Scontro sulla Via La Farina, intorno alle 11.30, all'altezza della Via Trieste. Una Ford Mondeo ha impattato violentemente contro una Fiat Punto. Intervento dei Vigili del Fuoco per tirare fuori la conducente della Fiat. Lievemente ferita, è stata trasportata all'Ospedale Piemonte.
Ha lasciato una scia di circa 30 metri di brusca frenata prima di centrare in pieno la Fiat Punto che si immetteva in Via Trieste e farla violentemente ruotare di 180°.
E’ accaduto stamattina intorno alle 11.30, lungo la Via La Farina. Una Ford Mondeo su cui viaggiavano alcuni cittadini di nazionalità rumena stava proseguendo a velocità sostenuta in direzione Sud quando, in prossimità della perpendicolare Via Trieste, ha impattato l’auto che cercava di svoltare ed immettersi nella via perpendicolare.
Uno scontro brusco che ha costretto il pronto intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre la conducente dall’interno dell’abitacolo, e sulle cui dinamiche indaga adesso la sezione Infortunistica della Polizia Stradale.
La donna è stata immediatamente trasportata al vicino Ospedale Piemonte da un’ambulanza del 118. Nonostante lo spavento e la violenta botta, l’automobilista sembra aver riportato solo lievi ferite e le sue condizioni pertanto non appaiono gravi.
Ripercussioni, invece, sul traffico cittadino in quanto, a causa del sinistro, la Via La Farina è rimasta bloccata per circa un’ora. Lunghe file dunque in quella che, al momento, rimane una delle poche vie libere per il transito dei tir.
Veronica Crocitti
Dopo l’incidente che è costato la vita a Chiarenza dovuto alla irresponsabilità di una srilankese adesso un altro incidente che poteva finire molto male a causa della spericolatezza di un rumeno.
E non è un fatto di razzismo dal momento che chiunque può venire a Messina e sentirsi libero di guidare come gli pare.
I tanti morti dovuti ai TIR spericolati e prepotenti (anche l’incidente di Provvidenza Grassi sembrerebbe rientrarvi) ne sono un esempio tristissimo.
Non bastassero i messinesi incoscienti…
ma Messina resta a guardare…
Premesso che bisognerebbe avere la certezza della dinamica dell’incidente, per come leggo io era la macchina che si stava immettendo sulla via La Farina a dover dare la precedenza o mi sbaglio? P.s Una nota per Tempostretto, questi pseudo articoli nei quali viene sempre evidenziata la nazionalità delle persone coinvolte sono la più subdola e schifosa forma di razzismo che si possa immaginare
Presumo che la foto sia relativa all’incidente… una domanda sorge spontanea: ma l’auto blu in quella posizione ci è finita per via dell’impatto, oppure no? Perchè la via Trieste è senso unico a salire…
Se la macchina dei rumeni era in “direzione nord” mi sa che doveva dare la precedenza, anche perché in quell’incrocio la svolta non sarebbe consentita. Comunkue mi pare di aver detto.. “E non è un fatto di razzismo dal momento che chiunque può venire a Messina e sentirsi libero di guidare come gli pare.
I tanti morti dovuti ai TIR spericolati e prepotenti (anche l’incidente di Provvidenza Grassi sembrerebbe rientrarvi) ne sono un esempio tristissimo.
Non bastassero i messinesi incoscienti…”.
Poi sono stanco che si tacci di razzismo qualsiasi cosa si dica se vengono menzionate nazionalità.
E’ un dato di fatto l’ignoranza automobilistica. E’ un dato di fatto che molti stranieri continuano a ignorare la nostra civiltà automobilistica per mancanza anche di informazione e di “formazione”.
Lo so che lo fanno anche molti italiani ed in particolare messinesi, ma almeno questi sanno di stare commettendo un’infrazione.
Ormai con la scusa del razzismo si vogliono mettere a tacere le violazioni di qualsiasi norma di civiltà?
Il “permissivismo” ed il “lassismo” vanno contro “l’integrazione” e sono questi ateggiamenti semmai “la più schifosa e subdola forma di razzismo”. Si è lassisti e permissivi con i bambini… perché si pensa siano “inferiori”, “irresponsabili”.
Rifletti prima di sparare slogan da buonismo delle cause perse.
Avrà fatto una bella giravolta la Punto blu ed il lato distrutto non è visibile. Inoltre la lunghezza e l’intensità dei segni della frenata non lasciano dubbi sulla velocità sostenuta dei rumeni nell’approssimarsi all’incrocio.