Il comune mamertino si unisce alla lista degli enti istituzionali che, sposando l'appello di Amnesty International Italia, chiedono verità sull'omicidio del ricercatore Giulio Regeni.
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Anche dal comune mamertino si chiede che sia fatta luce sull'omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni. Sarà osservato un minuto di silenzio nel corso della prossima seduta consiliare, prevista per questo 25 gennaio, nel corso della quale il consiglio comunale milazzese esprimerà il proprio supporto all'iniziativa lanciata da Amnesty International Italia in collaborazione con Repubblica.
Sono diversi gli enti locali, i comuni, le università e i centri culturali che hanno già deciso di abbracciare l'appello dell'organizzazione umanitaria. Tutti provvederanno ad esporre striscioni e manifesti nei luoghi pubblici, simboli volti a richiamare l'attenzione sul caso affinché la vicenda non sia dimenticata.
“Ritengo sia un atto doveroso di condivisione –ha dichiarato il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi– Questo è un modo per dire al Governo, come istituzione, di continuare a impegnarsi affinché si proceda con le indagini, in particolare presso le autorità egiziane. Questo anche in conseguenza alle ultime notizie trapelate, respingendo qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente”.
Giulio Regeni era un dottorando italiano presso l'università di Cambridge, venne rapito il 25 gennaio 2016 durante una permanenza in Egitto. Il suo corpo privo di vita fu rinvenuto il 3 febbraio successivo nei pressi di una prigione dei servizi segreti locali, questo diede origine ad un ampio e aspro dibattito tradottosi in tensioni diplomatiche non indifferenti.
La vicenda ha destato, col tempo, un movimento particolarmente ampio di protesta.
Salvatore Di Trapani
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