I giovani e la seconda ondata di Covid: tra sofferenza, ribellione e voglia di normalità

I giovani e la seconda ondata di Covid: tra sofferenza, ribellione e voglia di normalità

Chiara Cenini

I giovani e la seconda ondata di Covid: tra sofferenza, ribellione e voglia di normalità

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domenica 15 Novembre 2020 - 08:32

Sono gli adolescenti e i più giovani ad accusare maggiormente il colpo della seconda ondata

Feste, compleanni e stappate di mezzanotte, sono ormai lo sbiadito ricordo di un’estate che è volata via troppo veloce, facendo ripiombare milioni di giovani, adolescenti, ragazzini, in una situazione di ristrettezze e “promessi” lockdown.

Sofferenza e ribellione

Infatti,mentre per la prima ondata di covid 19 di marzo i più giovani hanno dato una forte risposta, mostrando un adattamento velocissimo alle nuove regole di vita, oggi nella seconda ondata, che sta toccando tutta Italia, il popolo dei giovani sta mostrando un comportamento di sofferenza e ribellione che preoccupa molto i genitori e l’intera società.

La socialità

Evadere: Ad oggi tanti di loro stanno accusando il colpo in modo più serio e pesante. È sempre più difficile, come sottolineano un target di genitori, controllare gli spostamenti dei propri figli, per non sottovalutare la situazione dal punto di vista psichico: incertezze, nervosismo e voglia di evasione che stanno portando tantissimi giovani che avevano caratteri tranquilli,  a sfociare in comportamenti di irrequietezza lontani dal proprio carattere. Resta infatti il fatto che la socialità, gli incontri, il modo di rapportarsi, resta un Modus Vivendi indispensabile per un adolescente.

Non è soltanto scuola

Pensiamo semplicemente alla scuola. Per un ragazzo non è soltanto ANDARE A SCUOLA, ma è rapportarsi, sorridere, incontrare i propri coetanei, è la colazione prima del suono della campanella, il chiacchierare con il compagno di banco, e quel batticuore che si prova per un’interrogazione….. È semplicemente vita normale e di cui  ogni adolescente non dovrebbe mai vedersi privare. I giovani ad oggi sono quelli che a parere di molti sono stati trascurati e che invece sono tra le categorie più colpite e penalizzate dal COVID19. Ragazzi che si sono visti togliere tutto da una Pandemia che forse neppure hanno compreso bene……. Ragazzi che stanno soffrendo, ai quali è rimasto  come realtà, quello schermo graffiato di Iphone come finestra sociale sul mondo.

4 commenti

  1. bonanno giuseppe 15 Novembre 2020 09:39

    poveri innoccentini non sanno cosa fare i vippini buddacioti, , almeno cosi non si ubriacano esperando che spendano la paghetta per un buon libro o per qualcosa di buono.spendono la paghetta s

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  2. Abbiamo cresciuto una generazione con una spiccata propensione alla recriminazione e all’autocommiserazione.

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  3. anonimopalermitano 16 Novembre 2020 07:59

    Io penso invece che i giovani d’oggi siano soprattutto maleducati ed incivili, figli di genitori a loro volta maleducati ed incivili, figli a loro volta di genitori maleducati ed incivili…e così via!

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  4. @bonanno giuseppe perché il libro non lo compri tu così impari a scrivere in una lingua più o meno umana? Ipocrita

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