Rapina Banca Intesa: porta manomessa e donne fra i rapinatori

Rapina Banca Intesa: porta manomessa e donne fra i rapinatori

Redazione

Rapina Banca Intesa: porta manomessa e donne fra i rapinatori

Tag:

giovedì 04 Aprile 2013 - 12:46

Dalle indagini della Squadra Mobile emergono nuovi particolari sulla rapina alla Banca Intesa San Paolo che martedì pomeriggio ha fruttato 220.000 euro. La porta di sicurezza dalla quale i malviventi sono entrati in banca è stata manomessa e fra i rapinatori, che sarebbero sei, potrebbero esserci anche due donne.

Sono indagini delicate quelle che sta effettuando la Squadra Mobile per risalire agli autori del colpo da 200mila euro alla Banca Intesa San Paolo di via Manara, messo a segno martedì pomeriggio. In attesa di poter visionare le immagini registrate dal servizio di videosorveglianza gli investigatori si sono concentrati sulla porta di emergenza dalla quale sono entrati i tre malviventi che poi hanno raggiunto l’ufficio cassa ed hanno bloccato il direttore e razziato il denaro. A quanto pare la porta era stata manomessa per consentire ai malviventi di poter entrare agevolmente. Non segni di effrazione sulla serratura. chi ha aperto lo ha fatto con la chiave. I rapinatori hanno annulato al resistenza prodotta dalle calamite di sicurezza poste sulla sommità della porta d’emergenza, così da poterla aprie agevolmente. E’ stao notato anche un foro (vedi foto) coperto con un tappo copri buchi. Tutto stdiato epr ridurreal minimo i rischi. Ed, infatti, pochi minuti dopo la chiusura al pubblico dell’istituto di credito, i rapinatori hanno solo dovuto girare la maniglia per entrare nella filiale. Altro particolare che sta emergendo in queste ore riguarda il numero dei rapinatori. Potrebbero essere sei e non quattro come si è detto finora. Tre sono entrati all’interno della banca ed altrettanti hanno atteso all’esterno. Fra queste due donne o comunque uomini travestiti da donne che potrebbero aver arraffato il denaro.

“La pesante recrudescenza criminale, caratterizzata da reiterate rapine contro Filiali e Agenzie delle banche della città di Messina, impone una seria riflessione sulla materia della sicurezza con particolare attenzione al tema dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari che, in questo momento, vivono un momento di seria preoccupazione – scrivono il segretario provinciale Uilca Messina,Ivan Tripodi e il segretario regionale Uilca Sicilia Gino Sammarco – La recentissima rapina subita dalla Filiale di Banca Intesa SanPaolo, sita nella centralissima Via Luciano Manara, che fa seguito a quelle subite nelle scorse settimane dalle Filiale di Banca Carige e del Montepaschi, rappresenta un ulteriore fortissimo campanello d’allarme riguardo un’evidente escalation delle attività criminose.
Con lo sguardo rivolto unicamente a politiche di tagli, riduzione dei costi e risparmi selvaggi, tutte le aziende di credito, nessuna esclusa, stanno ridimensionando i tradizionali sistemi di vigilanza caratterizzati dal piantonamento da parte delle guardie giurate che hanno sempre rappresentato un formidabile deterrente rispetto al verificarsi di eventi delittuosi.
Purtroppo, con l’alibi dell’ausilio della tecnologia, la presenza dei vigilantes è stata sostituita da sistemi di video-sorveglianza in remoto, evidentemente meno onerosi, che, però, nonostante le teorie astratte portate avanti dalle banche, non hanno lo medesima forza e capacità di prevenzione rispetto ai malsani disegni di criminali che, soprattutto in questa fase caratterizzata da una pesante crisi economica, sono, purtroppo, destinati a crescere – conludono Tripodi e Sammarco – Pertanto, è necessaria una forte revisione dei piani di tutte le aziende sul tema della sicurezza nelle banche del nostro territorio, poiché è inammissibile mettere a repentaglio l’incolumità dei lavoratori bancari esposti in prima linea nelle Filiali dei singoli istituti di credito.
In tal senso, ci rivolgiamo, con estrema fiducia, alla riconosciuta sensibilità di S.E. il sig. Prefetto di Messina, dott. Stefano Trotta, poiché sulla scottante tematica della sicurezza è ormai improcrastinabile un suo autorevole intervento. E’ necessario investire, nei modi più appropriati ed opportuni, le Direzioni Generali delle Banche presenti a Messina e provincia per sollecitare una totale revisione dei piani di sicurezza rispetto alle valutazioni di rischio delle singole Filiali”.
Si tratta di un’azione assolutamente indispensabile per potere ristabilire il giusto clima di serenità e tranquillità tra tutti i dipendenti delle banche.
E’, infatti, censurabile e inaccettabile la politica portata avanti dalle aziende di credito che puntano a ridurre i costi giocando cinicamente sulla pelle e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori: tutto ciò rappresenta un’offesa grave e inaccettabile.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007