"L'amministrazione non ci considera", sostengono tre consiglieri. Hyerace (Pd): "Il decentramento un'utopia". E l'assessore Carreri risponde
MESSINA – “Con rammarico, rinunciamo alla presidenza della I, II, e III Commissione, costretti dalla insufficiente considerazione riservata al nostro lavoro dall’amministrazione comunale. Amministrazione a cui spetta il compito di farsi carico degli esiti dei lavori dei Consigli delle Circoscrizioni, nel rispetto del regolamento sul decentramento e, soprattutto, del mandato conferito ai consiglieri, democraticamente eletti, dai cittadini messinesi”. Gianmarco Luzza, Domenico Gabriele Ferrante e Cristina Costanzo (nella foto), consiglieri eletti nella IV Circoscrizione e presidenti rispettivamente, della I, II e III Commissione della stessa Municipalità, dicono addio. Il malumore è grande nei confronti del sindaco Basile, che non li avrebbe in questi anni ascoltati, e del presidente Matteo Grasso, passato dal centrosinistra al movimento di De Luca.
“La nostra decisione di rassegnare le dimissioni da presidenti di Commissione non deve essere intesa, però, come una resa, perché continueremo a lavorare con la stessa energia che ci ha, sin qui, animato, con l’auspicio che il nostro gesto possa stimolare un’inversione di rotta nell’azione dell’amministrazione comunale. L’impegno e la dedizione dei consiglieri di circoscrizione, per tradursi in reale beneficio alla collettività, devono essere sostenuti dalla fattiva collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte”: è questo il messaggio che vogliono lanciare.
“Le nostre richieste non possono essere considerate un peso burocratico”
E ancora: “Con entusiasmo e dedizione abbiamo coordinato per due anni e mezzo, ovvero per metà della consiliatura, le Commissioni, che, in questi anni, hanno esaminato una gran mole di punti all’ordine del giorno. Ci rammarichiamo, però, nel constatare che l’amministrazione comunale rinunzia spesso a giovarsi dei nostri sforzi o, addirittura, etichetta – come pure è accaduto – le richieste avanzate dalle Commissioni della Circoscrizione come “inutile appesantimento burocratico”, ignorando, di fatto, l’organo elettivo di maggiore prossimità. E tradendo, quindi, lo spirito del vigente regolamento comunale sul decentramento amministrativo, peraltro mai del tutto attuato per chiara scelta politica. A riguardo, non abbiamo esitato, in questi anni, a sollecitare, con il costante, ma isolato, supporto del collega Coletta, il Consiglio a rivendicare le proprie prerogative in tema di decentramento, la cui applicazione è stata ad oggi sistematicamente disattesa dall’amministrazione comunale”.
Sostengono i consiglieri: “Il senso di frustrazione che deriva da questo stato di cose è accresciuto dalla scarsa puntualità e dalle esitazioni della presidenza nella trasmissione delle delibere esitate in Consiglio, spesso con unanime parere positivo, che hanno rappresentato il frutto più rilevante dei lavori delle Commissioni. Va ricordato, in proposito, che l’art. 12 del vigente regolamento sul decentramento pone in capo all’Ufficio di presidenza della Circoscrizione il compito di rendere esecutive le deliberazioni, adottando i necessari provvedimenti amministrativi. E di redigere entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione sullo stato del decentramento, sull’andamento dei servizi, sulla realizzazione degli obiettivi programmati e sui problemi del territorio della Municipalità, proponendo soluzioni all’amministrazione. “La realtà che registriamo nella nostra Circoscrizione è ben altra – proseguono Luzza, Ferrante e Costanzo – anche in ragione del ridotto, apporto ai lavori delle Commissioni da parte del presidente del Consiglio, refrattario ad assumere le responsabilità connesse alla carica”.
“Animati da leale spirito di collaborazione istituzionale, abbiamo chiesto più volte di incontrare il sindaco, Federico Basile, per rappresentargli le nostre difficoltà nel portare avanti i lavori, in un clima che a più riprese si surriscalda, ma, ad oggi, le nostre richieste non hanno avuto riscontro. A fronte di tutto ciò, constatiamo, invece, il mancato coinvolgimento di delegati della Circoscrizione alle sedute del Consiglio comunale che affrontano ordini del giorno già trattati, a più riprese, dalla nostra Municipalità. Un esempio tra molti, la seduta straordinaria del 3 febbraio sulla chiusura degli esercizi commerciali in città e, in generale del commercio e dell’artigianato a Messina, tematica della quale a più riprese ci siamo interessati, interloquendo con la Camera di commercio e rappresentanti dei commercianti del centro storico e mettendo sempre a parte dei lavori delle Commissioni i referenti politici dell’amministrazione comunale. E che dire del recente mancato invito in occasione della riapertura del Giardino di Montalto, altro argomento del quale ripetutamente ci siamo occupati?”.
Hyerace: “Il decentramento è un’utopia”
“Il consigliere di quartiere rappresenta la prima interfaccia dei cittadini con l’istituzione locale. Per questo, il ruolo è permeato da una responsabilità e un impegno straordinari, e richiede dedizione nel senso più pieno. Per la mia esperienza personale, vissuta proprio in questa veste, oltretutto con un’amministrazione di colore differente dal mio, conosco bene la fatica e altresì la frustrazione di chi, da vera e propria sentinella sul territorio, individua le criticità, studia soluzioni ma rimane inascoltato da chi siede a Palazzo Zanca”. Così Armando Hyerace, segretario provinciale messinese del Partito democratico.
