I lavori dureranno 120 giorni. Il presidente del civico consesso Pasquale: "Rimarrà comunque il problema di una viabilità mutilata per il quale stento a trovare una soluzione rapida e indolore"

A seguito dell’invito alla partecipazione ai lavori consiliari di oggi, formalizzato dal presidente del Consiglio comunale di Sant’Alessio, Giuseppe Pasquale, con il quale si richiedeva tra l’altro di chiarire le perplessità finora emerse in relazione al mancato avvio dei lavori per la realizzazione della passerella alternativa al ponte sul torrente Agrò, la direzione regionale Anas per la Sicilia, ha comunicato con una nota la mancanza dei rappresentanti tecnici all’incontro, “per sopraggiunte esigenze di servizio”, ha chiarito alcuni importanti aspetti della vicenda. Il presidente Pasquale aveva infatti richiesto notizie ai vertici Anas in merito alle lungaggini relative ai lavori della passerella e alla limitazione della circolazione sul ponte Agro’, che unisce attraverso la Statale S. Alessio a S. Teresa. "Problemi che si stanno ormai protraendo oltre la normale soglia della civile sopportazione e che rischiano di mandare nel caos un sistema viario, economico, e turistico, che è già in precario equilibrio per diversi e numerosi altri motivi. Com’è noto, avverte l’Anas – spiega Pasquale – la continuità stradale della Statale 114, durante i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte, per i quali la richiesta di finanziamento è stata riproposta tra i fabbisogni urgenti della stessa società, sarà garantita dalla realizzazione della passerella provvisoria alla foce del torrente Agrò. L’avvio dei lavori per la realizzazione di questa via alternativa è stato fino ad oggi compromesso da problematiche emerse tra Anas e impresa appaltatrice, esaurite poi con la risoluzione del contratto". Durante il mese di Luglio 2015 i lavori sono stati riconsegnati ad una nuova Impresa. Ma nel frattempo – prosegue Pasquale – i progetti redatti al tempo hanno dovuto necessariamente subire delle modifiche atte a recepire le evoluzioni morfologiche del corso d’acqua intervenute negli ultimi mesi". I vertici Anas, risolti i citati imprevisti, assicurano dunque l’inizio dei lavori, che dureranno 120 giorni, svolti in parallelo a quelli sul torrente Nisi, entro e non oltre le prime due settimane di Aprile. "Ma a noi – chiosa Pasquale – rimarrà comunque il problema di una viabilità mutilata per il quale stento a trovare una soluzione rapida e indolore. Sarà comunque opportuno, anche con l’ausilio di tutte le forze in campo che si stanno opportunamente muovendo, e che personalmente ringrazio per l’interesse e la fattiva collaborazione, rimanere in stretto contatto con Anas ed Enti competenti, cercando al più presto di risolvere il problema partendo dall’eliminazione dei New Jersey che restringono la carreggiata e ostacolano, in caso di emergenza, mezzi di soccorso e pubblica sicurezza".