Cinque studenti messinesi fuori sede e lo “spettacolo” del Consiglio comunale

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Cinque studenti messinesi fuori sede e lo “spettacolo” del Consiglio comunale

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venerdì 21 Febbraio 2014 - 11:41

Roberto Saglimbeni, Alberto Nicotina, Massimo Conti Nibali, Arianna De Arcangelis e Roberto Scardino scrivono una lettera alla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, in merito all’ultima seduta in cui si è discusso di isola pedonale, definita “un reality show di serie C”

“Siamo un gruppo di ragazzi che, per varie ragioni, ha deciso di lasciare Messina per svolgere gli studi universitari in altre parti d’Italia. Nondimeno, tuttavia, seguiamo con interesse le vicende politiche della nostra città con la speranza, un giorno, di avere le necessarie competenze per poter tornare e dare il nostro apporto. È con questo spirito che abbiamo cercato di seguire la seduta del Consiglio comunale sull’isola pedonale: spirito che, tuttavia ha ceduto il passo a una sconcertata desolazione quando abbiamo visto la vergognosa bagarre nata in aula. Urla, fischi, applausi, cori da parte di membri eletti, rappresentanti di associazioni e semplice pubblico hanno scandito uno spettacolo più da stadio che da sede istituzionale”.

Roberto Saglimbeni, Alberto Nicotina, Massimo Conti Nibali, Arianna De Arcangelis e Roberto Scardino hanno scritto una lettera alla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, in merito all’animata seduta del civico consesso. “Ci limitiamo a segnalare come nella maggior parte delle città italiane le isole pedonali sono ormai da decenni realtà consolidate e dal riconosciuto valore sociale, culturale ed economico, tanto da costituire la parte preponderante di molti centri urbani al vertice delle classifiche di vivibilità”. Ma non è di questo che vogliono parlare i cinque studenti messinesi (“solo il tempo dirà se l’esperimento avrà funzionato o meno”), quanto del dibattito politico in Consiglio, che “si svolge secondo logiche abiette e indegne di un paese civile. La pretesa di avere ragione, il rifiuto del contraddittorio, l’impedire fisicamente alla controparte di esprimere un’opinione, una posizione diversa, sono indici dello scarso grado di educazione che caratterizza una certa parte della politica locale: si fanno spot, non proposte, in un clima di ‘celodurismo’ che credevamo fosse proprio di partiti geograficamente lontani da noi”.

Gli studenti apprezzano il lavoro svolto dalla presidente Barrile per cercare di garantire l’ordine, ma “il finale ha rappresentato una delle pagine più brutte della città a memoria d’uomo, che ci ha fatto vergognare di essere messinesi. Sentire un consigliere urlare ‘questa non è democrazia’, dopo aver interrotto costantemente l’intervento di chi era stato chiamato in aula per spiegare e discutere su un provvedimento così importante ci ha fatto perdere (quasi) ogni speranza. Che cambiamento cerchiamo per Messina se la stessa classe dirigente fornisce esempi di così basso livello? Solo e soltanto in questo sta la differenza tra Messina e il resto del mondo: posti con meno potenzialità e risorse oggi ci sopravanzano perché vivono in una cultura del rispetto che parte dal non parcheggiare in terza fila e arriva al non trasformare il consiglio comunale in un reality show di serie C”.

In conclusione, i cinque ragazzi rivolgono un appello alla Barrile e agli altri consiglieri. “Nessun cambiamento è attuabile se non si passa da un confronto civile e democratico. Speriamo che la prossima volta si abbia la percezione di lavorare per una cittadinanza attenta e responsabile, che dalla politica vuole risposte e non comportamenti indegni, inaccettabili e palesemente infondati”.

19 commenti

  1. Ma scusate ma non ho capito, ma volevano una riunione di consiglio in pace e silenzio stile chiesa?? Li c’era gente disperata e con le scatole piene, dovete ringraziare anzi che non c’e’ stata nessuna rissa. PI commercianti si sono comportati molto bene. Sono giustificati solo gli amici del tibetano che quando arrivavano autorità a Messina che non gli andavano bene,organizzavao manifestazione e gridavano come pazzi? Se poi lo fanno i messinesi per cose importanti allora sono dei grezzi. Il signor Sindaco era il primo che non faceva mai parlare nessuno, ora che qualcuno gli risponde con la stessa moneta viene anche etichettato come antidemocratico. Ma vergognatevi voi gente “del basso”

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  2. Una scenata per non far parlare il sindaco, un presidente non in grado di ristabilire l’ordine che anzi chiude la seduta.
    Il problema non è il pubblico, è il comportamento dei consiglieri…e di certi consiglieri. Degradante.

