Incognita scuola, lo sfogo di una madre: "Nessuno ci dice niente"

Incognita scuola, lo sfogo di una madre: “Nessuno ci dice niente”

Alessandra Serio

Incognita scuola, lo sfogo di una madre: “Nessuno ci dice niente”

Tag:

venerdì 18 Settembre 2020 - 07:30

Lo sfogo della madre di un allievo del Verona Trento di Messina che lamenta l'assoluta mancanza di risposte dalla scuola, a pochi giorni dalla ripartenza

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della madre di un allievo neo iscritto al Verona Trento, che parla anche a nome dei genitori di altri allievi e dei comitati di genitori che in questi giorni febbrili di ripartenza si stanno formando. La donna si sfoga, pone tutti i suoi dubbi, comuni a tutte le famiglie dei ragazzi che dovranno tornare a scuola, segnala tutte le criticità ancora aperte, a cominciare dal mancato dialogo – almeno nel caso della scuola di suo figlio – tra dirigenza scolastica e famiglie dei neo alunni.

Sono madre di un bambino che da oltre 6 mesi non va a scuola ed è iscritto a frequentare la prima classe di scuola Secondaria di primo grado presso un nuovo istituto (la Verona Trento): inizia un nuovo ciclo di studi, troverà nuovi compagni, nuovi insegnanti; sarà nuovo tutto per lui…quando potrà andare a scuola.

Otto giorni fa la scuola ha comunicato l’inserimento di mio figlio in una determinata sezione e…null’altro. Dalla scuola non ho ricevuto altro che una lettera dell’alfabeto ad indicare la sezione di appartenenza. Non so quanti saranno in classe, in segreteria al telefono rispondono: “tanti, tra 28 o 30, ma non si preoccupi gli spazi ci sono”. Una domanda sorge spontanea: ma non si dovevano evitare le classi-pollaio? Poi, io tutte queste aule da 35 mq non le ricordo alla sede della Verona Trento. Non so chi saranno i suoi compagni: in segreteria al telefono rispondono: “non si possono pubblicare gli elenchi perché si violerebbe la privacy”. Non so chi saranno gli insegnanti: “non sono stati ancora assegnati”. Non so quando, dove e come inizierà la scuola.

Il Dirigente Scolastico dichiara ai giornali – e ai rappresentanti dei genitori – quelli delle altre classi perché che abbiamo i bimbi nuovi iscritti non abbiamo interlocuzione alcuna – che gli servono aule e/o spazi per più di 250 studenti e aria per tutti. Vengono indicati il Monte di Pietà, la scuola Sant’Anna, anche il Pala Congressi, ma si attendono risposte dal Comune. Inizia dunque il mio cammino per capire qualcosa in più.

Leggo e sento qua e là: social media, giornali on line, altri genitori incontrati per caso. Mando una mail alla scuola chiedendo l’elenco degli alunni della classe di mio figlio, gli insegnanti, la lista dei libri (lo stesso MIUR dichiara essere un mio diritto conoscere questi dati). ”Ah! Ma i libri si chiedono in libreria, oppure li vedi su libbraccio.it o amazon”…smanetto e scopro che in effetti è vero, ma non per questo coerente al principio di trasparenza che la scuola dovrebbe serbare alle famiglie e soprattutto senza comunicazione scuola/famiglie. Sul sito della scuola non trovo alcunché mentre sui siti di cui sopra c’è tutto, scopro anche che le prime classi alla Verona Trento sono le sezioni dalla A alla O. Tante, ma davvero non ricordo 13 aule da 35 mq…ricorderò male.

La scuola comunica sul proprio sito web che il 14 non si apre, nei giorni a seguire avremo notizie. Intanto alla mia mail nessuna risposta.

