Solo briciole per l'Atm e quella coperta troppo corta da 18 milioni di euro

Solo briciole per l’Atm e quella coperta troppo corta da 18 milioni di euro

Francesca Stornante

Solo briciole per l’Atm e quella coperta troppo corta da 18 milioni di euro

Tag:

martedì 06 Novembre 2012 - 16:45

Mentre i lavoratori Atm continuano a presidiare Palazzo Zanca, i responsabili di Orsa, Uil, Ugl e Cub chiedono al Commissario di rispettare le priorità. Uno stipendio solo non basta, si rischia di mandare in miseria 600 famiglie

Equità e rispetto delle priorità. Le invocano a gran voce Michele Barresi, Silvio Lasagni, Francesco Alizzi e Francesco Urdì, responsabili di Or.Sa, Uil, Ugl e Cub, le invocano a nome di quei lavoratori Atm che da due settimane presidiano giorno e notte la sala commissioni di Palazzo Zanca in attesa di risposte che non arrivano. Da tre mesi aspettano gli stipendi, aspettano di poter tornare a casa con una buona notizia, aspettano di avere qualche soldo per saldare i debiti che hanno accumulato in questi mesi senza salario. I loro stipendi, come quelli di Messinambiente, dei lavoratori delle cooperative sociali e dei dipendenti comunali, dipendono dai 18 milioni di euro del governo nazionale che non sono ancora arrivati nelle casse comunali e che già si sa saranno troppo pochi. “Una coperta troppo corta per soddisfare le emergenze cittadine” li hanno definiti i sindacalisti che si aspettano quantomeno che questi soldi vengano ripartiti secondo priorità e che invece si trovano a dover fare i conti con l’immensa confusione di cifre snocciolate durante i numerosi vertici comunali indetti in questi giorni per fare il punto della situazione.

“Lodiamo il lavoro e gli sforzi del Commissario Croce, tuttavia le notizie trapelate in questi giorni non possono certo tranquillizzarci. Se venisse confermata infatti l’intenzione di “soddisfare” con il tesoretto dei 18 milioni di euro una mensilità ugualmente ripartita per tutte le categorie di dipendenti comunali e delle partecipate verrebbe a mancare ogni iniziale tentativo di porre in essere una distribuzione equa e proporzionata alle sofferenze delle varie categorie di lavoratori. Delle risorse destinate per l’Atm una fetta sostanziosa verrebbe stornata al pagamento di almeno un acconto degli oltre 2 milioni di euro di contributi arretrati all’Inps e pertanto si liquiderebbe solamente il 23% di luglio e il solo stipendio di agosto fatto che rappresenterebbe per un dipendente Atm un pannicello caldo insufficiente a colmare solo i debiti familiari maturati”, scrivono i sindacalisti.

A conti fatti per alcune qualifiche significherebbe incassare, dopo mesi, la miseria di 800 euro intorno alla fine di novembre. Ricordando che si tratta di persone che non vedono un centesimo da luglio. Ciò che ha inevitabilmente accentuato il clima di tensione e rabbia è stata la notizia di lauti premi di produzione per dirigenti del Comune percepiti anche nell’anno in corso e cioè in piena crisi economica.

I rappresentanti di Orsa, Uil, Ugl e Cub continuano però a riporre massima fiducia nel commissario Croce. “Confidiamo nell’operato del Commissario che già ha dato dimostrazione nei suoi primi interventi di voler mettere mano agli sprechi e alle spese delle partecipate, ma chiediamo con forza che si provveda ad una reale ed equa ripartizione delle risorse disponibili prevedendo, anche a costo di fare scelte difficili e impopolari, il pagamento per intero di almeno due mensilità ai dipendenti Atm per porre tutti i lavoratori nelle medesime condizioni”.

Il rischio è che davvero si scateni una guerra tra poveri. Una guerra in cui a scontrarsi tra loro sono poveri lavoratori che non prendono soldi da giugno, da luglio, da settembre. (Francesca Stornante)

11 commenti

  1. AVETE SCRITTO A CROCE,POI A CROCETTA non vi resta che IL CROCEFISSO.

    0
    0
  2. BLA BLA BLA BLA BLA
    e intanto non si vede un centesimo
    che si deve fare?
    arriveremo a scannarci per un torsolo di pera
    mi chiedo: chiudere un’azienda che fino ad un paio di anni fa che era il fiore all’occhiello della città mi fa piangere,
    se non si chiude mi fa piangere lo stesso!
    Ma chi deve controllare l’ordine pubblico che fa? se ne sbatte altamente dei problemi ATM,nessuno si chiede che da un momento all’altro può accadere l’irreversibile e ci potrebbe scappare anche qualche episodio abbastanza grave,
    non se ne può più, non se ne può più,
    mi dispiace dirlo ma siamo diretti allo scontro fisico se non si rimedia al più presto.

    0
    0
  3. Il 23 OTTOBRE 2012 è stato un giorno nero per la DEMOCRAZIA a Palazzo Zanca,il Consiglio Comunale approva il contenuto formale e sostanziale della proposta di deliberazione di Luigi CROCE,avente per oggetto le aliquote IMU.I Consiglieri SAGLIMBENI, GENNARO, VACCARINO hanno presentato 1 solo emendamento,SOPPRESSIVO dell’aumento dello 0,2% previsto per l’abitazione principale,respinto perchè i 13 favorevoli sono stati pari agli 8 contrari più i 5 astenuti,conteggio che vale per gli emendamenti soppressivi.Come al solito pensano che i messinesi siano utili idioti,da non capire la farsa,bastava presentare un emendamento AGGIUNTIVO o MODIFICATIVO,proporre ad esempio l’aliquota base dello 0,40% o dello 0,59%,per farlo passare con identica votazione. Il giorno non è NERO per l’approvazione delle aliquote massime, semmai è VERDE per le nostre tasche, ma lo è per il periodo virgolettato della delibera, ” VISTA la nota dell’Area Coordinamento Economico Finanziaria,prot.n°210516 del 04/08/2012,in uno alla nota del collegio dei Revisori,prot.n°08/2012 Rev7u7 DEL 31 /08/2012, con la quale è stata evidenziata la necessita ad un inasprimento delle aliquote dell’IMU,stante la gravità della situazione economico finanziaria dell’Ente. ” I BUROCRATI,cui hanno dato manforte i REVISORI,decisero fin dal mese di agosto su un atto di indirizzo politico,di competenza del Sindaco o del Commissario,che spetta SOLO al Consiglio Comunale emendare e approvare. Come si fa a non capire che è una ferita per la DEMOCRAZIA e la sua mutazione in BUROCRAZIA. Signori DIRIGENTI,pensate di fare note di autocritica sulla scarsa efficacia dei vostri uffici,incapaci a ridurre la forte evasione e elusione di tributi e oneri di ogni tipo.

    0
    0
  4. Mariella De Francesco 6 Novembre 2012 21:25

    ….lauti premi di produzione per dirigenti del Comune percepiti anche nell’anno in corso e cioè in piena crisi economica….. ma cosa hanno saputo dirigere?
    Vergogna, siete anche voi responsabili di tanto sfacelo!
    Ma dirigenti di che????
    manco a casa vostra siete capaci di dirigere!
    se non foste colpevoli di non aver denunciato, sareste anche voi in accordo con tutto il personale!

    0
    0
  5. Mariella De Francesco 6 Novembre 2012 21:28

    in altre epoche si indivano 40 giorni di digiuno e preghiere alla Vergine. A Messina ha sempre funzionato!!!
    Proviamo? Non ci resta che piangere!

    0
    0
  6. Ma come mai si parla sempre sul come recuperare soldi e le strade sono sempre le stesse, l’estorsione, e invece non si parla mai sul come poterli fare i soldi, con la sana impresa, idee innovazione, ad oggi a messina non si muove nulla, siamo li ad aspettare che i piccioli arrivano dal cielo ..!…………..

    0
    0
  7. Carissimo MORTIMER,la soluzione per una grande ATM,orgoglio dei messinesi non esiste più,anche perchè i nostri concittadini hanno osteggiato un servizio pubblico dei trasporti,che per essere efficace deve avere direttrici veloci (significa scelte urbanistiche finalizzate a un piano dei servizi e di mobilità), bus confortevoli( cioè un piano industriale supportato da consistenti risorse finanziarie), organizzazione interna autorevole e produttiva ( che avrebbe nei Sindacati dei lavoratori i maggiori oppositori). RASSEGNARCI? ASSOLUTAMENTE NO. Le ATM insieme al CORPO di POLIZIA MUNICIPALE e la RACCOLTA dei RIFIUTI,sono uno dei simboli che caratterizzano la qualità della vita di una città. Messina in questo momento è priva di questi simboli, dobbiamo metterli al centro del programma di governo del prossimo sindaco,sicuramente TempoStretto e i suoi commentatori lo faranno.Caro MORTIMER per salvare ATM dal fallimento ci sarà un momento doloroso,che colpirà come al solito i lavoratori,sarà inevitabile dividere le sorti del TRAM,con poche circolari veloci di interscambio,dal gommato e dalle ZTL,che hanno costi insostenibili.Per qualche hanno dovremo sacrificare i collegamenti con i villaggi e con le zone della città in cui la mobilità è inesistente,a causa della sciagurata urbanizzazione, questo significherà mobilità,cassa integrazione e la fine dei contratti a tempo determinato,cioè difficoltà per molte famiglie,ma l’alternativa è la difficoltà per tutti.

    0
    0
  8. veramente il problema di ATM è il carbone bagnato dei dipendenti….

    0
    0
  9. Mariedit
    sono daccordissimo di quanto scrivi
    ho 30 di servizio ATM e prossimo alla pensione
    se tutto va bene , quello che mi dispiace sono tutti quei colleghi giovani che devono fare ancora molti anni.
    Io sono orgoglioso in quanto non mi riprovero nulla,sono entrato come Autista e sto uscendo come autista ho guidato sempre gli autobus, sperando diguidarli fino all’ultimo giorno di servizio.

    0
    0
  10. che rovina

    0
    0
  11. e questo e pure vero,i primi a rubare sono stati loro

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007