Rifiuti, a palazzo Zanca incontro sindacati-capigruppo: chiesto confronto con il sindaco. Gli stipendi forse a fine settimana

Rifiuti, a palazzo Zanca incontro sindacati-capigruppo: chiesto confronto con il sindaco. Gli stipendi forse a fine settimana

ELENA DE PASQUALE

Rifiuti, a palazzo Zanca incontro sindacati-capigruppo: chiesto confronto con il sindaco. Gli stipendi forse a fine settimana

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martedì 28 Febbraio 2012 - 18:32

I rappresentanti di Fp Cgil, Uil Trasporti e Fit Cisl hanno rappresentato ai consiglieri la situazione chiedendo un confronto con il primo cittadino: «necessari anti chiarimenti». In mattinata incontro Buzzanca-Alecci. Ditte esterne? Ipotesi esclusa…almeno per il momento

La mattinata dedicata a Messinambiente non si è conclusa all’autoparco di via Salandra. Al termine della conferenza i rappresentanti sindacali sono “approdati” a palazzo Zanca per prendere parte alla conferenza dei capigruppo annunciata ieri sera in seduta di consiglio dal presidente Previti. L’incontro, iniziato intorno a mezzogiorno e terminato alle 14.30, ha dato modo alle sigle sindacali di Fp Cgil, Uil Trasporti e Fit Cisl, di rappresentare, per filo e per segno, la situazione di Messinambiente ma soprattutto i disagi dei lavoratori, preoccupati anche dalla frettolosa procedura di messa in liquidazione voluta da Buzzanca. Ed è proprio da questo che si è partiti, liquidazione: sebbene infatti il sindaco continui a ribadire la totale estraneità del consiglio al procedimento, il civico consesso assume una posizione nettamente opposta. Se non fosse per il fatto che Messianmbiente, anche se Spa (a differenza di Atm che è invece Azienda Speciale), è stata costituita tramite delibera di consiglio (N. 15/c) il 13 marzo del 1998 e secondo quanto sostenuto anche oggi in conferenza di capigruppo dev’essere lo stesso consiglio a decretarne la fine. O perché no, come fatto intendere dai sindacati, un “ritorno in vita”, anche perché come affermato da Silvio Lasagni (Uil Trasporti) «la società sotto tiro e la si sta cercando di “uccidere” attraverso la liquidazione».

Ma non è solo questo il nodo da sciogliere e, anche per questo, Crocé, Lasagni e Testa hanno chiesto di poter avere un incontro con il sindaco durante il quale analizzare tutti gli aspetti della messa in liquidazione e il mantenimento del personale. Proposta di cui gli stessi consiglieri si faranno portatori dopo avere a propria volta incontrato Buzzanca. Il confronto viene ormai considerato necessario, non solo dai rappresentanti dei lavoratori, ma anche dagli stessi consiglieri di maggioranza, che del comportamento assunto dal sindaco rispetto alla fine di Messinambiente hanno avuto ben più di qualcosa da dire. Rimanendo in tema di chiarimenti, ben precisa la proposta di Clara Crocè che ha chiesto al presidente Previti la costituzione di una commissione che si occupi di fare luce sui rapporti Comune, Messinambiente, Ato3. Soddisfatto dell’incontro il presidente Pippo Previti: «La conferenza dei capigruppo ci ha permesso di avere un’idea più chiara delle criticità e di quello che dovremo rappresentare al sindaco. Rispetto al ruolo del consiglio nella procedura di liquidazione, ritengo che il civico consesso sia chiamato e come ad esprimersi, non può essere un passaggio da consumare solo con decisione dell’amministrazione».