Sostiene il segretario Dem: “Le dimissioni dei consiglieri della IV circoscrizione Luzza, Ferrante e Costanzo da presidenti delle commissioni I, II e III merita un’attenzione particolare perchè non si tratta di un colpo di mano politico, ma di un segnale preciso che questi tre rappresentanti, cui va il sostegno e il plauso mio e dell’intero Partito democratico, vogliono lanciare, puntando i fari, ancora una volta, sul delicato tema del decentramento. Che senso ha la figura del consiglio di quartiere se, puntualmente, viene ignorata ogni segnalazione dei suoi membri, ogni proposta risolutiva, ogni appello? Se non c’è un rapporto di dialogo e coordinamento tra le istituzioni qual è il senso di tenerle in piedi? Se non viene chiamato in causa allorquando in commissioni consiliari si affrontano temi già profondamente sviscerati in seno ai lavori delle commissioni circoscrizionali? Il decentramento non può più essere un’utopia, e non c’è ragione per cui sia considerato un’opzione facoltativa”.
E ancora: “Grazie dunque ai consiglieri per questo atto forte, e soprattutto per aver chiarito pubblicamente che ciò non equivarrà ad una resa. Con l’auspicio che il vostro ottimo lavoro trovi, presto o tardi, l’interlocuzione adeguata nelle sedi competenti, con un’amministrazione che si mostri meno sorda. Da par suo, il Partito Democratico è e sempre più dovrà essere in grado di cogliere le istanze territoriali e portarle in tutte le sedi istituzionali dando voce ad ogni contesto nel modo più funzionale”.
Carreri: “Scelta legittima ma sulle motivazioni politiche solo speculazione politica”
Sulle dimissioni interviene l’assessore con delega all’Attuazione del decentramento amministrativo Antonino Carreri: “Le dimissioni sono un atto personale e ognuno è libero di fare le proprie scelte. Su questo nulla da dire. Ma quando si parla di motivazioni – afferma Carreri – allora sì che emerge chiaramente la speculazione politica. Perché, se davvero ci fosse stata una reale insoddisfazione rispetto all’operato dell’amministrazione e al rapporto con le Circoscrizioni, chi si dimette oggi avrebbe potuto manifestarlo apertamente, discutere, confrontarsi – cosa che il sindaco Federico Basile non ha mai negato – anzi ha sempre garantito con la massima disponibilità. Invece, ci troviamo davanti a una decisione che appare più un’operazione politica che un gesto dettato da problematiche concrete”.
“Le critiche rivolte al sindaco sono ingenerose. Sin dal mio insediamento – sostiene l’assessore – Federico Basile mi ha sollecitato quotidianamente a lavorare per i Quartieri. Sono stato presente nelle Circoscrizioni, in particolare nella Quarta, dove mi sono recato lunedì scorso. Eppure, nonostante il dialogo costante anche con chi oggi si dimette, non è mai stato preannunciato un simile passo. Questo conferma che l’obiettivo non è un miglioramento del sistema, ma probabilmente un attacco politico. Detto questo, i fatti parlano chiaro: questa amministrazione ha dato segnali concreti di attenzione verso i quartieri. Oltre ad aver rafforzato il personale, si stanno implementando nuovi servizi nelle Circoscrizioni, oltre allo sportello Amam, arriverà un ufficio per i servizi sociali e si sta valutando un punto Asp per le esenzioni sanitarie”.
“La vera novità è l’assegnazione di risorse economiche alle Circoscrizioni”
Annuncia Carreri: “Ma la vera novità, che segna un cambiamento storico, è l’assegnazione diretta di risorse economiche alle Circoscrizioni. Il sindaco ha incaricato il servizio finanziario di predisporre nei
PEG un capitolo di spesa dedicato a ciascuna Circoscrizione. Ciò significa che, per la prima volta dalla loro istituzione, i quartieri avranno a disposizione fondi propri per programmare interventi e iniziative. Naturalmente, per gestire queste risorse serve una regolamentazione chiara e trasparente, ed è proprio su questo che stiamo lavorando. Il nuovo regolamento definirà criteri precisi per l’uso di questi fondi, con la possibilità di investirli in arredo urbano, piccole manutenzioni e attività culturali. Un atto di responsabilità e di fiducia che l’amministrazione Basile sta affidando ai quartieri, dando loro un ruolo finalmente più incisivo”.
Evidenzia Carreri: “Grazie alla collaborazione con l’assessore Massimiliano Minutoli si sta lavorando per implementare il servizio di rilascio delle carte d’identità nella Quarta Circoscrizione, un ulteriore passo verso un decentramento reale e funzionale. Insomma, l’amministrazione non solo non ha trascurato le Circoscrizioni, ma ha intrapreso un percorso di valorizzazione che nessuno prima aveva portato avanti in maniera così concreta. Prendiamo atto di queste dimissioni, senza polemiche. Ma ci dispiace vedere come, ancora una volta, certe scelte sembrino più strumentali che dettate da reali necessità. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro, aperti al confronto con chi vorrà collaborare in modo onesto e costruttivo. Perché al di là delle manovre politiche, quello che conta davvero è garantire ai cittadini servizi migliori e Circoscrizioni più forti”.

Bravo Carreri che gliele hai cantate a questi sbarbatelli di quartiere mandati da chissà chi. Anche perché in fin dei conti loro sono stati eletti e tu sei stato nominato. E la differenza si sente. Ma poi proprio Basile, lui che parla con tutti. Avessero avuto almeno il coraggio di nominare De Luca ma nemmeno quello. C’è un limite alla decenza.