Il Clan degli Attori guarda ai vizi per unire teatro e cinema

Il Clan degli Attori guarda ai vizi per unire teatro e cinema

Pierluigi Siclari

Il Clan degli Attori guarda ai vizi per unire teatro e cinema

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venerdì 22 Gennaio 2021 - 08:00

Chiunque può sostenere il progetto aiutando gli ideatori nel reperimento delle risorse

Lo scorso settembre avevamo dovuto raccontare la chiusura della sede del Clan Off, ma l’associazione culturale Clan degli Attori non ha nessuna intenzione di affrontare questo momento storico, terribile per il settore degli spettacoli dal vivo, restando con le mani in mano.

La nascita del progetto

Si intitola Gli abiti del male la serie di sette cortometraggi ideata da Giusi Arimatea e Giovanni Maria Currò riflettendo sui cambiamenti che la pandemia del Covid-19 ha imposto alle vite di tutti.

I sette cortometraggi rifletteranno i sette vizi capitali, perché: “I vizi eguagliano. I vizi sono quel che resta quando ci si toglie la maschera del vivere sociale.
Assistere alla messa in scena d’un vizio capitale, nella pluralità delle forme cui si presta la scrittura a più mani, è riscoprire essenzialmente chi siamo”.

I sette autori

Sette è anche il numero delle singole drammaturgie. A collegare i singoli episodi gli elementi scenici, oggetti, arredi, musiche, titoli iniziali e di coda, e inoltre il tema della sicilianità.

Saranno tutti autori siciliani, infatti, a curare le sette opere, e cioè: Rino Marino (ira), Salvatore Rizzo (lussuria), Giusi Arimatea (avarizia), Tino Caspanello (accidia), Giuseppe Massa (invidia), Luana Rondinelli (gola), Rosario Palazzolo (superbia).

Il paradosso del cellulare

Altro elemento del progetto riguarda la scelta del mezzo da utilizzare per le riprese, che saranno effettuate esclusivamente con il cellulare, strumento da sempre estraneo al teatro.

“Non era riuscito, quasi sempre, a entrare acceso a teatro. Adesso si accende per accogliere il teatro. Un significativo paradosso di questo incredibile tempo”

Del resto Gli abiti del male si vuole collocare nel mezzo tra due mondi diversi e allo stesso tempo vicini: il teatro e il cinema, con la grande ambizione che il prodotto artistico non sia catalogato né come il primo né come il secondo; bensì come un’opera che sia entrambi, ma anche altro. Un prodotto inedito e artisticamente innovativo, ancorché audace.
L’importanza strategica del progetto per la cultura e per l’economia dei luoghi siciliani ove si svolge ci induce a intensificare gli sforzi per il reperimento delle risorse necessarie.

Come sostenere il progetto

Proprio per aiutare gli organizzatori nel reperimento delle risorse necessarie è possibile, per chiunque, sostenere il progetto Gli abiti del male tramite una donazione su GoFoundMe al seguente link:

GLI ABITI DEL MALE

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