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  3. Mi vergogno anch’io ma nel leggere commenti come i tuoi!
    Mi vergogono ad avere dei concittadini come te, gente alla quale andava bene la vecchia amministrazione, la vecchia gestione, il vecchio modo di concepire la politica e la res-publica (la cosa pubblica).
    I commercianti sanno benissimo che i loro mancati incassi sono dovuti in gran parte alla crisi (se non c’è lavoro, non ci sono stipendi, ergo: non ci sono soldi e non si spende…)in parte dai prezzi esosi, sai quanti messinesi si recano a Milazzo o a Catania per cercare di risparmiare?Pensi siano pochi? Conosco personalmente decine di famiglie che mensilmente o ogni due mesi fanno la spola tra Messina e Catania!!!E che pur tra benzina e pedaggi RISPARMIANO!!!
    Perchè non cercate di rendere appetibili e accoglienti i vostri negozi?L’isola pedonale è un’opprtunità, SFRUTTATELA (se ne siete capaci)!!!
    Quanto agli amici del “tibetano” sono MESSINESI, sono tutti quelli che l’hanno votato e desiderato fortemente un “CAMBIAMENTO”(lo so, questa parola non è nel tuo vocabolario…), quel CAMBIAMENTO che pian piano e timorosamente si sta affacciando facendo proseliti, tranne te e tutti i “conservatori” dello status quo!!!

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  4. MessineseAttento 21 Febbraio 2014 14:00

    Cari ragazzi, dovete capire che Messina, per decenni, è stata vittima di una classe dirigente (maggioranze e finte opposizioni), il cui unico obiettivo era quello di far “galleggiare” la città in una situazione di disagio sociale, utile in periodo di elezioni, quando un piccolo miglioramento, dava al cittadino, credulone e provinciale, l’impressione che qualcosa stesse cambiando.
    La consistenza di alcuni consiglieri, poi, è paragonabile a quella del disturbatore televisivo Paolini, persone che da anni percepiscono uno stipendio solo per fare il bastion contrario alzando la voce, facendo credere al solito cittadino provinciale, sempliciotto ed ignorante, che si stia impegnando per il bene della città. In realtà, sappiamo bene che certi consiglieri non hanno mai fatto nulla di utile per Messina. L’esempio di Trischitta è emblamatico, eppure, in questa città disgraziata, c’è gente che lo ha votato!
    Passando ai commercianti, è palese che una buona parte è miseramente politicizzata, non hanno avuto l’accortezza di presentare uno straccio di carta a supporto delle loro tesi e si adirano se un semplice cittadino ritiene mendaci certe affermazioni. In realtà, una volta fallito il piano A, ovvero quello di usare la scusa del traffico per combattere l’isola, hanno tirato fuori quello ben più pindarico, additando la chiusura al traffico come causa principe della crisi.
    In verità, le risposte a queste indegne strumentalizzazioni sono state varie, sia da altri commercianti, lungimiranti e liberi, che si stanno impegnando per abbellire l’isola, sia da altri operatori commerciali che hanno posto l’accento, con una manifestazione, sulla vera origine della crisi, ovvero, l’incredibile pressione fiscale ormai al 70%. Quindi, pressione fiscale prima ed incapacità di fornire un’offerta adeguata ed innovativa dopo, sono il mix esplosivo che conduce all’inevitabile calo di fatturato, altro che isola pedonale!
    Per quanto riguarda, infine, il livello terra terra di alcuni commercianti, che hanno anche inficiato l’efficacia di chi ha esposto in modo pacato il proprio punto di vista, rispecchia esattamente il comportamento che questi signori hanno nel momento in cui entri nelle loro attività. Scortesia e totale mancanza di empatia la fanno da padrone. Ma la colpa è dell’isola!!!
    Attenzione però, mettiamo subito a tacere l’esercito dei galoppini elettorali (ormai rimasti in pochi ma fastidiosi come zecche). Qui non si sta negando la crisi, bensì solo la sua origine. Addossarla alla sola isola pedonale è da opportunisti prezzolati, come opportunisti prezzolati erano quei quattro maleducati che fischiavano ed urlavano, ripeto, in linea con il modo di gestire le loro attività.
    Viviamo in una città talmente bigotta e provinciale, che si tenta di fare di uno spazio pedonale un terreno di scontro politico ad opera di un manipolo di sprovveduti, che andrebbero messi a tacere con un referendum popolare che dia loro la definitiva prova di quanto sono fuori dalla storia.

