"Noi siamo storie, non fascicoli" è il titolo scelto dai giovani che hanno parlato di conseguenze e impatto sociale
MESSINA – Si è concluso con la performance finale aperta e condivisa con il pubblico in tre serate a Messina, Patti e Santa Teresa di Riva il laboratorio teatrale “Inscenando”, con protagonisti i minori del circuito penale. Sono stati gli stessi giovani che hanno partecipato al laboratorio a scegliere il tema da portare in scena: il pregiudizio, dando voce alle loro emozioni, sofferenze, percorsi di vita, sogni.
Il progetto, promosso dall’ufficio di Servizio Sociale di Messina (USSM) del Dipartimento di Giustizia minore e di Comunità è stato curato dalla Daf Project con il coordinamento del regista Antonio Previti, co-conduzione della funzionaria Ussm Paola Toscano e la direzione artistica di Angelo Campolo. Il teatro diventa strumento attivo di crescita e di promozione della cultura della legalità. Alla prova finale di Messina, che si è tenuta nell’ex chiesa Santa Maria Alemanna erano presenti la direttrice Ussm Maria Palella, la prefetta Cosima Di Stani, il questore Annino Gargano, i rappresentanti dell’arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
La prefetta: “Lavoro eccezionale”
“Noi siamo storie, non un fascicolo” è il titolo scelto dai minori di Inscenando che attraverso monologhi, video, testimonianze ed esibizioni corali hanno dato voce a storie sulle conseguenze e sull’impatto sociale e personale dei pregiudizi. Alla fine della performance la prefetta Cosima Di Stani si è congratulata con l’Ussm per “il lavoro eccezionale con i ragazzi più vulnerabili che attraverso il laboratorio hanno espresso l’esigenza di essere ascoltati, essere protagonisti”. Soddisfatta la direttrice dell’USSM Maria Palella per come facendo gruppo i minori abbiano raggiunto l’obiettivo tirando fuori il massimo delle loro energie: “Noi portiamo avanti progetti come questo che rispondono ai loro bisogni, pensando ai percorsi di crescita e di inserimento o re-inserimento nella comunità”.
Il laboratorio teatrale socio educativo che si è avvalso della collaborazione di Martina Costa e Gaetano Mazza rientra nell’ambito di una collaborazione tra Ussm e Daf Project che è iniziata negli anni scorsi ed i cui risultati hanno portato analoghi progetti con gli uffici dei Tribunali dei minori di Catania (dove è stato firmato anche un protocollo d’intesa per la scuola di teatro sociale), Palermo e Reggio Calabria.