Ai media il dirigente dichiara che è necessario l’intervento sugli infissi per aprire. l’Assessore alla Pubblica assicurare che i lavori saranno terminati in tempo perché la scuola riapra il 24 settembre, che se mancano aule si provvederà lì nei pressi, il dirigente scolastico esprime la sua perplessità, i lavori a scuola rallentano, dell’attività sugli infissi nemmeno l’ombra. La scuola Galatti rifiuta gli spazi al San Luigi perché logisticamente distanti, penso che potrebbero servire a noi se al Sant’Anna non ci vogliono. Mi arriva intanto voce che di spazi extra non ne concederanno perché sembra che nessuno li abbia chiesti (non ci voglio credere) e perché la Verona Trento è comprensivo con il plesso Boer che insiste in tutt’altra zona della città, dunque si può andare a fare scuola lì, ovviamente di pomeriggio (?!?).

Mi sento francamente un po’ smarrita. Perché la scuola non comunica con i genitori -quelli nuovi che non hanno rappresentanti e chat – e perché tutti non fanno altro che ripetere che stanno facendo le inumane cose salvo poi imbastire un balletto di rimpalli guarnito di sentito dire che tutto è, oggettivamente, tranne che utile alla tutela dei sacrosanti diritti che si proclamano senza riempirli di sostanza? Non pretendo che si risponda come desidero, ma almeno rispondere!

Egregi signori sindaco, assessori, dirigente, se potete, rispondete senza prendermi per i fondelli a queste semplici domande:

Quanti saranno e chi saranno i compagni in classe con mio figlio? Quale difficoltà c’è a mandare una mail con questi dati? Quali saranno gli insegnanti di mio figlio? Veramente ancora non avete assegnato gli insegnanti alle classi? E se così è potrei sapere la ragione?

Sarà consegnato il terzo ingresso alla scuola Verona Trento entro questa settimana? Saranno fatti gli interventi agli infissi della sede della Verona Trento entro questa settimana? Ci sono 13 aule da 35 mq alla Verona Trento per permettere a 13 classi da 28 – 30 alunni di fare scuola? E per scuola intendo quella vera, non quella di metà bambini a casa e metà in classe.

È vero che dovremo mandare i bambini a scuola alla Boer nel pomeriggio? Qualcuno ha considerato oltre alla logistica che un turno pomeridiano non può essere gestito delle famiglie di bambini dai 10 ai 13 anni per più di uno o due giorni?

Sono state chieste aule aggiuntive per la Verona Trento?La scuola Sant’Anna può fornire aule alla Verona Trento? Si possono usare come spazi extra per la scuola Verona Trento il Monte di Pietà, il Pala Congressi, il Nuovissimo Palazzetto dello Sport di via Rocca Guelfonia, le aule del San Luigi?

Perché noi che abbiamo scelto una scuola in via XXIV Maggio non abbiamo diritto a spazi extra nei pressi della scuola scelta e al turno antimeridiano e chi ha scelto la scuola Galatti si? Ci sono forse figli e figliastri? Ci sono legittime ragioni per questa differenza? Chi decide ha interpellato le famiglie, anche solo per una sorta di indagine conoscitiva?

DOVETE ASSICURARE SPAZI FISICI, magari il più possibile vicini alle scuole scelte, e dovete farlo subito, dovete smettere di sbraitare sui social o in tv lasciando ai margini chi subisce le vostre scelte. La scuola è necessaria e, mi ripeto, per scuola intendo quella fisica che si raggiunge per rimanerci mezza giornata dentro a studiare, confrontarsi, crescere, socializzare, sbagliare, vivere!

Perché dietro a questa incresciosa situazione, mi preme ricordarvi che ci sono bambini che escono da una situazione destabilizzante, che adesso ci guardano, vogliono sapere come sarà e quando ripartirà il loro futuro. Sono stati lontano dai loro luoghi, dai loro compagni e insegnanti, sono stati privati in un giorno di punti di riferimento fondamentali per una crescita serena (scuola, sport, nonni, feste di compleanno, cinema).

Articoli correlati

2 commenti

  1. “Ho sentito dire” che il plesso Verona Trento ospiterà qualche classe del Caio Duilio . E chi lo afferma è un mio collega cui figlio dovrebbe frequentare il primo superiore al nautico ma che sarà ospitato, per qualche tempo, proprio al Verona.

    2
    1
  2. bonanno giuseppe 19 Settembre 2020 10:37

    possibile che tutti media intervistano solo quelli che si lamentano ????

    1
    0

Rispondi a Luigi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007