Ex Metromare, il ministro Lupi presenta l'emendamento che stanzia 30 milioni in 3 anni

Ex Metromare, il ministro Lupi presenta l’emendamento che stanzia 30 milioni in 3 anni

Rosaria Brancato

Ex Metromare, il ministro Lupi presenta l’emendamento che stanzia 30 milioni in 3 anni

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domenica 14 Dicembre 2014 - 13:57

Il ministro Lupi ha mantenuto l'impegno preso depositando l'emendamento che prevede 30 milioni di euro per il servizio ex Metromare. Soddisfatti Garofalo e Mancuso, adesso si attende l'esito del voto dell'Aula. "Resta il mistero sul progetto Rfi per la continuità territoriale-commenta Orsa- senza quello i collegamenti con Reggio e Villa cesseranno dal 1 gennaio con gravissimi danni occupazionali e per il servizio"

Impegno mantenuto: i 30 milioni di euro in tre anni per i collegamenti veloci sullo Stretto sono stati inseriti attraverso un emendamento nella legge di stabilità.

Il servizio ex Metromare è salvo, il ministro Lupi ha infatti mantenuto quanto promesso ed ha depositato l’emendamento governativo alla Legge di stabilità all’esame del Parlamento. Il primo emendamento era stato “affondato” da un parere negativo nei mesi scorsi, alimentando i timori che ormai fosse troppo tardi per salvare il servizio. Invece, in silenzio, l’esponente del governo ha portato a termine quanto promesso.

"È stato depositato ieri pomeriggio l'emendamento del Governo alla legge di stabilità che prevede stanziamenti per garantire il trasporto nello Stretto di Messina- dichiarano i parlamentari del Nuovo Centrodestra Vincenzo Garofalo e Bruno Mancuso- L'emendamento prevede, in particolare, lo stanziamento di 30 milioni di euro (10 per ciascun anno), per il 2015, 2016 e 2017. Si conferma, dunque l'impegno preso espressamente dal Ministro Lupi che qualche settimana fa si era esposto sul punto garantendo la soluzione del problema e chiedendo al suo staff di predisporre, in tempi rapidi, un emendamento alla legge di stabilità”.

Nel frattempo, sempre su decisione del ministro Lupi, Rfi dovrebbe presentare al più presto il progetto per la gestione della continuità territoriale nello Stretto, tenendo conto sia della necessità di assicurar entrambe le rotte, Messina Villa e Messina Reggio Calabria che di tutelare i livelli occupazionali. Ustica Lines infatti, impegnata attualmente a garantire i collegamenti con Reggio Calabria, ha avviato le procedure di licenziamento per 57 lavoratori dal 1 gennaio 2015 quando scadrà la proroga. Nei giorni scorsi l’Orsa, il Comitato pendolari e il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello (che ha anche presentato un ordine del giorno sulla vicenda Ustica Lines) hanno chiesto l’intervento del prefetto Trotta sul duplice fronte: mantenimento del servizio e dei posti di lavoro anche nel progetto finale di Rfi.

“Con o senza l'emendamento siamo già , come sempre, sull'onda dell'emergenza e occorre tenere gli occhi puntati sull'obiettivo incalzando Ministero e Ferrovie sul progetto più volte annunciato ma avvolto nel completo mistero- commenta Michele Barresi, Orsa- Oggi l'urgenza e' la presentazione del progetto commissionato più di un mese fa dal Ministero dei Trasporti ad RFI, ma che tarda ad arrivare, mentre sempre più vicina e' la scadenza del servizio. L'emendamento di 30 milioni rappresenta un attodi coerenza, promesso e dovuto, al popolo dello Stretto ma nell'emergenza non e' la soluzione visto che non siamo ancora di fronte a risorse certe e che nella migliore delle ipotesi un bando richiederebbe almeno sei mesi per l'aggiudicazione del servizio che scade tra due settimane”.

L’ORSA quindi torna a ribadire l'importanza di sollecitare il Ministero a sancire l'allargamento del concetto di continuità territoriale al segmento del trasporto pendolare tra le sponde attraverso la concretizzazione del progetto affidato ad Rfi, “superando i vincoli dell'antitrust, chiarendo i risvolti tecnici che garantiscano un servizio efficiente e la tutela di tutti i livelli occupazionali , anche di Ustica Lines, ed evidenziando con quali risorse, nelle more del bando, il gruppo ferrovie debba mettere in atto il servizio e se questo, come ci pare di intuire, debba essere svolto senza impegno di spesa da parte del Ministero , particolare che ad oggi desta forti preoccupazioni “.

In attesa quindi che Rfi, si spera a questo punto al più presto chiarisca le sue reali intenzioni non resta che incrociare le dita sull’emendamento che però dal momento che è stato presentato dal governo, ha maggiori possibilità di “resistere” all’urto dell’Aula al momento del voto.

“Non siamo abituati agli annunci ad effetto, non è nel nostro stile-evidenzia Garofalo– per cui, doveroso è, come sempre, anche in questo caso pronunciarsi con estrema prudenza dal momento che l'emendamento è stato solo depositato ma si tratta, comunque, di un emendamento governativo, scritto su input preciso del Ministro dei trasporti e che, tra l'altro, ha già incassato parere positivo della ragioneria di Stato per cui possiamo, con serenità, dire che la soluzione del problema sembra, oggi, più vicina".

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. I MESSINESI HANNO IL PIENO DIRITTO DI FARE IL CHECK IN A MESSINA E DI ESSERE PORTATI, VIA PULMANN O NAVETTA ALL’AEROPORTO DELLO STRETTO.

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  2. I MESSINESI HANNO IL PIENO DIRITTO DI FARE IL CHECK IN A MESSINA E DI ESSERE PORTATI, VIA PULMANN O NAVETTA ALL’AEROPORTO DELLO STRETTO.

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