La denuncia: a Messina è vietato morire. 500 salme in attesa di tumulazione

La denuncia: a Messina è vietato morire. 500 salme in attesa di tumulazione

Redazione

La denuncia: a Messina è vietato morire. 500 salme in attesa di tumulazione

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lunedì 25 Gennaio 2021 - 13:55

La denuncia arriva dal sindacato Feneal Uil che a luglio aveva segnalato una cattiva gestione per le scelte dell'amministrazione De Luca

“Nei cimiteri di Messina, ad oltre sei mesi dalla nostra denuncia, le cose non sono cambiate, anzi sono gravemente peggiorate”. A dirlo è il sindacato Feneal Uil che torna a riaccendere i riflettori sulla gestione dei cimiteri cittadini. Per il segretario Pasquale De Vardo, la giunta De Luca, anche in questo nevralgico settore comunale, evidenzia assoluta inefficienza e palese incapacità amministrativa.

De Vardo vuole ricordare la “stucchevole querelle” che seguì la documentata segnalazione sindacale, ennesima dimostrazione del fallimento amministrativo che la città sta vivendo.

Da luglio a oggi

“Le patetiche giustificazioni della giunta De Luca in merito alla triste contabilità sui numeri delle salme giacenti presso il deposito del Gran Camposanto, a luglio erano circa 250, con vergognose attese di lunghi mesi prima di potere ricevere una degna tumulazione, dimostrò il miserevole spessore e i metodi arroganti dell’amministrazione comunale. Accanto al penoso tentativo di giustificare l’ingiustificabile, tentarono di scaricare ogni tipo di responsabilità alla passata amministrazione e, addirittura, ai lavoratori impegnati nelle tumulazioni. I fatti, però, sono duri e non ammettono bugie, che hanno storicamente le gambe corte.

I costi di gestione

Appena qualche giorno fa abbiamo registrato una dichiarazione dell’assessore ai cimiteri di Messina Massimo Minutoli, il quale, in diretta Facebook e nel consueto stile di questa amministrazione, spiegava alla cittadinanza il “gran bel lavoro” che, – grazie alla “buona” intuizione di questa amministrazione che noi, invece, definiamo letteralmente scellerata, – si sta svolgendo presso il Gran Camposanto. Infatti, a seguito di un accordo quadro disposto dal dipartimento Affari generali del Comune di Messina, determina n. 6929 del 04/10/2019, il sistema di gestione dei servizi cimiteriali è stato affidato alla Maggioli srl ad un costo di ben 675.000 euro, contro un costo precedente di circa 400 mila euro: un aumento secco di quasi il 70% di risorse della collettività.

400 salme in attesa al Gran Camposanto

Oggi dopo oltre 7 mesi dalla nostra denuncia, – continua De Vardo – dobbiamo rilevare ed evidenziare la pessima gestione del Gran Camposanto centrale di Messina. Un dato vergognoso e drammatico allo stesso tempo: oggi le salme ferme nel deposito presso il cimitero centrale sono oltre 400 e a questo raccapricciante numero si devono aggiungere le circa 100 salme presenti nei cimiteri decentrati. Si tratta di numeri stucchevoli dietro i quali ci sono dolori immensi e famiglie distrutte che oltre a vivere la perdita di un congiunto devono subire questo vergognoso comportamento dell’amministrazione De Luca che non permette una doverosa e degna sepoltura dei propri cari e non possono essere presi in giro con l’alibi del Covid.

Considerato che la nostra prima denuncia rivolta ad inchiodare alle proprie responsabilità la giunta De Luca attraverso un sostanziale cambiamento del (dis)servizio in questione provocò lo scontato atteggiamento del sindaco e dei suoi sodali che negarono la lampante ed incontrovertibile evidenza dei fatti che erano alla base del nostro esposto, a questo punto -conclude il segretario generale della Feneal-Uil Pasquale De Vardo – appare inevitabile investire le autorità competenti per chiedere un tempestivo intervento finalizzato a fermare questo palese disservizio attraverso l’ennesima diseconomica privatizzazione di un bene comune che ha l’unica finalità di arricchire i soliti personaggi e danneggiare pesantemente i cittadini.

Le circa 500 salme ferme nei depositi dei cimiteri messinesi chiedono dignità e devono fare riflettere sull’assoluta demagogia di un sindaco che non è assolutamente all’altezza di guidare una città metropolitana con la storia, la cultura e la civiltà come Messina”-

15 commenti

  1. Non si può che essere d’accordo con la denuncia del sindacato perchè è basata su fatti tangibili. Aspettiamo una risposta della giunta comunale !?!

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    1. L’assessore Minutoli deve chiedere prima, sapere che dire e poi avere il permesso di rispondere.

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  2. Vergogna!!!!;

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  3. È vergognosa questa situazione …..a quest’ora se era di competenza dell’Asp avrebbe fatto fuoco e fiamme ……il sindaco qua non parla di rischio sanitario per la salute pubblica ? Eh,si perché parliamo di salme che stanno in un deposito “abbandonate “non dai parenti che sono anzi “costretti” a visitarli mettendo a rischio se stessi, perché immaginiamo cosa possa esserci là dentro …e l’assessore Minutoli anziché perdere tempo pure lui su Facebook cominciasse a lavorare senza scaricare sempre la colpa come fa il sindaco su altri……adesso ci siete voi a capo e voi dovete lavorare ,e poi sindaco nella sua insensata ordinanza c’erano pompe funebri e cimiteri chiusi per evitare assembramenti e questi nei depositi come li chiama? Sono assembramenti di persone che possono fare scoppiare focolai anche se deceduti ,proprio perché non sono tenuti in ambienti idonei per mantenerli senza il rischio igienico sanitario ,e sottolineo anche la questione sul piano affettivo e dignitoso che è ancora più importante perché qualunque persona, anche chi non può permetterselo, ha diritto di riposare in un luogo consono e c’è il dovere di aiutare e di fare non il possibile, ma l’mpossibile per assicurare e rispettare l’eterno riposo di chi in questo momento non riesce ad avere neanche quello!!!!! Vergognatevi !!!!

