I consiglieri genovesiani confermano la linea dura: "Diserteremo l'Aula"

I consiglieri genovesiani confermano la linea dura: “Diserteremo l’Aula”

Rosaria Brancato

I consiglieri genovesiani confermano la linea dura: “Diserteremo l’Aula”

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lunedì 27 Gennaio 2020 - 12:52

Vaccarino, Sorbello, Crifò, La Fauci e Pagano oggi non saranno in Aula: "La misura è colma"

A poche ore dal “redde rationem” i genovesiani confermano la linea dura. In una nota firmata da Benedetto Vaccarino, Giovanna Crifò, Savatore Sorbello, Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano i cinque consiglieri annunciano che non saranno presenti stasera in Aula per il voto sul Cambio di passo.

Il no dell’area Genovese

I 5 consiglieri ribadiscono che la delibera proposta dal sindaco De Luca è vista come una forzatura che poteva e doveva essere evitata. Anche la nuova versione della delibera, inviata da De Luca oggi ai consiglieri viene considerata analoga alla precedente. “E’ in sostanza un atto di convergenza politica proposto (e riproposto) ai vari gruppi consiliari che nel corso della campagna elettorale dell’estate 2018 hanno sostenuto altri candidati alla sindacatura e programmi elettorali distanti e distinti da quello presentato dall’allora candidato sindaco Cateno De Luca

“De Luca fa orecchie da mercante”

I rappresentanti dell’area genovesiana ricordano d’aver presentato nei giorni scorsi un percorso alternativo: modificare l’oggetto ed il contenuto della delibera da atto di indirizzo a “Comunicazione sulla piattaforma programmatica denominata –Cambio di Passo”. Una rimodulazione che avrebbe consentito al Consiglio di non esprimere il proprio voto, ma di recepire ed analizzare la struttura concettuale dell’attività amministrativa del 2020 che il sindaco avrebbe tradotto nelle delibere proposte, passo dopo passo, per l’eventuale approvazione del Consiglio comunale.

Documento inaccettabile

Riteniamo che quella fosse una soluzione equa, equilibrata e appunto democratica. Gli stessi ingredienti che hanno scandito il nostro atteggiamento sin qui: un arco temporale di 18 mesi nel corso dei quali abbiamo garantito all’amministrazione De Luca decine e decine di voti favorevoli alle delibere proposte. Ciononostante, anche nella versione “emendata” del testo originario, non solo permane l’indirizzo indiscutibilmente politico del documento, ma emerge in tutta evidenza la volontà del sindaco De Luca di fare orecchie da mercante rispetto al problema centrale. De Luca vuol fare leva sul meccanismo del voto per specchiarsi, eventualmente, sul sostegno che il Consiglio comunale potrebbe accordargli. O peggio, in caso di bocciatura, per provare acrobaticamente a far passare l’idea che le sue eventuali dimissioni sarebbero una conseguenza dell’atteggiamento irresponsabile del Consiglio comunale di Messina: il nuovo “nemico” tirato fuori dal suo cilindro a cui addossare uno scempio di cui, in realtà, il sindaco De Luca – comunque vada a finire – sarà il solo responsabile

Non cambiano di “un passo” la loro posizione, rispedendo al mittente la mancanza di dialogo e contestano a De Luca il non aver voluto cogliere la disponibilità ad un confronto sui temi programmatici e non politici. Sorbello, Vaccarino, Crifò, Pagano e La Fauci ribadiscono che come fatto finora sosterranno le delibere che riterranno nell’interesse di Messina.

“Uno dei punti più bassi”

Il documento si conclude con l’ultima frecciata: “Se il sindaco De Luca avesse anche lui anteposto il senso di responsabilità alla strategia politica, oggi non ci troveremmo costretti ad arrovellarci ancora su questo “Cambio di passo”: uno dei punti più bassi della storia politico-amministrativa della città di Messina”.

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2 commenti

  1. disetate l’aula?bene noi cè ne ricorderemo al momento di votare

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  2. un grazie di cuore per la decisione a : Vaccarino, Sorbello, Crifò, La Fauci e Pagano . Fatelo più spesso a beneficio della collettività .

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