    Per voi, spero abbiate l’obiettivo e la voglia di tornare nella vostra Sicilia e vi auguro di trovarla, soprattutto per ciò che concerne Messina, un posto un pizzico migliore di come lo avete lasciato. Che le cose stiano pian piano cambiando lo si è visto con lo scatto d’orgoglio, quasi totalmente inaspettato, che la città ha avuto togliendo il potere a lobby e massoneria, quest’ultima arrivata ad un passo dall’entrare ufficilmente a Palazzo.
    In bocca al lupo e tornate presto per contribuire affinchè i nostri figli vivano in una città in cui ci sia il senso della comunità e non i soliti provincialotti avvinghiati al proprio misero orticello.

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  5. Parole santissime! Spero che i vari commentatori di questo giornale online che vanno solo contro la nuova amministrazione possano aver esempio che fino ad oggi ci hanno rappresentato gente veramente incivile ed in fatti un popolo può solo cambiare in meglio avendo le basi di una civiltà..
    Scene del genere infine per una causa giusta come l’isola pedonale!!

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  6. non è l’isola che non andava fatta. è la crisi cosi acuta che rompere i già fragili equilibri consigliava che il momento non era opportuno per attuarla subito, andate nei centri commerciali della zona sud ,con interi piani di negozi chiusi.Eppure i parcheggi e la possibilità di passeggiare in tranqullità non manca . mancano i soldi

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  7. osserva tutto,ma il giorno invece di lavorare osserva? e guai ad esprimere le proprie idee perchè lei da osservatore sa tutto.mA è UN ESPERTO DEL TIBETANO’ a pagamento?

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  8. Tutta una sceneggiata con la presidente protagonista.

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  9. Ho seguito con molta attenzione,come hanno fatto i nostri giovani studenti messinesi,alcune sedute del Consiglio Comunale,e lancio il M I O A L L A R M E, la mia preoccupazione per la manifesta debolezza politica del massimo organo rappresentativo delle genti di Messina. RENATO sindaco non ha una maggioranza di riferimento,ma nemmeno un’opposizione,per la mia visione della DEMOCRAZIA,questo fatto non lo rende più forte,ma più debole,infatti gli avvenimenti della TARES e dell’ISOLA PEDONALE,sono la dimostrazione della mia affermazione.Il CENTROSINISTRA e CENTRODESTRA, quest’ultimo diviso anche in due diversi candidati a sindaco,sono frammentati in DODICI GRUPPI POLITICI,i più consistenti,si fa per dire,sono tre,il PARTITO DEMOCRATICO,DEMOCRATICI RIFORMISTI,UDC,con SEI componenti ciascuno,mentre ci sono ben quattro gruppi con UNO DUE componenti,i cinque rimanenti con TRE QUATTRO consiglieri.Se Felice Calabrò,Madonnina dello Stretto non voglia,dovesse vincere il ricorso,si troverebbe un CENTROSINISTRA spaccato all’inverosimile,con solo tre fedelissimi,forse,del gruppo FELICE PER MESSINA. Questa frammentazione non consente nessun coordinamento,esprime posizioni individuali debolissime più che politiche,i due schieramenti lo sono anche al proprio interno,vedi le primarie del PD oppure gli stracci tra il NCD di Alfano e FORZA ITALIA di Berlusconi.Caro RENATO sindaco, tocca ai QUATTRO Consiglieri della tua lista,fare da ponte con la tua Giunta,coinvolgere il Consiglio in tutte le fasi dei tuoi provvedimenti,scegli tu come,insomma P R E T E N D E R E posizioni unitarie non personali,altrimenti il rischio di sceneggiate inutili a Messina,alla TRISCHITTA,sarà sempre più alto,verrà visto come l’unico modo per essere visibile ai messinesi.I CINQUANTAMILA di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO non hanno bisogno di intestarsi nessun provvedimento,non sono un partito,non hanno interessi individuali,ma quelli generali, il loro compito si esaurisce con il tuo mandato,quindi C O I N V O L G I i rappresentati dei messinesi,credimi sono confusi e si dividono sempre di più,vedi l’uscita di Pio AMEDEO dal MEGAFONO e il passaggio ad ART.5, cioè un gruppo con una persona,il rischio è di arrivare a quaranti gruppi di un componente,una iattura per Messina.

