La mappa del piacere a Messina, cadono 2 condanne

La mappa del piacere a Messina, cadono 2 condanne

Alessandra Serio

La mappa del piacere a Messina, cadono 2 condanne

Tag:

sabato 08 Novembre 2025 - 09:30

Il blitz anti prostituzione "Seguimi" nel 2021 scoprì diverse case d'appuntamento in centro

Messina – E’ da rifare il processo d’appello dell’operazione Seguimi per uno degli imputati principali, mentre per altri due cadono tutte le accuse. Lo ha deciso la terza sezione penale della Corte di Cassazione, che si è pronunciata sul verdetto emesso a carico della colombiana Maria Yamileny Cordero Gonzalez, del messinese Giuseppe Calapai e del colombiano Jesus Alberto Ramirez Gonzalez.

La sentenza

I giudici, accogliendo parzialmente la richiesta dei difensori, gli avvocati Antonio Spiccia e Nino Cacia, hanno annullato senza rinvio per tutti e tre gli imputati la sentenza d’appello per le due accuse principali, per “improcedibilità dell’azione penale”, poi hanno dichiarato la cosiddetta irrevocabilità della sentenza per Calapai solo per un’accusa residuale. Per lui il processo ritorna alla Corte d’appello di Messina ma solo per ristabilire l’entità della pena, visto che due capi d’imputazione a Calapai sono stati “cancellati”.

Secondo l’accusa Calapai avrebbe reperito giovani donne per farle prostituire in case in via Carlo Botta e Fata Morgana, e si sarebbe pure occupato della manutenzione degli immobili e anche di stabilire l’ammontare del canone d’affitto che avrebbero dovuto corrispondere le prostitute.

per i giudici, i messinese che gestivano il giro agivano con “professionalità e continua operatività nel settore, agevolmente esercitabile anche in altri immobili e città (tra cui Siracusa, oltre Messina), nonché la conoscenza del territorio, la sussistenza di numerosi contatti a livello nazionale con prostitute e trans, la capillare organizzazione dell’attività criminosa, la conoscenza dei meccanismi di reperimento delle prostitute e dei clienti, nonché la permanenza di legami tra gli indagati”.

Sesso per 50 euro

Nelle case di piacere, molte ubicate in pieno centro e frequentate h24, le donne si prostituivano per pochi euro: 50 euro la tariffa media. Le “lucciole” venivano contattate dai clienti tramite annunci on line.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED