La cena al buio Leo Club ed Helen Keller: l'essenziale è invisibile agli occhi

La cena al buio Leo Club ed Helen Keller: l’essenziale è invisibile agli occhi

Rosaria Brancato

La cena al buio Leo Club ed Helen Keller: l’essenziale è invisibile agli occhi

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martedì 30 Aprile 2019 - 16:30

Normodotati e non vedenti insieme in una cena al buio per scoprire che gli ostacoli più grandi sono i pregiudizi

L’ingrediente principale, e vincente,è stata l’allegria. Il senso di convivialità, l’indugiare sui sapori, sui profumi, sull’ascolto del racconto del commensale seduto accanto a te.

Oltre il visibile: il gusto dei sensi” è stata una cena, che a dispetto del nome “cena al buio” è stata invece illuminata dai sorrisi, dall’armonia a tavola, dalla scoperta dello stare insieme senza l’incessante squillare dei telefonini, uniti dalla consapevolezza che tutto ciò che chiamiamo “ostacolo” è invece sempre un’opportunità.

Più che riuscita quindi la cena al buio tra normodotati e non vedenti organizzata dai Leo Club Messina Ionio e Messina Peloro, in collaborazione con il Centro Helen Keller.

L’evento si è tenuto al Marina del Nettuno e lo chef Pasquale Caliri ha incantato tutti i sensi con un menù top secret fino al momento dell’arrivo in tavola, per dare davvero modo a tutti i commensali (rigorosamente bendati) di sfidarsi e nello stesso tempo assaporare davvero fino in fondo i piatti.

Contrariamente a quanto si pensi- ha spiegato Chef Caliri- il primo senso che si mette in moto non è la vista ma l’olfatto. Per questo abbiamo cercato di esaltare proprio gli odori dei piatti“.

L’iniziativa, portata avanti dai giovani dei Leo Club, nell’ambito del “Progetto Kairós”, mirava a promuovere una “integrazione al contrario”, attraverso la creazione di situazioni in cui i “normodotati” provino ad agire come i disabili e in cui non si cerchi di rendere il diverso uguale a noi ma, piuttosto, si provi a scoprire le meraviglie della sua diversità. La cena si è quindi svolta al buio, con gli ospiti bendati che, dopo un’iniziale “timidezza”, si sono abbandonati alla scoperta degli altri sensi, avvicinandosi nel contempo alla realtà della disabilità. Grazie allo staff del Marina del Nettuno la serata è stata davvero piacevole ed ha visto i presenti anche impegnati nell’indovinare il menù, scoprendo che persino quanti sono convinti di essere intenditori, in realtà, non lo sono fino in fondo…..

Ad introdurre la serata ed a spiegarne il significato sono stati Fabio Leonetti presidente del Leo Club Messina Ionio e Rosario Maccarrone presidente del Leo Club Messina Peloro. Nel corso della serata sono intervenuti Pippo Terranova presidente del centro Helen Keller, che ha suggerito di ampliare l’iniziativa anche all’arte, provando a far indovinare attraverso il solo tatto una scultura, Maurizio Provenzano presidente del Lions Club Messina Ionio che si è soffermato sull’importanza del fatto che siano i giovani a portare avanti questi eventi pregni di significato sociale, Concetta Sirna, Advisor leo Club, Ivo Blandina presidente della Comet che ha ospitato l’evento ed al quale è stata consegnata una targa.

Alla fine della serata si è tornati a casa tutti più ricchi, arricchiti interiormente da un’esperienza che ci ha avvicinato all’altro inteso non come distante ma come affine, da una sfida che ha dimostrato che ognuno di noi ha tantissimi limiti il più grande dei quali è quello di pensare di non averne.

Sì, forse qualcuno si è versato il vino o il sugo nei mega bavaglini che sono stati distribuiti, ma è stato importante scoprire che davvero “l’essenziale è invisibile agli occhi”, come ci ha insegnato il Piccolo Principe.

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