Scontro in via Catania, indagata la conducente della Panda

Scontro in via Catania, indagata la conducente della Panda

Simona Arena

Scontro in via Catania, indagata la conducente della Panda

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giovedì 06 Settembre 2012 - 12:01

E’ stata iscritta nel registro degli indagati la trentacinquenne alla guida della Panda contro la quale ieri si é scontrato Francesco Galletta che e’ morto per i traumi riportati a seguito dell’incidente. Si tratta di un atto dovuto per consentire di eseguire i necessari accertamenti. Tra questi l’autopsia. Domani sarà conferito l’incarico al medico legale

Sarà conferito domani dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul corpo del ventiquattrenne Francesco Galletta, rimasto vittima del grave incidente stradale verificatosi ieri pomeriggio in via Catania. Proprio per consentire che atti irripetibili come l’esame autoptico siano eseguiti, il pubblico ministero ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo la trentacinquenne che si trovava alla guida della Panda contro la quale il giovane centauro è andato a scontrarsi mentre era in sella al suo scooter Honda. Le indagini son curate dagli agenti della sezione infortunistica della Polizia Municipale che è intervenuta ieri dopo la segnalazione dell’avvenuto incidente. Per cause da accertare, mentre i due veicoli procedevano entrambi in direzione Sud, all’altezza della fermata dell’autobus, auto e scooter sono entrati in contatto. Inutili i tentativi di frenata, come dimostrano i segni lasciati dagli pneumatici sull’asfalto. Francesco Galletta è finito contro uno degli alberi che costeggiano il marciapiede davanti il Gran Camposanto. L’urto è stato tale che lo scooterista ha perso i sensi e si è accasciato per terra. All’arrivo dei soccorsi il centauro è stato trasportato d’urgenza al Policlinico. Le condizioni del giovane scooterista sono apparse subito gravi e nonostante la tempestività dei soccorsi il ragazzo è morto a causa dei traumi riportati nell’incidente.

Un commento

  1. come in tanti altri punti che i messinesi scambiano per la pista da corsa di Monza, nessuno preposto a farlo ha mai pensato di mettere dei semplici dossi che eviterebbero morti assurde come questa… Sono troppo impegnati in altre cose più importanti… non possono pensarci… nemmeno ci arrivano penso io…

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