Interpellanza urgente di Avs al ministro della Difesa: "Conferma la trasformazione della grande opera come elemento strategico militare?"
Interpellanza urgente sul ponte sullo Stretto in relazione al suo inserimento nel Military Mobility Action Plan 2024. I deputati di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, e Luana Zanella interpellano il ministro della Difesa Guido Crosetto. In primo piano la deliberazione del Consiglio dei ministri, del 9 aprile 2025, con l’approvazione della relazione Iropi (Imperative reasons of overriding public interest). Tra i “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” anche quelli legati al miglioramento della mobilità militare a seguito della realizzazione del Ponte, la cui costruzione è stimata attorno ai 13,5 miliardi di euro.
Alcuni giorni fa Bonelli aveva sottolineato che già nel 1987 la Rivista Militare definiva “il ponte sospeso come la soluzione più vulnerabile dal punto di vista difensivo. Un’infrastruttura esposta ad attacchi da mare, cielo e terra, difficile da proteggere, facilmente individuabile dai radar e con costi di difesa elevatissimi”. In più, secondo l’esponente verde, bisognere rifare la progettazione per seguire i criteri Nato.
In generale, a Bonelli e Zanelli questa trasformazione del ponte come elemento strategico militare non convince. Si legge nell’interpellanza: “In un numero di «Rivista Militare» del luglio-agosto 1987 veniva pubblicato l’articolo «L’attraversamento stabile dello stretto di Messina – Il coefficiente D», nel quale si esprimevano valutazioni dal punto di vista della difesa e della difensività dell’opera e delle alternative tecniche, considerando il ponte sospeso di gran lunga la soluzione meno adatta e più vulnerabile: «[…] Il ponte sospeso presenta la maggiore vulnerabilità in quanto tutta l’infrastruttura è esposta ad ogni tipo di offesa condotta con vettori navali, aerei e missilistici ed ogni punto è vitale per la sopravvivenza. Nessun tipo di mascheramento elettronico è ipotizzabile per un bersaglio destinato a dare un’eco radar rilevabile da grandissima distanza anche con apparati non particolarmente sofisticati e, quindi, anche la protezione da attacchi condotti con mezzi non balistici obbligherebbe ad una sorveglianza continua di un’area vastissima di cielo, di mare e di terra. In ogni caso una consistente protezione antiaerea ed antimissile permanentemente attivata — e questo è probabilmente il costo maggiore, quello di esercizio — dovrebbe essere attuata con sistemi multipli aerei, missilistici e artigliereschi, posti a terra ed imbarcati. […] In ogni caso la soluzione “ponte sospeso” sembra davvero essere quella meno valida dal punto di vista della Difesa. Comporterebbe, infatti, rilevanti oneri per la realizzazione di un’efficace protezione»”.
“Le conclusioni della relazione Iropi sono contraddittorie”
Si legge ancora nell’interpellanza: “Sempre la relazione Iropi, al paragrafo 4 fornisce una breve e stringata analisi di alcune alternative progettuali dell’opera, ponendo a confronto mere ipotesi progettuali esclusivamente nel merito dei diversi tempi di percorrenza dell’attraversamento tra Sicilia e Calabria e concludendo in maniera apodittica che la soluzione Ponte sospeso a campata unica è l’unica a soddisfare i bisogni imperativi. minimizzando gli impatti ambientali, senza peraltro suffragare tale ultima asserzione con dati, analisi e valutazioni di merito”.
Per Bonelli e Zanelli, “la conclusione cui giunge la relazione Iropi appare peraltro omissiva e contraddittoria. Un apposito gruppo di lavoro, costituito presso la Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico delle infrastrutture e l’alta sorveglianza del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, aveva redatto nel 2021 una Relazione per «La valutazione di soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina» la quale, oltre a riconsiderare le tipologie alternative (tunnel in alveo o subalveo), prendeva in esame una progettazione alternativa. Una progettazione per un ponte a più campate con differente localizzazione e tracciato, concludendo che tale alternativa appariva potenzialmente più conveniente di quella a campata unica”.