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  10. La classe dirigente non è tiranna. E’, ed è sempre stata, espressione di chi l’ha votata.

    Non c’è una situazione incivile perchè i dirigenti sono incivili. Abbiamo dirigenti incivili perchè ci sono TANTI messinesi incivili che votano!

    Per questo si deve cambiare la mentalità, per questo si deve CAMBIARE DAL BASSO. Perchè finche ci saranno messinesi stupidi, ignoranti e/o corrotti, ci sarà SEMPRE questo tipo di politica che ha mostrato l’urlatore di turno.

    Messina se cambia, cambierà non per accorinti, che sta comunque facendo un buon lavoro, ma quando i cittadini si decideranno a cambiare mentalità, senza aspettare che lo faccia l’altro.

    Ovviamente non si potrà mai eliminare questo tipo di male. In maggior o minor parte ci sarà sempre. Ma sta a noi decidere da quale parte stare: dalla parte della corruzione, degli accordi sotto banco, dei favori personali e della strafottenza generale…
    o dalla parte dell’onestà, pazienza, civiltà, dove ognuno può dare il suo piccolo contributo per una società migliore.

    Cerchiamo di non farci distruggere da questi elementi disturbanti, ma di usarli a nostro vantaggio per dimostrare quanto valiamo.

    Abbiamo tra le mani la possibiltà di creare un sogno: una città decente, che può trasformarsi in bella, ma che ha bisogno del singolo supporto e si incrina per ogni indifferenza che subisce.

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  11. ciccioarrabbbiato 21 Febbraio 2014 18:40

    IO PROPORREI UN BEL POSTEGGIO SOTTO GLI ALBERI DI PIAZZA CAIROLI, UN POSTEGGIO MULTIPIANO,CON MODULI IN METALLO A PIAZZA DUOMO, INOLTRE IL RESTRINGIMENTO DI TUTTI I MARCIAPIEDI CON CONSEGUENTE AMPLIAMENTO DELLE CARREGGIATE IN TUTTO IL CENTRO CITTADINO,FAREI CIRCOLARE I CICLOMOTORI NELLE CORSIE DEL TRAM…………. NON FACCIO MAI ACQUISTI IN CENTRO PER QUESTO ATTEGGIAMENTO DEI COMMERCIANTI MESSINESI (I PADRONI DELLA CITTA’ DA OLTRE 50 ANNI) W MESSINA.

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  12. pietro anzalone 21 Febbraio 2014 21:24

    Non e’ credibile la favola che questa giunta sia stata votata solo dai messinesi che volevano il cambiamento.
    Dando uno sguardo ai numeri si vede che almeno il 50% sono voti che una settimana prima avevano votato centrodestra e che, la settimana dopo (tutti al completo per azione di qualche messia) si dimenticano del ponte, diventano anarco-pacifisti e votano l’uomo del futuro Accorinti.

    Potrebbe esere coincidenza, ma alcune iniziative, anche se non tutte evidenziate, di questa Amm.ne appaiono cambiali in pagamento

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  13. pietro anzalone 21 Febbraio 2014 21:30

    A proposito mi sembra che tra uno degli studenti e qualche rappresentante di questa Amm.ne forse esiste qualche grado di parentela. Cio’ senza nulla togliere al richiamo per un piu’ corretto e civile dibattito e per il rispetto delle libere idee anche quello dei giovani studenti favorevoli all’iniziativa dell’Amm.ne

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  14. Saifer commento veramente lodevole, e le posso dire che siamo in tanti che la pensiamo come te..
    Noi siamo i veri Messinesi….

