La sanità in Sicilia e la politica come l'orchestrina del Titanic

La sanità in Sicilia e la politica come l’orchestrina del Titanic

Marco Olivieri

La sanità in Sicilia e la politica come l’orchestrina del Titanic

lunedì 01 Dicembre 2025 - 07:03

Continua lo scollamento tra il Palazzo e la vita "vera" delle persone. Martedì si vota all'Ars la mozione di sfiducia a Schifani ma rimane centrale la distanza da liste d'attesa e altre emergenze

di Marco Olivieri

Sarà votata martedì 2 dicembre la mozione di sfiducia al presidente della Regione siciliana Renato Schifani. I numeri sono a favore della maggioranza di centrodestra ma il tema vero è lo scollamento tra il Palazzo e la vita “vera” delle persone. Non a caso cresce, in tutta Italia, il partito degli astensionisti. Il primo partito italiano. L’ennesima inchiesta su appalti pilotati, con richiesta d’arresto nei confronti del leader della Dc Totò Cuffaro, del parlamentare di “Noi moderati” Saverio Romano e di altre sedici figure di rilievo, rappresenta una scontata conferma di una classe politica priva di riscatto.

A prescindere da come andrà a finire l’inchiesta giudiziaria, c’è una responsabilità politica. Di sicuro è ancora aperta la ferita per il caso dell’esame istologico otto mesi dopo l’operazione. Caso denunciato dall’insegnante Maria Cristina Gallo, di Mazara del Vallo. La sua morte deve interrogare davvero le coscienze, suonando la campana per chi amministra la cosa pubblica.

La sanità in crisi e il risiko delle lottizazioni

Da una parte, una sanità sempre più difficile da gestire. E, di certo, non in questo modo. Dall’altra, una quotidianità fatta di troppe incognite in ambito sanitario. E non si possono dimenticare le tante segnalazioni che riceviamo sulle liste d’attesa.

Insomma, rimane un tema caldo, anzi caldissimo, quello della sanità pubblica, sempre più a rischio. Così le cronache giudiziarie ci riportano all’immagine di una politica che, pur di continuare a giocare al risiko delle lottizzazioni, suona nello stile dell’orchestrina del Titanic. Tanto che importa. Il disastro sanitario e sociale incombe ma, dentro il Palazzo, in tanti fanno finta di nulla.

Chi vivrà vedrà, si diceva una volta. Dato l’argomento, l’augurio è di non soccombere sotto il peso della malasanità. E di non vedere il trionfo della sanità privata a scapito di quella pubblica. Ma occorre agire per l’interesse collettivo. E non solo sperare in miracoli o ravvedimenti.

Articoli correlati

2 commenti

  1. Analisi perfetta per le persone oneste.
    Purtroppo il partito dell’astensionismo continuerà a crescere ed il popolo continuerà a soffrire.
    A Messina continueremo a comprare bistecche per coprire gli occhi, facendo attenzione a bruciare gli scontrini!

    2
    0
  2. Mi (Vi) chiedo, perché alcune sale operatorie di cardiochirurgia all’Ospedale Papardo sino ad oggi sono chiuse da oltre un anno – nonostante sia l’unico ad operare a Messina e Provincia per interventi TAVI???
    La politica, la Magistratura, il Sindaco, il Direttore ASP, la direzione Sanitaria, nonostante ne siano a conoscenza di questo “scandalo” TACCIANO.
    Non rendendosi conto che, un Cittadino a cui Costituzionalmente “dovrebbe” essere garantita la salute, deve (emigrare – quando le condizioni di salute glielo permettono), in altre provincie Siciliane.

    2
    0

Rispondi a COLMARE Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED