"Guerra del cimitero", si va verso lo scontro giudiziario tra Alì e Alì Terme

“Guerra del cimitero”, si va verso lo scontro giudiziario tra Alì e Alì Terme

Gianluca Santisi

“Guerra del cimitero”, si va verso lo scontro giudiziario tra Alì e Alì Terme

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lunedì 03 Gennaio 2022 - 15:49

Dopo il nuovo stop all'ampliamento da parte del centro costiero, il sindaco Rao si è rivolto ad un legale

ALI’ – Prosegue la “guerra del cimitero” tra i Comuni di Alì e Alì Terme. Per la seconda volta l’Amministrazione di Alì Terme ha bloccato la conferenza di servizi indetta dal Comune di Alì per la costruzione di 48 loculi cimiteriali, esprimendo parere contrario alla nuova iniziativa assunta dal sindaco Natale Rao.
Per il sindaco Carlo Giaquinta, dalla prima bocciatura, avvenuta il 26 aprile del 2021, non è cambiato nulla, per cui il parere della sua amministrazione non può che essere ancora negativo. Lo scontro tra i due centri jonici, che sembrava volgere ad una soluzione con la sottoscrizione di una nuova convenzione, è quindi ripreso ancora più duro di prima.

Il rischio, in questo momento, che la vicenda arrivi di fronte ad un’aula giudiziaria è forte con il sindaco Rao intenzionato ad andare avanti ad ogni costo, per evitare che i suoi concittadini siano costretti a seppellire i propri cari in altri cimiteri. Per mezzo dell’avv. Santi Delia, l’Amministrazione di Alì ha diffidato quella di Alì Terme non solo a revocare in autotutela il diniego ma anche ad astenersi dall’adottare l’aggiornamento del Piano cimiteriale, senza alcuna concertazione preventiva. Il legale, nella nota inviata al sindaco di Alì Terme, evidenzia, infatti, i numerosi approfondimenti intercorsi tra i due comuni, dopo il primo parere negativo dello scorso 26 aprile, e, soprattutto, l’invito formale fatto dal Comune di Alì Terme di voler intervenire, con rettifiche ed aggiornamenti condivisi, ad una sostanziale revisione della ormai datata convenzione del 26 maggio 2004 disciplinante la gestione associata del cimitero comunale, tra Alì e Alì Terme.

Il legale afferma che i due dinieghi resi da Alì Terme sono illegittimi perché non tengono conto del peculiare regime di comproprietà del cimitero che, sin dal Regio Decreto n. 1228 del 1912 e poi ripreso nel 1949, prevede che l’area cimiteriale non è in territorio di Alì Marina ma un’area cimiteriale demaniale di entrambi i comuni che ne sono comproprietari.

La vigente convenzione del 2004, conclude infine l’avvocato Delia, su cui si era convenuto di intervenire attraverso una sostanziale revisione della stessa, conferma l’esistenza dell’area di pertinenza del vecchio cimitero, acquistata regolarmente dal Comune di Ali, successivamente al 1949, e su cui ha avviato il progetto di costruzione di 48 nuovi loculi, prevedendo un regime di gestione diverso rispetto alla parte vecchia in comproprietà e confermando di fatto la regolarità dell’iniziativa edificatoria del Comune collinare.

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