Intercultura, quando studiare all'estero ti cambia la vita

Intercultura, quando studiare all’estero ti cambia la vita

Emanuela Giorgianni

Intercultura, quando studiare all’estero ti cambia la vita

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venerdì 26 Ottobre 2018 - 18:23

L'Associazione Intercultura incontra i giovani e le famiglie all'Istituto Domenico Savio, per presentare i nuovi programmi di studio all'estero. Un percorso formativo a 360 gradi.

“Il potere di cambiare vita”, così viene intitolato l’incontro tenutosi all’Istituto Domenico Savio di Messina dall’Associazione Intercultura, un titolo significativo per delineare un’esperienza che non costituisce unicamente un viaggio all’estero compiuto dai liceali bensì, prima ancora, un percorso di vita, di cambiamento e di ricerca di se stessi per i giovani, per le famiglie e per le scuole.

Ad avviare l’incontro è un video di presentazione con protagonisti i ragazzi che hanno provato in prima persona cosa sia l’Intercultura, ragazzi italiani all’estero e stranieri in Italia, famiglie ospitate e ospitanti, personaggi celebri, tutti pronti a testimoniare il valore ingente che tale esperienza ha avuto nelle loro vite, esperienza di cambiamento, di confronto con culture totalmente diverse e lontane dalla propria e di profonda crescita, fondamentale per conoscere meglio il mondo ma soprattutto per conoscere meglio se stessi.

Francesca Albiero, presidente del Centro Intercultura Messina, introduce il progetto, cosa costituisce e cosa propone. L’Associazione Intercultura è un Onlus, organizzazione non lucrativa operante in 65 Paesi nel mondo, rappresenta i in Italia l’AFS (American Field Service) e l’EFIL (European Federetion for Intercultural Learning), ha lo statuto consultivo all’ONU, UNESCO, e programmi sottoposti a controlli di qualità. L’AFS nasce in Francia nel 1915, dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, come un servizio volontario di ambulanzieri per soccorrere i feriti in guerra. L’associazione continuò il suo servizio anche durante la Seconda Guerra Mondiale, al termine della quale decise, allora, di concentrarsi su un nuovo progetto, la costruzione della pace, grazie a nuovi legami di amicizia tra Paesi diversi, organizzando scambi interculturali tra giovani di culture diverse.

Vengono, subito dopo, presentati i programmi di studio e gli obiettivi dell’Associazione. Vi sono attualmente diciotto adolescenti della provincia di Messina all’estero, grazie anche alle borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione U. Bonino e M. S. Pulejo, riservate a studenti meritevoli e poco abbienti residenti a Messina e Reggio Calabria. Intercultura fornisce, infatti, più di 1700 borse di studio totali o parziali, il 76,4% dei ragazzi parte grazie a queste, perché uno dei presupposti fondamentali è fornire a chiunque, qualsiasi sia la sua condizione economica, la possibilità di far parte del progetto.

Gli obiettivi fondamentali sono sviluppare competenze globali e interculturali necessarie alla formazione, contribuire alla creazione di una società mondiale pacificata, alla sensibilizzazione ed all’internazionalizzazione delle scuole.

Ma ciò che Intercultura rappresenta è molto di più ed esce fuori, in maniera lampante, dalle parole dei giovani studenti Italiani tornati dall’estero e degli studenti stranieri qui in Italia, venuti a portare la loro testimonianza, e di tutti gli altri responsabili del progetto, molti dei quali sono ragazzi che, una volta tornati, scelgono di diventare volontari per accompagnare altri coetanei in un’esperienza così importante di vita. Raccontano come si apprenda ad avere fiducia in se stessi, a superare le difficoltà, a conoscere i propri limiti e possibilità, Intercultura è punto di partenza più che un punto di arrivo, porta i giovani lontano senza abbandonarli mai, ed è fondamentale per sviluppare la promessa utopica di un mondo migliore dove chi è diverso non è più lontano o estraneo, ma estremamente vicino. Questi ragazzi entrano adolescenti ed escono adulti, grazie ad un percorso personale, interpersonale, interculturale e globale. E non c’è investimento migliore per il nostro futuro di quello sui giovani, i quali in questo caso tornano con un bagaglio in più, chiamato effetto intercultura: la conoscenza di aspetti di se stessi, capacità e talenti che non credevano neanche di avere.

Quindi l’invito ai giovani e alle loro famiglie è di affrettarsi a partecipare, senza lasciarsi scoraggiare da niente e nessuno, le iscrizioni scadono, infatti, il 10 Novembre; si parte come messinesi, ma si ritornerà come cittadini del mondo.

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