Questa mattina, intanto, il sindaco ha preso parte al Comitato di ordine e pubblica sicurezza convocato dal prefetto, che venerdì si confronterà con i sindacati. Un incontro resosi probabilmente necessario a seguito dell’ordinanza sindacale siglata da Buzzanca nella serata di ieri, con cui, “a seguito dall’estensione dal lavoro di Messinambiente, all’aggravarsi delle condizioni igienico sanitaria in numerose località del territorio”, è stato stabilito che l’Ato3 intervenga “in maniera sostitutiva (a Messinambiente, ndr) con ogni mezzo e con urgenza, al fine di ripristinare le condizioni igienico sanitarie ottimali nel territorio del Comune per un periodo non superiore a sei mesi dalla data odierna (e rinnovabili una sola volta per altri sei mesi)”. Il provvedimento è stato inoltrato, oltre che al Prefetto, anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri Ambiente e Attività Produttive, al Presidente della Regione Lombardo anche in veste di Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti, al Presidente della Provincia e, naturalmente, al commissario dell’Ato3, cui spetta di dare seguito al provvedimento, resosi necessari, secondo quanto riportato nell’ordinanza, per le note inoltrate da Policlinico, Asp5, e Sezione Tutela del Territorio della polizia Municipale.

Fortunatamente però, come emerso nel corso dell’incontro prefettizio di stamattina e come affermato anche da Buzzanca, tale intervento, che con tutta probabilità come spiegato dal sindaco potrebbe concretizzarsi con l’affidamento del servizio di raccolta a ditte eterne, è stato scongiurato perché il servizio è ripreso e la situazione sta lentamente tornando alla normalità. Il “varo” di tale ordinanza, però, potrebbe permettere al primo cittadino, qualora ciò si ritenga ancora necessario (in caso ad esempio di nuova astensione dei lavoratori) di intervenire senza attendere che nelle strade si accumulino rifiuti. Una possibilità che, come prevedibile, ha fatto “drizzare le orecchia ai sindacati” che in conferenza stampa hanno affermato: «Che lo faccia, saremo pronti a rivolgerci alla Procura della Repubblica». Ma come detto l’ipotesi è accontenta anche perché lo stesso amministratore unico dell’azienda, Di Maria, ha dichiarato di aver inoltrato a Buzzanca un fax in cui si dichiara che Messinambiente uscirà da sola dall’emergenza.

Ultimo aspetto, non certo meno importante, il pagamento degli stipendi, che sempre secondo quanto affermato dal sindaco dovrebbe avvenire a fine settimana. Meno convinti, come previsto, i sindacati, sempre più “devoti” alla filosofia di San Tommaso: “Se non vedo non credo”. (ELENA DE PASQUALE)

Un commento

  1. Quando si ascolta l’ing.RUGGERI,commissario della MessinAmbiente,dirigente non dirigente del Comune di Messina,è nell’organigramma della struttura organizzativa,ma non compare nei curricula e retribuzioni dei dirigenti,si ha la sensazione di avere di fronte un personaggio pirandelliano,
    UNO NESSUNO CENTOMILA.Perfino i giornalisti,vedi Lucio D’Amico alla RTP di ieri, hanno una crisi d’idendità,tipica nei romanzi di Pirandello,fanno la domanda al Ruggeri e si danno la risposta.Alla fine di ogni intervista all’ing.RUGGERI,capiamo che MessinAmbiente è in crisi ma anche non è in crisi,gli stipendi sono in ritardo ma anche non sono …,i compattatori sono sufficienti e in buone condizioni ma anche non sono…,i progetti predisposti sono tutti finanziati e realizzati ma anche non tutti…,potremmo continuare all’infinito.Alla fine di ogbi intervista giornalista e ascoltatori sono stremati e il RUGGERI è fresco come una rosa.Poi quasi sempre RUGGERI ha l’asso nella manica,che mette tutti di buon umore,l’ultimo asso di ieri è “dal 2013,su 125000 mila tonnellate di rifiuti solo 21 andranno in discarica,quindi la raccolta differenziata passerà dal 6% all’84%”. AH AH AH AH AH AH AH

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