Dopo il nuovo scandalo nella sanità, con al centro Cuffaro, il centrosinistra invita il presidente a farsi da parte. Avs: "Crisi etica e crollo sociale in Sicilia"
PALERMO – “Finalmente saremo in presidio martedì 11 novembre davanti A Palazzo d’Orleans per chiedere insieme a tutto il centrosinistra le immediate dimissioni del governo Schifani”. Così Alleanza Verdi Sinistra. Dopo il nuovo scandalo nella sanità sugli appalti pilotati, con al centro Totò Cuffaro, il centrosinistra invita il presidente a farsi da parte.
Si legge in una nota di Avs, firmata dal segretario regionale Pierpaolo Montalto e dai co-portavoce siciliani Fabio Giamobron e Alessandra Minniti: “Da tempo Alleanza Verdi Sinistra sollecitava una mobilitazione unitaria di tutto il campo progressista per porre al centro dell’opposizione al governo Schifani il tema del degrado etico e morale delle istituzioni politiche siciliane. La dovuta e scontata rimozione dei dirigenti regionali. coinvolti nell’ennesima bufera giudiziaria che ha investito le destre siciliane, infatti non basta. Cuffaro è uno dei leader più importanti del centrodestra che governa la Sicilia e ha agito sempre nell’ambito di un sistema che comprende l’intera maggioranza di un governo in cui tutti i partiti di riferimento sono stati coinvolti in gravi inchieste giudiziarie. Una crisi etica e morale senza precedenti che è aggravata dal crollo sociale ed economico che, nel frattempo, vive la Sicilia”.
Con Avs, ci saranno il Partito democratico e il movimento “Controcorrente” di Ismaele La Vardera. “Per difendere la democrazia e combattere corruzione, connivenza e malgoverno, tutta la Giunta Schifani si deve dimettere e le siciliane e i siciliani devono essere messi nelle condizioni di poter voltare pagina andando votare e scegliendo un governo dell’isola libero dalle richieste di arresto e dagli scandali giudiziari. La crisi in cui è sprofondata la Sicilia è troppo grave, serve un cambiamento radicale ora!
Martedì il campo progressista unito sarà in piazza a chiedere con forza le dimissioni di un governo regionale senza più alcuna credibilità, senza più alcuna reale legittimazione”, concludono gli esponenti di Avs.

Certo che tra fondi alla cultura e sanità ci vuole uno stomaco d’acciaio a difendere e votare la destra siciliana.