Ars, approvato il ddl per il casinò a Taormina. Prossimo passo l'incontro a Roma

Ars, approvato il ddl per il casinò a Taormina. Prossimo passo l’incontro a Roma

Giusy Briguglio

Ars, approvato il ddl per il casinò a Taormina. Prossimo passo l’incontro a Roma

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giovedì 07 Novembre 2013 - 09:40

E' passato ieri all'Ars il ddl sull'apertura di una casa da gioco a Taormina. Ancora forti dubbi espressi da Giuseppe Pracanica, coordinatore provinciale di Cittadinanzattiva Messina, ma da parte di Giuseppe Piccolo e Nino Germanà arriva la conferma che la questione approderà presto al governo nazionale

La Prima Commissione all’Assemblea regionale siciliana, quella Affari Istituzionali, ha approvato il disegno di legge per l’istituzione di un casinò a Taormina e uno eventuale a Palermo. “Si tratta – dice il primo firmatario Lino Leanza – di un ulteriore attrattore turistico per la Sicilia e, al tempo stesso, di un modo per riequilibrare l’offerta con altre regioni italiane ed europee. I casinò esistono in altre aree del Paese e non si comprende perchè non si dovessero realizzare anche in Sicilia”. L’iter per l’apertura della casa da gioco, auspicata da più parti, sembra andare avanti. L’approvazione all’Ars è infatti solo il primo passo, a cui dovrà necessariamente seguire l’approvazione del governo nazionale.

A ricordarlo è anche Giuseppe Pracanica, coordinatore provinciale di Cittadinanzattiva Messina, che dichiara: “Ammesso che l’ARS emani una legge per consentirne l’apertura, legge che non potrebbe non avere il parere negativo dell’Ufficio Legislativo della stessa ARS, la stessa non potrà che essere impugnata dal Commissario dello Stato perché in contrasto con il Codice Penale”. Il riferimento è all’articolo 718 che regola la materia del gioco d’azzardo.

“Se si vuole effettivamente aprire il Casinò – prosegue Pracanica – è necessario che il Governo regionale ottenga l’assenso del governo nazionale, in attuazione del comma n) dell’art. 14 dello Statuto Speciale, come ha fatto, a suo tempo, la Valle d’Aosta per il Casinò di Saint Vincent. Se il Governo nazionale é d’accordo, attraverso la Commissione paritetica Stato-Regione Siciliana si predispone il D.P.R. che, una volta approvato dal Governo Nazionale, va direttamente alla firma del Presidente della Repubblica. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale si avrà la copertura legislativa e sarà possibile aprire il Casinò”.

Ma lo sanno bene anche i vertici regionali. Il capogruppo dei democratici riformisti per la Sicilia Giuseppe Piccolo e il parlamentare Pdl all’Ars Nino Germanà hanno infatti chiarito questo aspetto, annunciando che l’incontro con il ministro degli interni Angelino Alfano, “per tentare di dipanare l’intricata matassa e provare superare definitivamente l’impasse legislativo nazionale”, è questione di poco tempo.

“Siamo certi che il ministro – hanno concluso Piccolo e Germanà – incoraggiato anche dal presidente Crocetta e da tutto il parlamento regionale, vorrà da siciliano consentire alla sua regione di offrire tramite l’apertura dei casinò maggiore attrattività turistica, partendo proprio da Taormina, già sede storica del casinò”.

Giusy Briguglio

2 commenti

  1. FRANCESCO TIANO 7 Novembre 2013 10:41

    Il casinò, come il Ponte sullo Stretto, divide, ma se bisogna realizzarlo sarebbe più giusto e produttivo farlo a Messina, magari nella zona Falcata. I rischi, sarebbero gli stessi, i benefici, per tutta la Provincia e non solo, si duplicherebbero. Anche il controllo del territorio verrebbe agevolato. Chiedo ai politici di riflettere attentamente, lo sviluppo economico che si genera attraverso il casinò è una fonte di ricchezza che Messina non può trascurare, basti pensare alle multinazionali interessati al turismo ed all’indotto che genera.
    Taormina non perderebbe il suo fascino, siamo distanti soltanto decine di chilometri. L’ubicazione è importante e la città di Messina, ad un passo dalle Isole Eolie, dalla costa Tirrenica ed Ionica e soprattutto dalla Calabria, è sicuramente il posto migliore per realizzare un CASINO’.

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  2. non lo faranno, il nord non lo permetterà mai e i nostri politicanti da strapazzo non hanno nè le xxxxx nè il peso per far valere questa idea a roma…
    Poi ancor meno probabile che si faccia a Messina dove abbiamo un sindaco anti progresso, che forse ha già pronta la tshirt con su scritto NO CASINò

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