“Chiediamo a Crosetto se il ponte è inserito nel Military Mobility Action Plan 2024 dell’Unione europea”
In più, i parlamentari di Avs chiedono al ministro Crosetto conferma “che il Ponte è inserito nel Military Mobility Action Plan 2024 dell’Unione europea, quale ruolo centrale nel sistema della mobilità militare europea, e se il governo intenda far rientrare la spesa per la realizzazione del Ponte negli investimenti militari volti al raggiungimento della soglia del 5 per cento del Pil stabilita in ambito Nato.
Di certo, il riferimento strategico militare appare forzato e sembra un modo per “blindare” il progetto ponte, come abbiamo già evidenziato. In questo clima doppiamente impazzito, tra l’ambiente e gli scenari di guerra, mettere l’elmetto al ponte non può che inquietare.

Solo da ridere un ponte militare, dai tempi di Napoleone 1 e 2 guerra mondiale, la 1 cosa che si distrugge sono i ponti, vedi Normandia,, ridicoli troppi interessi, sicuramente non per i Siciliani e Calabresi.
Convincere Bonelli è l’ultimo dei problemi, forse dovrebbe essere lui a convincere gli italiani perché ha mandato a Bruxelles la Salis. Li sono tanti a non averlo capito.
Oltre alle tante cose, stanno mettendo un bersaglio facile da colpire su Messina. Bene… bene e stiamo tutti in silenzio
E come stiamo in quanto a rispondenza agli standard e requisiti previsti per poter esser, questo Ponte, pienamente rispondente ed idonea all’impiego in ambito militare ?
Che talento quest’uomo. Penso che sia il più talentuoso di tutti i deputati. Alle prossime elezioni politiche potrebbe inventarsi un altra candidata ” no ponte per fare la paladina degli oppressi e degli espropriati.
Qualcuno ha capito perché ci abbiano mandato un generale leghista e guerrafondaio?
Che io sappia (posso errare), una struttura di rilevanza militare va utilizzata per scopi militari e solo occasionalmente con finalità di uso civile. Il transito sul ponte avverrà soli occasionalmente? E con quali modalità e preavvisi?
Mettetevi il cuore in pace sto ponte s’ha da fare
Bonelli ha ragione.
Gli elementi e le vicende a contorno di questo ponte hanno da tempo travalicato il confine della razionalità.
La valenza strategico militare del ponte è una idiozia.
Qualcuno provi a spiegarmi l’importanza di questa struttura dal punto di vista militare.
Aspetto con ansia.
Sono solo demenzialità.
Basterebbe solo volerlo per capirlo.
Avvocato…ancora con questa storia del “chi non ha peccato scagli la prima pietra”?
E basta per cortesia abbiamo tutti superato i 18 anni da un pezzo…..lo sa pure lei che questa storia della valenza strategico militare è una emerita buffonata.
Convincere Nstwviva nei suoi commenti di rimanere sul punto e sull’argomento è veramente difficile questo succede quando non si hanno argomenti e risposte.
Il commento di questo signore anonimo non è l’argomento dell’articolo.
Quando si è fortemente di parte e ci si definisce un’aquila per giunta nera la ragione va da un’altra parte e da quella parte finirà prima o poi (speriamo il più presto possibile).
……….Bonelli e COMPAGNI tutti le vostre INTERPELLANZE sono RIDICOLE………rispecchiano IN TOTO la vostra indole…….
Spesso è ridicolo ciò che non si comprende o non si vuole comprendere
Ancora con questo “voi”?
Liberare la mente dai pregiudizi prego.
Il ponte non è strategico dal punto di vista militare e lo sa pure lei, ma dare ragione a qualcuno che non si stima, prevede una libertà di pensiero che non tutti possono permettersi.
Bonelli vai avanti cosi!
Si bonelli vai sempre dritto e non rallentare nemmeno in curva, ma mi raccomando vai veloce.
Anche qualcun altro diceva e faceva scrivere sui muri “Noi tireremo dritto” perché aveva sempre ragione….e infatti il paese andò a sbattere al muro