farà rete con le associazioni già presenti e ogni anno sceglierà progetti su tematiche che riguardano il sociale.

Dal passato al futuro pensando al presente. La nascita della Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena cammina sul solco di una tradizione che affonda le radici nelle attività per il sociale dei fondatori del gruppo Caronte-Tourist, ma guarda al futuro e lo fa pensando al presente fatto di giovani che non vogliono andar via ma essere visti come preziose risorse per il territorio.

La presentazione della Onlus è avvenuta oggi in un luogo storico per Messina, Santa Maria Alemanna, alla presenza non solo di rappresentanti delle istituzioni, ma anche di quelle associazioni con le quali la Giuseppe Franza-Elio Matacena intende fare rete e squadra, il rettore Navarra, il commissario dell’ex Provincia Filippo Romano, i rappresentanti dei Comuni di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Assente l’amministrazione Accorinti, ancorchè invitata.Alla presentazione del progetto c’erano quanti per mesi hanno lavorato ad un obiettivo all’altezza dei 50 anni d’anniversario del primo traghettamento, e cioè Olga Franza con i figli Vincenzo e Pietro, il vicepresidente del gruppo Gennaro Matacena, ed ancora Tiziano Minuti, Antonio Famiani e quanti, a vario titolo hanno contribuito e contribuiranno all’idea.

“Con quest’iniziativa vogliamo coniugare il ricordo di quanto fatto dai fondatori della società sul piano della solidarietà con la determinazione di essere incisivi in un periodo storico che sta vedendo sempre più tagli alle istituzioni e quindi una maggiore necessità d’intervento dei privati- ha spiegato Vincenzo Franza- E’ chiaro che nessuno pensa di sostituirsi al pubblico, ma vogliamo dare il nostro contributo al territorio. Ogni anno la Onlus, attraverso il Comitato tecnico scientifico individuerà un settore vitale sul quale poter intervenire”.

Il Cda dell’Onlus Giuseppe Franza-Elio Matacena è molto snello, composto da Olga Franza e Gabriella Ferrari Bravo e dal presidente, Franco Vermiglio. Nelle prossime settimane saranno individuati i componenti del Comitato tecnico scientifico tra personalità di spessore, e che avrà il compito principale di individuare la tematica da affrontare annualmente e poi valutare i progetti che saranno presentati.

“Negli ultimi 20 anni, anche in seguito ai continui tagli operati negli Enti locali l’attività di supporto ad iniziative di beneficenza è aumentata- ha spiegato Tiziano Minuti, dirigente Caronte-Tourist- Il privato non può e non vuole sostituirsi al pubblico ma la presenza in questo momento è essenziale. Lo Stretto è la patria di questa società e vogliamo dare un contributo grazie alla terzietà della Onlus che valuterà i progetti presentati da singoli, associazioni, enti. Avremo un sito internet ed ogni passaggio sarà pubblico e trasparente. Il tema sarà scelto dal Comitato, che potrà decidere se valutare progetti destinati alle problematiche degli anziani piuttosto che ai diversamente abili, ai migranti. Vogliamo fare rete con le altre associazioni e mettiamo a disposizione la nostra organizzazione, oltre che un patrimonio iniziale di 500 mila euro da poter appunto destinare a quel settore e a quei progetti che verranno prescelti”.

Nelle prossime settimane il Cda sarà al lavoro per individuare i componenti del Comitato e con ogni probabilità prima dell’estate si conoscerà la tematica del 2016-2017. Nel frattempo il gruppo Caronte-Tourist annuncia che l’1 marzo sarà presentato il bilancio sociale dell’azienda, che già da tempo ha avviato una serie di iniziative nel territorio.

“Franza e Matacena sono due imprenditori ai quali il nostro territorio deve moltissimo- ha detto il rettore Pietro Navarra portando il saluto dell’Ateneo- Hanno fatto impresa ed hanno portato occupazione, sviluppo, lavoro. Le società civili si nutrono di iniziative come quella presentata oggi, perché puntano a creare capitale sociale che è importante quanto quello finanziario. Agli studenti oggi io dico, presentate progetti, fatevi avanti, portateli alla nostra attenzione, perché rappresentano il futuro”.

A concludere la presentazione è stato il professor Franco Vermiglio, presidente del Cda della Onlus che si è soffermato sul ruolo sempre più importante che nella società attuale riveste il terzo settore, diventato indispensabile per fronteggiare i continui tagli: “Le Onlus sono aumentate con il progressivo venir meno dell’intervento pubblico. L’obiettivo sarà fare rete e avere un ruolo propulsivo per il territorio. Si può creare ricchezza anche indiretta fornendo quei servizi, quei supporti che il pubblico non è più in grado di dare. Creiamo capitale sociale, ricchezza nuova dando servizi, rispondendo ad istanze e soprattutto dando adeguata attenzione ai giovani”.