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  15. Ammirevole l’appassionato interesse per l’isola pedonale”, che pervade questi nostri valorosi studenti universitari che studiano fuori ” per varie ragioni” ma…. francamente tutta questa indignazione per le modalità del dibattito sembra esagerata e degna di miglior causa. Si spera che non abbia influito quel “complesso” provinciale che spesso contagia molti nostri concittadini quando mettono il naso nelle città del centro Nord . Si spera anche che le espressioni scandalizzate sul grado di civiltà del dibattito consiliare,descritto e stigmatizzato addirittura come “una delle pagine più brutte della città a memoria d’uomo, che ci ha fatto vergognare di essere messinesi”. non siano ” ispirate” da interessi di ” parrocchie” culturali e politiche. Siamo disposti a perdonare ai nostri giovani studenti il “luogocomunismo” da “politically correct “…avranno modo di studiare e magari frequentare i sentieri più impervi ma esaltanti dell’anti conformismo. Intervenendo da lontano a gamba tesa ci catechizzano facendoci sapere questa originale verità : …che ” la maggior parte delle città italiane le isole pedonali sono ormai da decenni realtà consolidate e dal riconosciuto valore sociale, culturale ed economico, tanto da costituire la parte preponderante di molti centri urbani al vertice delle classifiche di vivibilità”. Il problema correttamente impostato è altro. Se i ragazzi non affrontano in maniera scientifica il problema non lo si risolve. Se la loro ” tesi” si basa su premesse non vere o sbagliate tutte le conclusioni saranno sbagliate. Questa di cui stiamo ” azzannandoci” NON È UN ISOLA PEDONALE ..che non c’è ancora , e’ UN SOGNO. Svegliamoci. Prima…la si progetti e realizzi e poi ..ne parliamo. E’ lo stesso errore nel quale cade in buona fede ma clamorosamente il Sindaco….. al quale ho espresso anche l’invito ad essere coerente con i dettami della spiritualità di cui si fa orgogliosamente alfiere . “Mettersi nei panni degli altri” (dei commercianti che stanno morendo) oppure…considerare il detto evangelico “non fare agli altri ciò che non vuoi fosse fatto a te”…. Non so se con Renato “‘funzioni” o preferisca come spesso accade a noi messinesi ” rimuovere” o “censurare” la realtà e si possa..”convertire” alla religione della LIBERTÀ . Si spera almeno sui giovani .. ai quali auguriamo sinceramente di tornare preparati e “competenti” ma di non trovarsi nella condizione di quei commercianti o imprenditori che dopo aver investito con enormi sacrifici si vedono improvvisamente MORTI FICATI …con la beffa per di più di venire irrisi” violentati e addirittura “miscreditati” da insensibili poco compassionevoli concittadini. Solo per offrire un punto di vista “diverso” alla discussione.

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  16. La speranza siete anche voi,
    Giovani che andate via per vari motivi e che amate appassionarvi alla vita della città.

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  17. questo giornale non è obiettivo per nulla….pubblica solo cio’ che porta acqua al gruppo dei pro-isola….Non un articolo che informi sul reale stato dell’altra “fazione”…
    Questa è una informazione distorta e di parte come quella della xxxxxxxxxxxx che chiamiamo gazzetta del sud…
    Qui il cambiamento ci vuole ma ponderato e che accontenti tutti e non danneggi nessuno…passeggiare in un deserto di serrande col cartello affitasi in compagnia di gente che ha perso il posto di lavoro è la vostra idea di isola pedonale??
    O è isola pedanale per voi un recinto chiuso al di fuori del quale regna la famosa anarchia automobilistica di cui tanto vi lamentavate??ma messina è solo il quadrilatero chiuso??fatevi un giro su via cesare battisti, via la farina, via garibaldi…anarchia assoluta, vigili zero…..Certo pero’ la gebbia è piena di sceriffi che verbalizzano!!!ma finiamola!!Messina topograficamente è stretta e lunga e da sud a nord abbiamo solo 1 strada:via lafarina…QUesta via veniva decongestionata dal viale san martino, tramite viale europa, evitando l’imbuto presente adesso…Non si puo dal lunedi al venerdi creare il caos al di fuori del quadrilatero tibetano…sabato e domenica è fattibile e la cosa è facilmente spiegabile…I milioni di passeggiatori(!) e leccatori di gelato che popolano questa area chiusa lo fanno solo il sabato e domenica…il lunedi e fino al venerdi lavorano come tutti noi..Peraltro chi scende in centro il sabato e la domenica, oltre che per la sagra popolare di turno, lo fa per vedere 2 vetrine e leccarsi un bel gelato….ma continuando cosi’ le serrande del bar e della vetrina le troverà chiuse….è un dato imprescindibile che si sta verificando…a luglio a sperimentazione finita, il consiglio comunale gia’ adesso contrario boccera’ il tutto e si tornera’ come prima…Ma allora non è il caso di operare dei correttivi per non vanificare quel poco di buono fatto in un mese??venerdi pomeriggio, sabato e domenica si…cosi’ non è sostenibile!!!

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  18. Tu conosci solo una motivazione: il denaro!

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  19. Leccare il gelato potrebbe essere una nobile attitudine che farebbe almeno lavorare i bar dell’isola

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