Roghi all'Annunziata: sfollata la cittadella universitaria. FOTO E VIDEO

Roghi all’Annunziata: sfollata la cittadella universitaria. FOTO E VIDEO

Alessandra Serio

Roghi all’Annunziata: sfollata la cittadella universitaria. FOTO E VIDEO

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lunedì 10 Luglio 2017 - 14:34

Minacciati nuovi abitati a Tremonti, evacuazioni in corso anche all'Annunziata. Investigatori a lavoro per individuare i piromani. Accorinti: "l'autocombustione non esiste".

Due canadair a supporto dei due veivoli già impegnati nelle operazioni sulle colline a nord di Messina, le squadre dei Forestali e dei Vigili ieri dislocate in provincia, dove ci sono stati altri incendi, in particolare a Brolo, Rodì Milici e Gualiteri Sicaminò.

Oggi è tutto concentrato in riva allo Stretto il lavoro dei Vigili del Fuoco e delle forze dell'ordine, per contenere l'emergenza incendi che minaccia ancora l'abitato dei quartieri tra Giostra e Annunziata.

Malgrado le operazioni siano andate avanti per tutta la notte e anche stamane, nelle prime ore del pomeriggio il vento ha ingrossato altri focolai, e i popolosi complessi tra Tremonti, Contrada Catanese, da dove provengono le immagini inviate da Carmelo Mazzeo, e San Michele hanno visto arrivare le fiamme vicinissime alle abitazioni.

Anche oggi pomeriggio, quindi, si è preferito sfollare alcune palazzine dove anche i servizi idrici ed energetici sono andati in tilt.

Lo sforzo incredibile della macchina della protezione civile ha però fino ad ora tenuto i rischi per le persone sotto controllo.

Intorno alle 17 la Prefettura ha ordinato lo sgombero della Cittadella universitaria, avvolta da fiamme e fumo, e sono stati trasferiti anche gli animali della clinica veterinaria, già sfollati ieri sera e tornati in mattinata. Le attività didattiche e di ricerca sono state sospese e riprenderanno nel momento in cui la situazione sarà normalizzata.

Alle 19 i mezzi della protezione civile erano in azione a Poggio dei Pini, dove però la situazione sembra meno pericolosa. In serata interi complessi sono rimasti senza luce e acqua e i semafori erano spenti nell'intera zona.

Gli investigatori intanto sono a lavoro per identificare un piromane, avvistato in azione dal personale della Forestale. Pochi dubbi, vista la dislocazione dei roghi d'origine, che dietro tanta devastazione non ci sia la mano dell'uomo.

"L’autocombustione non esiste – commenta infatti il primo cittadino Renato Accorintiabbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili con rischi incalcolabili. Mi auguro che si prenda coscienza della gravità di tali comportamenti e si proceda con azioni virtuose in modo da combatterli salvaguardando la natura. Posso intanto assicurare la cittadinanza sulla tempestività degli interventi e sull’attività di prevenzione che, con forte impegno dell’Amministrazione, ha fatto grandi passi avanti. Sono già stati finanziati progetti per diversi milioni di euro per i torrenti, per l’erosione delle coste e per altri temi relativi alla prevenzione. Per quanto possibile, poiché non si tratta di eventi prevedibili, il cittadino deve sentirsi protetto e l’Amministrazione lavora in questa direzione. Tuttora gli interventi della Protezione Civile, d’intesa con Azienda Forestale, Vigili del Fuoco e Volontariato, sono stati immediati; esiste un’organizzazione collaudata che lavora con serietà e professionalità per il bene della collettività evitando sicuramente conseguenze peggiori”.

Il consigliere della V Circoscrizione Palo Barbera ringrazia gli operatori dei soccorsi e chiede interventi preventivi: "sento di dover esprimere un plauso sentito a coloro i quali si sono prodigati tutta la notte per spegnere questi estesi incendi: senza tregua e senza un attimo di sosta, hanno lottato con le fiamme, difendendo i cittadini messinesi e le loro abitazioni: la città tutta deve loro un tributo sentito di riconoscenza e di rispetto per il gravissimo e pericoloso lavoro che sono chiamati a svolgere", dice il consigliere del Quartiere più duramente colpito dagli incendi degli ultimi tre giorni.

Domani, a fiamme spente, sarà il tempo di capire come intervenire per risanare i danni di questo disastro: le colline di Messina non dovranno restare lande bruciate e brulle, dovranno tornare al verde che le caratterizzava.

Inoltre, occorre agire al più presto per chiedere presso il Governo nazionale interventi straordinari per la città, risorse essenziali che dovranno essere destinate alla messa in sicurezza delle colline arse, ormai prive della vegetazione e degli alberi che, in caso di pioggia, trattenevano il terreno evitando eventi alluvionali. Senza quella vegetazione, le colline sono lasciate oggi prive di protezioni: occorre agire tempestivamente per trovare soluzioni di messa in sicurezza in vista della stagione autunnale, per evitare che, oltre al danno dell’incendio, si manifesti anche la tragedia delle piogge. L’Amministrazione intervenga immediatamente, non faccia perdere neppure un giorno. Chieda al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale e richieda le risorse necessarie per realizzare quegli interventi di messa in sicurezza delle colline coinvolte dal fuoco che sono assolutamente necessarie".

Insieme ai Vigili del Fuoco, alla Forestale e alle forze dell'Ordine, oggi sono stati impegnati anche i mezzi della Marina Militare, del 118 e della Croce Rossa. Il Centro Operativo di protezione civile Comunale è stato attivo e in coordinamento con la Prefettura tutto il giorno, soprattutto per coadiuvare le attività di sgombero.

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