Presenti numerose associazioni che sanno bene come sia difficile oggi, con i contributi ridotti all’osso riuscire a garantire anche i più piccoli servizi per intere fasce svantaggiate, nonostante progetti interessanti e la voglia di centinaia di persone di dare una mano. L’ingresso in campo di una Onlus di “peso” e pronta ad agire entro il 2016 è stato quindi salutato con soddisfazione e speranza.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Credetemi, sono commosso ed emozionato!! Se ne sentiva il bisogno!! Messina non potrebbe fare a meno di simili sinergie!! Il fior fiore, la crema della crema si unisce per rilanciare la nostra ( e certamente non vostra) città, che dopo anni ed anni di sfavillanti successi di una città che ha visto, prima del 2013 momenti irripetibili. Questi personaggi di cui sopra, certamente, non hanno avuto alcun ruolo nello xxxxxx di Messina. Tutta gente dabbene, che adesso salverà la città da questo puzzone scalzo che, invitato, maleducato, non è neanche andato ad ossequiare donna Olga, Vincenzo l’ingegnere e pietruzzo ex presidente del Messina Calcio.. Che futuro ragazzi!! Imprenditori, professori, primedonne !!!!!

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  2. Credetemi, sono commosso ed emozionato!! Se ne sentiva il bisogno!! Messina non potrebbe fare a meno di simili sinergie!! Il fior fiore, la crema della crema si unisce per rilanciare la nostra ( e certamente non vostra) città, che dopo anni ed anni di sfavillanti successi di una città che ha visto, prima del 2013 momenti irripetibili. Questi personaggi di cui sopra, certamente, non hanno avuto alcun ruolo nello xxxxxx di Messina. Tutta gente dabbene, che adesso salverà la città da questo puzzone scalzo che, invitato, maleducato, non è neanche andato ad ossequiare donna Olga, Vincenzo l’ingegnere e pietruzzo ex presidente del Messina Calcio.. Che futuro ragazzi!! Imprenditori, professori, primedonne !!!!!

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  3. Vien voglia di …inneggiare al GRANDE ASSENTE!

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  4. Vien voglia di …inneggiare al GRANDE ASSENTE!

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  5. Confesso che questa città mi diventa sempre più misteriosa ed incomprensibile. Lo Stato non avi picciul e non sgancia un euro per il nostro territorio? I privati, i picciuli ce li hanno. 500 mila. Hanno piacere, anche fiscale si spera, di donarli alla città? Bene si prenda atto, si ringrazi il generoso privato, lì si dia SUBITO al Comune, senza aspettare comitati tecnici(da nominare) commissioni, valutazioni, concorsi ( di colpa?), conferenze stampa, presentazioni e “festeggiamenti vari. La città non può più aspettare. “I buca n’te stradi”…nemmeno..

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  6. Confesso che questa città mi diventa sempre più misteriosa ed incomprensibile. Lo Stato non avi picciul e non sgancia un euro per il nostro territorio? I privati, i picciuli ce li hanno. 500 mila. Hanno piacere, anche fiscale si spera, di donarli alla città? Bene si prenda atto, si ringrazi il generoso privato, lì si dia SUBITO al Comune, senza aspettare comitati tecnici(da nominare) commissioni, valutazioni, concorsi ( di colpa?), conferenze stampa, presentazioni e “festeggiamenti vari. La città non può più aspettare. “I buca n’te stradi”…nemmeno..

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  7. Nicolò D'Agostino 21 Febbraio 2016 14:29

    Qualcuno direbbe che “vogliono rifarsi una verginità”. Io dico che “Ognuno può dare quello che ha”, in coscienza ed incoscienza. L’importante è che questa gente comprenda il contributo di sangue che la città ha dato al servizio di attraversamento dello Stretto di Messina. Vogliono aiutare la crescita della città? Ben venga, ma che non chiedano più “sacrifici umani”. Messina non è fatta dalle 3.000 persone che sfamano ma da ben 200.000 persone. Il Loro servizio non è un servizio a rischio d’impresa, come tutte le altre aziende private, ma un subdolo monopolio.Messina è invecchiata perché la maggioranza dei giovani sono andati via mentre Loro facevano soldi a palate. Speriamo che presto ci sia una concorrenza reale sullo Stretto di Messina.

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  8. Nicolò D'Agostino 21 Febbraio 2016 14:29

    Qualcuno direbbe che “vogliono rifarsi una verginità”. Io dico che “Ognuno può dare quello che ha”, in coscienza ed incoscienza. L’importante è che questa gente comprenda il contributo di sangue che la città ha dato al servizio di attraversamento dello Stretto di Messina. Vogliono aiutare la crescita della città? Ben venga, ma che non chiedano più “sacrifici umani”. Messina non è fatta dalle 3.000 persone che sfamano ma da ben 200.000 persone. Il Loro servizio non è un servizio a rischio d’impresa, come tutte le altre aziende private, ma un subdolo monopolio.Messina è invecchiata perché la maggioranza dei giovani sono andati via mentre Loro facevano soldi a palate. Speriamo che presto ci sia una concorrenza reale sullo Stretto di Messina.

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