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    1. Gentile Signora Rosaria,
      le rendo noto che l’Assessore al ramo ha dato già puntuale e tempestiva risposta alle affermazioni del Sindacato fornendo una Sua versione sulla verità dei fatti e sui numeri.

      Cordialmente, e con la già espressa simpatia, la saluto.

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      1. Egregio ,non posso esimermi dal risponderle, in quanto, quando leggo le notizie da parte dell’ attacco”, scorro sempre a riguardare la risposta della “difesa” che è sempre puntuale su questo “nostro” giornale che ci dà modo di esprimerci e confrontarci su tanti tipi di pensiero e che ci tiene informati dandoci ampia visione degli argomenti trattati ……dico” nostro” perché ci ritroviamo sempre gli stessi a commentare che sembra quasi di essere in una grande famiglia …. grazie all’intervento del il signor Pippo con il riferimento della nota dell’ assessore Minutoli l’ho riletto e che per quanto mi riguarda non sposta la mia contestazione di una virgola ……500,o 400,o 300 cambia la forma, ma non la sostanza perché nella sostanza sono tantissime le salme che giacciono nei depositi e mi creda anche se fossero stati in numero esiguo per me sarebbe stata una vergogna comunque ……io ho avuto mio padre in attesa in quel deposito ed ogni volta, ad ogni mia entrata ,mi si struggeva il cuore alla vista di tutte quelle bare allineate,numerate,impolverate dal tempo passato lì,e se agli inizi la” fortuna” era di avere la sua bara all’ entrata ,man mano che entravano le altre ,lui finiva dietro dove l’aria era irrespirabile tanto da doversi coprire la bocca …….. ho visto quel deposito riempirsi a dismisura ……ed io mi sono ritrovata a non poter più entrare per quello che sentivo e vedevo ……. mi sono sentita in colpa per averlo’ abbandonato” ma la colpa era veramente la mia o di chi non mi ha permesso di dargli una degna sepoltura ? Cosa risponde l’assessore Minutoli alle famiglie delle 387 salme visto che è così preciso nel conteggio? Io fossi in lui mi cospargerei il capo di cenere e penserei a liberare quel deposito saturo di salme anziché elencare quello che è stato fatto perché per me è più importante quello che non è stato fatto !Certa della sua comprensione con stima le rinnovo i miei più sinceri saluti!!!

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  4. Secondo me è colpa di La Paglia e Razzi.

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  5. vergogna,vi meritate di subire lo stesso trattamento che ci state facendo subire per i nostri cari,e non dico altro per non essere denunciato.

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  6. Non capisco quali siano i fatti tangibili? In tutto quello che è scritto nell’articolo nemmeno un dato corrisponde al vero dall’importo dell’aggiornamento al numero delle salme non gestite. Se questi sono i soggetti che devono far emergere i problemi siamo messi bene. Comunque sia essendo tutto gestito attraverso atti pubblici, mi domando come mai non fanno un accesso agli atti e poi denunciano alla Procura della Repubblica? Semplice, il primo che si sveglia la mattina infastidito per ragioni sue scrive e descrive un teorema, basato sul nulla tanto nessuno controlla. Perché invece non fa un accesso agli atti e visto che c’è controlla le forniture decennali precedenti…mah chissà come mai…

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    1. Dal comune rispondono quando e come vogliono

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  7. Credo che;
    – se il divino Omero avesse voluto “cantare” del numero di deceduti nella nostra Città nell’ultimo mese, lo avrebbe fatto usando una sola parola: ECATOMBE;
    – se volessimo conoscere il numero reale dei defunti che non hanno ancora ricevuto una dignitosa sepoltura, dovremmo dividere per due i numeri prefati;
    – se volessimo capire il perché di un tale numero di salme in deposito, che se pur diveso e pur sempre molto elevato, dovremmo ricordarci degli articoli di stampa che hanno dato notizia del fatto che la gran parte del personale dei cimiteri è stato colpito dal virus;
    – se ci guardassimo attorno scopriremmo che la realtà altrove è molto peggiore (a Palermo il buon L. Orlando ha dovuto affittare tensostrutture per ospitarvi oltre tremila defunti in attesa di sepoltura.
    Questi quattro se ci potrebbero essere di aiuto per comprendere la reale situazione, e non cadere nell’inganno di chi pare tragga piacere a “divertere” dal vero.
    Perché vi dico questo? non lo so.

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    1. Perché sebbene predichi l’amore universale, per te questa amministrazione non sbaglia mai e la difendi a prescindere

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      1. Si,
        forse si, la difendo però solo da attacchi che giudico irragionevoli, faziosi, strumentali che vanno, come nel presente caso, ben oltre il gioco delle parti e l’umana decenza.
        Io, caro Signore, non predico come dice, l’amore universale, io cerco di viverlo e, con i miei limiti, cerco di guardare le ragioni di tutti con occhi disincantati, senza velleità o interesse alcuno.
        Le cose che scrivo potrebbero essere, in taluni casi e per chi avesse animo predisposto al bene ed al rispetto del prossimo, motivo e spunto di riflessione. I miei proponimenti sono altruistici, i risultati, vedo, deludenti.
        La invito comunque a fare una differenza fra l’intervenire in difesa di una qualsiasi ragione e l’attaccarla belluinamente.

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  8. Ma cremare no?
    BAH.

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